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Jimin's pov

Oltre alle rose d'inverno, altre due cose mi piacevano di questa stagione: la cioccolata calda e le coperte.

Era perfetto poi quando queste due erano combinate, magari anche con Yoongi e Yuki al mio fianco, sul divano, o sul letto, o magari anche in piedi a guardare la neve che cadeva fuori.

Adoravo la mia vita, in quei momenti molto più del solito.

E poi se pensavo a tutto quello che era successo in appena due anni...
Incredibile davvero come fossi cambiato come persona: prima ero così chiuso in me stesso, così sottomesso e fastidiosamente timido, e beh, poi avevo incontrato Yoongi.

Yoongi era stata la mia salvezza, in qualsiasi senso possibile, lo amavo così tanto, e pensai proprio che lo avrei fatto in eterno, anzi, ne ero sicuro.
Speravo fosse lo stesso per lui, lo speravo tanto, perché che senso avrebbe avuto vivere, senza di lui?

Era incredibile la vita a volte, assurdi i modi che l'universo aveva di interagire con le nostre vite, pazzesca tutta la forza che aveva.
Avevo sempre creduto nella teoria del multiverso, e avevo la netta sensazione che in ognuno di essi io e Yoongi fossimo destinati a conoscerci, ad amarci come in questo.

Ultimamente eravamo stati molto entrambi con i suoi migliori amici, dal momento che Taehyung era incinto di una bambina, quindi passavamo molto tempo con loro.
Lui e il marito stavano comprando molte azioni di alcune aziende, si erano tutti tirati fuori dalla vita criminale, Yoongi compreso.

Avrei tanto voluto continuare a pensare al mondo in generale, ma fu nell'esatto momento in cui feci per alzarmi ed andare a vedere dove si fosse cacciato il mio fidanzato, che questo mi si palesò davanti.

«Amore mio, ho sparso il sale nel vialetto, così non scivolerà nessuno, penso che stanotte farà una ghiacciata da paura» disse, poggiando in cucina un barattolo di sale grosso, che aveva appunto usato per evitare che qualcuno si facesse male.

Così mi avvicinai a lui, abbracciandolo da dietro, necessito di un po' di calore in quella fredda settimana: «Grazie mille, ti amo».

Il moro ridacchiò e si girò, in modo da potermi fronteggiare, infatti mi baciò la fronte, sussurrando un "anche io".

«Pensi mai a tutte le cose che abbiamo fatto in meno di tre anni? Cazzo, ti rendi conto del fatto che siamo riusciti ad affrontare l'inferno mortale?»

«Non mi piace soffermarmi a riflettere sul passato, preferisco il futuro» rispose lui, e mi porse solo un bigliettino intanto, che prontamente guardai.

"Hai vinto una cena con il tuo bellissimo fidanzato" recitava.

Un sorriso inevitabilmente mi scoppiò in viso, che prontamente alzai verso di lui: «E questo?».
L'alfa mi circondò dolcemente la vita, guardandomi di sottecchi con quel fare premuroso: «Significa che stasera io e te andiamo in un bellissimo posticino assieme, ci rilassiamo, ceniamo come due re e poi andiamo a fare un giretto, magari davanti al tuo albero».

Era così dolce.

«Va bene amore, grazie, anche se non so di che occasione speciale si tratti per portarmi fuori a cena»

Il maggiore si piantò sulla faccia quel sorrisino furbo «L'occasione speciale è che sono in una splendida relazione da qualche anno con il mio splendido fidanzato, che mi piace tanto viziare».

Risi e mi attaccai al suo petto, scaldandomi «E io non vedo l'ora di essere viziato».















𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora