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Namjoon's pov



«Dai amore, Jimin mi ha scritto che tra due minuti è qui» mi spronò il mio fidanzato, arrivando alle mie spalle e baciandomi la guancia, proprio nel bagno della nostra camera, che aveva visto parecchie cose negli anni, forse anche troppe.

Io mi asciugai la faccia velocemente e mi girai verso di lui, prendendolo per i fianchi e baciandolo dolcemente «Fatto, pronto per vedere la nostra stellina?» gli chiesi accarezzandogli il ventre, più gonfio rispetto a una settimana fa.

Lui sorrise felice annuendo: «Non vedo l'ora» ma subito dopo si rabbuiò un po', cosa che suscitò il mio chiedergli cos'avesse.
«Nulla ma... pensi che ce la faremo?» mi circondò il collo con le braccia, attorcigliando attorno alle dita i ciuffi mori dei miei capelli.

Io sbuffai una risata «Certo che ce la faremo, siamo forti, ci amiamo alla follia, va tutto a meraviglia, o no?» lo coccolai accarezzandogli il viso liscio, viste tutte le creme che metteva.

«Sì, ma con il branco?» chiese poi, facendomi assumere un'espressione confusa per un instante: «Che intendi?» domandai infatti; «Non sarà pericoloso? Ho paura che qualcuno possa provare a fare del male al nostro
piccino» confessò accarezzandosi la pancia tondeggiante.

Non ci avevo mai pensato effettivamente, non era nemmeno prevista la gravidanza, era stato tutto davvero improvviso, bello ovviamente, ma inaspettato «Non abbiamo rivali, siamo i padroni indiscussi, i pezzi grossi cercano solo noi per i loro affari, nessuno con un po' di buonsenso proverebbe a toccarci» lo rassicurai.

Che poi era vero: la gang era stata fondata da mio padre, assumendo già parecchia fama e rispetto, poi era passata a me, che avevo continuato a portare in alto il nome del branco.

«Lo sai che hanno provato a prendere territorio» potei notare quanto fosse effettivamente preoccupato, e potei anche capirlo, visto che era sempre stato una mammina premurosa, anche con Jimin.

Io gli diedi un altro dolce bacio a stampo «Baby, gli abbiamo dato una bella lezione, non ci daranno più fastidio, vedrai: dobbiamo pensare a noi ora, ora che stiamo tutti bene, anche Jimin, finalmente» sul sui viso si riaprì di nuovo il sorriso che aveva prima.

«Hai ragione, pensiamo solo a noi ora» stavo per baciarlo di nuovo, ma il rumore della serratura ci distrasse, facendoci andare in salotto.

I due occhi azzurro ghiaccio di mio fratello vennero a contatto con i miei «Ciao!» lui sventolò la mano, sorridendoci: inutile dire che Jin si staccò da me e andò ad abbracciarlo, proprio come se fosse stato suo figlio, per poi tornare in bagno per finire di prepararsi.

«Ciao Chim, com'è andata all'università?» gli domandai una volta che mi fui staccato da lui, scompigliandogli i capelli castani, facendogli strizzargli gli occhi chiari.

Lui sorrise «Bene, ho aggiunto due corsi rispetto all'anno scorso, animazione e fumettistica, ricomincerò il prossimo
semestre» si vedeva che ci tienesse molto.

Jin torna da noi, dopo che si fu sistemato nuovamente i capelli: «Okay amori, andiamo a vedere questa piccola creaturina?» sorrise toccandosi il ventre, mettendosi il cappotto e le scarpe.

Così salimmo in macchina, dirigendoci verso la clinica che ospita la ginecologa di Jin, una donna bionda e davvero simpatica.
«Allora, che hai fatto oggi?» domandò al castano il mio fidanzato, girando la testa verso i sedili posteriori, esattamente dov'era seduto l'altro.

Potei notare la sua faccia che prendeva una tenue colorazione rosea, prima che rispondesse:
«Sono uscito con un... un amico, sì, un amico» disse poi, più o meno convinto.

𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora