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Yoongi's pov



Quella mattina ero completamente svogliato, ma per cause di forza maggiore dovevo uscire, tuttavia, non mi sarei mai aspettato un diluvio simile.
Ovviamente non avevo preso un ombrello, perché mai avrei dovuto?

Poco importava ormai, dovevo solo andare a ritirare della merce e poi sarei potuto tornare a casa, al caldo.

Quella zona era la meno meno frequentata della città, non c'era un'anima in giro, i negozi erano tutti chiusi e anche i balconi delle case: sembrava una di quelle città post apocalittiche.

Appena girai l'angolo, però, notai una figura incappucciata che camminava sotto il diluvio: che fosse un criminale lo esclusi, visto il fatto che ha indossava una felpa rosa.

Doveva essere un ragazzo che abitava nei paraggi, altrimenti di sicuro non sarebbe stato lì, a vagare in quella zona che di sicuro non ispirava gioia e allegria, in più con quel tempo.
Continuai col mio tragitto, premendo sull'acceleratore con il piede, per aumentare la velocità.

Ma successe una cosa che non avevo previsto: le ruote della mia macchina, col loro passaggio, crearono il moto di una pozzanghera, la quale acqua si schiantò proprio sull'incappucciato rosa, lavandolo dalla testa ai piedi.

Merda.

Ovviamente accostai immediatamente, non ero un incivile: scesi immediatamente dall'auto, notando che il ragazzo non aveva fatto un passo, rimanendo immobile, così mi avvicinai io a lui.

«Oddio, cazzo scusami, non pensavo ci fosse così tanta pioggia sulla strada» gli dissi mortificato per davvero.

Lui non rispose nulla, così mi avvicinai ancora, per vedere se stesse bene: stavo per chiedergli proprio questo, ma prima che io potessi farlo, lui alzò lo sguardo verso di me, e scoppiò in un pianto disperato.

Questo ragazzo era decisamente un lupo, l'odore non ingannava mai, ed era un omega, senz'ombra di dubbio.

Che cazzo avrei fatto? Eravamo ancora sotto la pioggia, ci stavamo bagnando ancora di più, non potevo  consolarlo in queste condizioni, e poi consolarlo per cosa?

«Ehm, non volevo davvero bagnarti, scusami, ti prego non piangere o mi farai sentire ancora più in colpa» gli strofinai le mani sulle braccia, cercando di attenuare il pianto, fallendo miseramente.

Iniziai a guardarmi intorno, non sapendo davvero come comportarmi.
«Io sono Yoongi. Tu come ti chiami?» gli sorrisi leggermente, cercando di essere gentile, una volta calmato di un minimo.

Lui tirò su con il naso, asciugandosi gli occhi con le mani, che potei notare essere davvero piccole: «J-Jimin».

«Piacere Jimin, ma sta davvero diluviando, quindi che ne dici di salire in macchina così puoi riprenderti un po'?» gli proposi, lanciando un'occhiata al veicolo che avevo abbandonato sul ciglio della strada.

Lui annuì timidamente, e potei notare che stava tremando: all'epoca pensai fosse il freddo, avrei scoperto molto più avanti il motivo reale.

Così gli aprii la portiera e gli feci segno di accomodarsi, lui entrò, sedendosi sul sedile del passeggero, mentre io feci il giro e andai al posto del guidatore.

«Allora, abiti qui vicino?» gli domandai dopo qualche minuto di silenzio, che mi mise davvero a disagio: avevo uno sconosciuto in macchina e l'ultima cosa che avrei voluto era proprio quella.

«In realtà no, non conosco questo posto» mi confessò, giocherellando con le dita, facendo passare lo sguardo sulla strada.

«Oh, e allora... ce l'hai una casa?» magari era un senzatetto che stava vagando in cerca di un riparo, ma non mi sembrava, visto l'aspetto curato e la traccia di trucco sul viso, anche se sbavato dalle lacrime o dalla pioggia, o forse entrambe.

𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora