Hoseok's povErano passate due settimane da quel giorno, eppure Yoongi non accennava a voler uscire dalla sua camera o dal suo studio, erano le uniche stanze in cui passa il tempo, oltre al bagno ovviamente.
Eravamo io e il mio futuro marito che dovevamo portargli da mangiare: e avevo detto tutto.
Ma almeno l'appetito non l'avevo perso, quello, perché la voglia di ridere, lavarsi, dire qualcosa che non fosse"stai zitto", "non mi interessa", "fai quel cazzo che vuoi", "lasciami dormire", "dov'è il mio cibo?", e vivere, l'aveva completamente abbandonata.
Senza contare ovviamente la quantità di sigarette e canne che consumava ogni giorno.
Ma oltre a questo stava bene.Certo, senza contare i pianti notturni, che presumi lui pensasse essere silenziosi, ma che erano il contrario, dato che persino dalla nostra stanza potevamo sentirlo io e Taehyung, il quale non se la passava così bene nemmeno lui.
Gli mancava Jimin, e potevo capirlo, mancava a tutti e tre, quel ragazzino creava dipendenza.
E ovviamente con tutta quella situazione di merda avevamo anche sospeso i preparativi del matrimonio, o meglio ritardati, ma sperai che per la data decisa sarebbe stato tutto apposto, e con tutto intendevo proprio tutto.
Ma temevo saremmo stati costretti a spostare il tutto di qualche mese.
Comunque, quella sera avevamo organizzato una specie di cena, solo noi tre, avevamo ordinato le pizze nel nostro ristorante preferito, lo stesso da cui le avevamo prese la sera in cui Tae mi aveva fatto la proposta.
Era tutto pronto in realtà, mancava solo la materia prima: Yoongi.
E questo ci riportò a cosa stavamo facendo con Tae, da più o meno quindici minuti: cercare di far uscire quella specie di gatto depresso dal suo letto.
«Yoongi, dai porca puttana, mi sta venendo mal di testa» esclamai scuotendo il suo corpo, sembrava un cadavere, non tanto per il suo aspetto, ma più che altro per il fatto che non si muovesse.
«Ti abbiamo preso addirittura due pizze, una con il prosciutto e l'altra con le patatine, non le vuoi? Va bene, le mangiamo tutte noi» lo provocò l'omega, alzandosi dal pavimento e fingendo di uscire.
Grazie a -probabilmente qualsiasi- divinità esistente, il grigio sbiadito si alzò, anche se di mala voglia, mostrandoci le sue occhiaie violacee, e scese le scale, seguito da me.
«Pizza... ancora, wow» disse sarcastico, sedendosi malamente sul divano, stanco morto, nonostante avesse dormito per tutto il giorno, e quello prima, e quello prima ancora...
«Preferisci venire avvelenato o mangiare pizza e cibo da asporto? O ancora meglio, potesti rimetterti a cucinare» gli disse Taehyung, ingoiando una patatina della mia pizza, mentre io gli lasciai un bacio umido sulla guancia.
«Tae...»
«No, Tae un cazzo. Jimin manca a tutti, non solo a te, okay?! Avevo trovato una persona di cui fidarmi dopo tanto tempo, qualcuno che non foste voi due, anche io ci sto male, ma non sto tutto il giorno a letto e a fumare, piangendo di notte senza fare altro!» esclamò rosso in volto.
«Non lo hai perso solo tu, ma anche noi, pensi che Hobi non gli volesse bene? Non è morto, ti ha lasciato per salvarti il culo, perché ti ama e perché non ti vuole morto per mano di RM, lo ha fatto anche per noi sai? Che cazzo faremmo senza di te? Eh?! Ci hai pensato? Come stra cazzo potremmo stare senza di te?» finì per urlare quasi, con le lacrime agli occhi, sotto lo sguardo attonito mio e di Yoongi, il quale non sapeva cosa dire: era a bocca aperta, ma di certo non mi sfuggì quel luccichio nei suoi occhi.
Poco dopo infatti questo scoppiò a piangere, per la prima volta dalla rottura davanti a noi «Io lo so, so che anche voi ci eravate affezionati. Però porca troia: lui era» si interruppe ancora, per via delle lacrime, che imperterrite avevano iniziato a scendere dai suoi occhi scuri.
Non lo avevo mai visto in questo stato, nemmeno da piccoli: mai una volta.
Jimin lo aveva cambiato, lo aveva reso più vulnerabile, ma molto più determinato, più intraprendente, ma più pauroso: lo aveva reso più forte ma più debole allo stesso tempo.
«Capitemi vi prego provateci, era diventato il mio ossigeno» continuò il grigio, coprendosi il volto con le mani, disperandosi; «Non so più come vivere senza di lui: mi sento soffocare».
Sospirai guardando il mio fidanzato, che si fiondò ad abbracciarlo, gesto che copiai, confortando entrambi, o almeno provandoci «Si sistemerà tutto Hyung, Jimin tornerà e staremo tutti di nuovo insieme».
«Mi manca...» singhiozzò ancora, appoggiato sulla mia spalla con la fronte, bagnandomi la maglia con le lacrime salate: «Lo so Yoon, lo so».
«Rapiamolo!» esclamò il mio omega, alzandosi di scatto e guardandoci.
«Ma che cazzo dici?» lo rimproverò Yoongi, sbuffando e asciugandosi le lacrime.
Non era pessima idea comunque, avremmo potuto farlo seriamente, cioè infondo cosa sarebbe potuto succedere di peggio?
«Però può funzionare... se lo facessimo sul serio?».Ma fu subito Yoongi a smontare tutto il nostro entusiasmo «La smettete con questa mania di rapire la gente?! Che cazzo, ha fatto la sua scelta per noi, l'avete detto tre secondi fa».
Sapevamo sia io che Taehyung che non si trattasse di una soluzione efficace, però ci mancava quel confetto rosa che era Jimin.
Passammo il resto della serata a mangiare in silenzio, tranne che per il rumore delle voci del programma che stavamo guardando, e poi Yoongi salì in camera sua, dicendoci solo un leggero "buonanotte".
«Si riprenderà secondo te? Non l'ho mai visto così» mi domandò il mio fidanzato, ora disteso tra le mie braccia.
Sbuffai e basta, sospirando poco dopo «Lo spero tanto amore, ma più che altro spero che torni Jimin, o meglio, che RM capisca e lo faccia tornare, ma per ora è meglio così».
Non che mi piaceva tutta quella situazione, ma almeno il sacrificio di Jimin era stato fatto per tenerci al sicuro, perché parliamoci chiaro: io e Yoongi, per quanto forti, non sapevamo un cazzo di come si ammazzava la gente, sapevamo difenderci, certo, ma nel caso uno del calibro di RM avesse in mente di farci fuori, sarebbe stata parecchio dura evitarlo.
E per Taehyung era la stessa cosa, con la differenza che lui non poteva nemmeno contare troppo sulla forza fisica, vista la sua natura da omega.
«Che intendi?»
«Che in questo modo nessuno di noi si farà male, e parlo anche del resto del branco, pensa se RM decidesse di fare fuori tutti noi, sarebbe una strage, e sopratutto non voglio che accada nulla a te e allo Hyung, non saprei stare senza di voi, e lo sai»
Il castano sorrise ampiamente, baciandomi poi sulle labbra in modo vivace, travolgendomi con la sua ondata di energia, tanto che mi misi a ridacchiare sulla sua bocca.
«Ti amo, e non vedo l'ora di sposarti» sorrise lui, incollandosi al mio corpo e riportando la sua attenzione allo schermo piatto della televisione, che ora mandava in onda un film che al minore piaceva molto: non potevo dire di essere della stessa opinione, ma avrei fatto di tutto per vederlo contento, quindi non importava.
«A chi lo dici, sto sognando la luna di miele da anni, e poi cazzo, ci pensi che ci sposeremo in un paradiso tropicale?»
«Sì beh, dobbiamo chiamare assolutamente quel posto che abbiamo visto ieri, secondo me era il migliore» esclamò, riferendosi a una delle possibili location per le nostre nozze, un resort magnifico sulla spiaggia.
«Dobbiamo vedere la disponibilità per le date, ma sì, lo faremo assolutamente, magari appena decideremo definitivamente il periodo»
«Perfetto, ora però coccolami, che inizia il film!»
Ahhhh... cosa non si faceva per amore.
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𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯
Fanfiction«Sai cosa si dice delle anime gemelle?» chiese, già pronto a sentire la voce dell'altro, che d'altro canto non tardò a farsi sentire: «Che si rincontrano sempre, non importa cosa accada?». «Precisamente, quindi non avere paura: noi ci ritroveremo...