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Jimin's pov


«Hai preso tutto?» fu la voce del mio ragazzo a parlare, avevamo appena fatto il checkout all'hotel: addio terme.

E beh, che dire, erano stati quattro giorni magnifici.

«Sì Yoongs, sono sicurissimo» dissi porgendogli la mia valigia, che poi mise nel bagagliaio della sua auto; Tae e Hoseok erano appena partiti in moto, dopo averci scaricato anche le loro di valige.

Avevamo passato quattro giorni stupendi insieme, ci eravamo divertiti e rilassati, tra le terme e i massaggi non avevamo fatto molti giri nella cittadina, ma eravamo comunque riusciti a farci un salto. L'unico momento di panico avvenne quando mio fratello mi chiamò, poco dopo la mezzanotte, per farmi gli auguri insieme a Jin e a Jungkook, ma alla fine avevo risposto ed era andato tutto per il meglio.

E poi con Yoongi era stato tutto magnifico, avevamo parlato, nuotato e ci eravamo baciati molto, davvero molto.

Ma non eravamo mai andati oltre, e sinceramente meglio così, stavamo insieme da poco meno di un mese, non avrei voluto bruciare le tappe troppo velocemente: e poi ero vergine, avrei voluto che la mia prima volta fosse stata speciale in qualche modo, e non insinuavo che nella camera di un hotel a cinque stelle non lo sarebbe stato, anzi, ma non dopo così poco tempo che ci conoscevamo.

Non era nemmeno questione di personalità: Yoongi era perfetto per me sotto ogni punto di vista, proprio per questo volevo fare le cose bene.

Quando sarebbe giunto il momento giusto, sarebbe avvenuto.

«Arriveremo per pranzo, no? Vuoi fermarti da
me?» gli chiesi una volta partiti, sorridendogli con sguardo supplichevole: sapevo che eravamo stati insieme per quattro giorni di fila, però non volevo proprio che ci separassimo.

Il biondo fortunatamente annuì ricambiando il mio sorriso, continuando a guidare attentamente, lanciandomi ogni tanto qualche occhiata.

«Hyung, quando sei nato?»
Non gliel'avevo mai chiesto effettivamente, quindi perché no?

«Nove marzo, tu?»

«Tredici ottobre» risposi tranquillamente.
Non mancava poco al nove marzo... okay, eravamo ai primi di gennaio, ma infondo il tempo volava, ci saremmo ritrovati a marzo senza nemmeno rendercene conto: quindi sì, mancava poco.

L'alfa fece una faccia sorpresa «Come tredici ottobre?! Ma noi ci siamo conosciuti poco dopo, cioè... un po' meno di un mese dopo, avresti potuto dirmelo, ti avrei fatto gli auguri in ritardo» sbuffò, mentre io risi.

«Giusto, perché secondo te è la prima cosa a cui ho pensato: "oh ciao, mi chiamo Jimin, sto piangendo sotto la pioggia in un posto che nemmeno conosco perché mio fratello a volte sa essere un vero stronzo, ma non posso dirti che è un gangster, altrimenti ti spaventeresti: a proposito, sono nato il 13 ottobre"» gesticolai io, facendolo scoppiare a ridere.

«Esatto, non vedo il problema»

«Ah no? E come mi avresti risposto?»

«"Ciao Jimin, tranquillo non mi spavento mica se mi racconti di tuo fratello, sai, anche io sono un gangster! E pensa un po', conosco anche RM! Ma non giudicarmi male, perché tanto finirai con lo sbavarmi dietro. Ah, comunque sono Yoongi"» risi ancora «Convincente direi, ma ti mancano le mie doti da attore».

𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora