Jimin's povNon potevo credere di averglielo chiesto seriamente.
O meglio sì, potevo, ma non avrei voluto.
Sapevo che non sarebbe dovuto esserci nessun tipo di imbarazzo in una coppia, ma provate a mettervi nei miei panni: avevo appena chiesto al mio fidanzato di strangolarmi durante il sesso senza nemmeno avvisarlo del mio -credevo- kink prima.
Non lo sapevo, ma l'importante era che fosse andato tutto per il meglio, senza che morissi soffocato o che lui si scandalizzasse e non volesse più avere a che fare con me.
Yoongi alla fine si era mostrato più che interessato alla cosa, e non ne sarei potuto essere più felice: non pensavo che venire privati dell'ossigeno durante il sesso potesse essere così bello ed appagante.
E poi lui era stato così bravo... si era costantemente preoccupato che io stessi bene, che non fosse troppo intenso o doloroso, era stato tutto semplicemente perfetto.
Ma nonostante ciò pensavo di preferire comunque i nostri rapporti abituali, dove entrambi ci limitavamo a carezze, graffi dettati dalla passione o al massimo piccoli e innocui schiaffi contro il mio sedere, che avevano solo il potere di eccitare di più entrambi.
Ora erano delle bolle d'acqua calda a circondare i nostri copri, nella vasca posizionata sulla terrazza della baita.
Eravamo immersi in quella splendida atmosfera piena d'amore e serenità; «Si sta così bene qui, anche se fa un po' freddino» mi strinsi verso di lui, immergendo quasi tutte le spalle nell'acqua calda, azione che Yoongi copiò, circondandomi la vita con un braccio.
«Decisamente, se solo potessimo stare così per sempre» mormorò il grigio, baciandomi i capelli, con solo qualche ciocca umida, ma per la maggior parte asciutti.
«Prima c'è mancato poco» sospirò.
Io lo guardai confuso, non capendo a che cosa si stesse riferendo.
«Il marchio, stavo davvero per morderti, stavo perdendo totalmente il controllo»
Mi rigirai sul suo petto, salendo sulle sue gambe, senza doppi fini stavolta, arpionando il suo collo con le braccia: «Non sai quanto mi piacerebbe che tu potessi marchiarmi e rendermi tuo a tutti gli effetti, ma dobbiamo solo avere un po' di pazienza».
Le sue mani invece mi circondarono i fianchi, abbracciandoli «Giuro che non appena sarò libero di renderti il mio compagno a tutti gli effetti, ti renderò l'uomo più felice di questa terra».
«Ma io già lo sono»
«Oh beh, meglio così allora» ridacchiò e mi baciò a stampo per un tempo prolungato, tanto che io presi ad accarezzargli i capelli grigi sulla nuca.
«Amore, riguardo a prima...» iniziò a parlare lui, dopo essersi scollato dal mio viso.
«Dobbiamo proprio parlarne...?»
«Non ti devi vergognare di cose del genere, e nemmeno di chiedermelo, siamo fidanzati Jiminie, i nostri kink non sono nulla di chissà cosa» esternò una risata ancora,
accarezzandomi il costato, dalla parte del tatuaggio, con dei movimenti rallentati a causa dell'acqua.«Lo so ma- ugh, è strano, e poi ho paura che tu possa scandalizzarti o cose simili» mormorai mordicchiandomi il labbro, totalmente rosso in volto; l'alfa però scoppiò a ridere «Scandalizzarmi? Io?! Se fossi un pudico ti darei ragione, ma sono l'opposto».
«Lo so, lo so... però è lo stesso imbarazzante»
«Park Jimin, sei una continua sorpresa, lasciatelo dire» mi disse con un sorriso gengivale, che amavo con tutto me stesso.
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𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯
Fanfiction«Sai cosa si dice delle anime gemelle?» chiese, già pronto a sentire la voce dell'altro, che d'altro canto non tardò a farsi sentire: «Che si rincontrano sempre, non importa cosa accada?». «Precisamente, quindi non avere paura: noi ci ritroveremo...