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Yoongi's pov


«Oh mio dio»

«Jimin, te l'ho detto, più stai rigido più fa male, prova a rilassarti di più, vuoi cambiare pozione?»

Il rosa scosse la testa «Va tutto bene, posso sopportarlo, continua».

«Tesoro, se non te la senti possiamo continuare un'altra volta, non penso ci siano problemi» cercai di confortarlo, stringendogli la mano con la mia, ridacchiando alla differenza tra le due.

Ma lui si ostinò «Continua» disse rivolgendosi al tatuatore, l'amico di Taehyung, Felix.
Quest'ultimo annuì continuando a passare quella macchinetta sul costato nudo del mio fidanzato, sul quale era impresso lo stampo del tatuaggio.

Era una scritta: Nevermind.
Non mi aveva ancora voluto spiegare il significato, però lo vedevo molto convinto; «Cristo che dolore» sibilò a denti stretti, strizzando gli occhi in una smorfia sofferente.

«È un punto delicato, e poi sei davvero magro, è normale che faccia male» disse il ragazzo arancione, concentrato su quelle linee di inchiostro, il quale penetrava nella pelle perfetta di Jimin, che aveva iniziato a versare qualche lacrima.

Mi affrettai ad asciugargliele, per tentare di rassicurarlo «Avanti, stai andando benissimo!» gli sorrisi poi, gesto che copiò annuendo piano.

«Okay Jimin, adesso dovresti girarsi a pancia in su, così posso finire» chiese facendogli cambiare posizione: dovevo ammettere che quando si era tolto la maglia avevo avvertito un improvviso calore, dopotutto era il mio ragazzo, il mio bellissimo ragazzo, era normale che provassi una forte attrazione anche fisica per lui.

Comunque mi ero calmato in fretta, anche perché i lamenti di Jimin erano talmente forti da abbassare tutta la mia eccitazione, aumentando invece la preoccupazione nei suoi confronti.

«Allora Felix, come hai conosciuto Tae? Non te l'ho mai chiesto prima» domandai al ragazzo, tanto per far passare il tempo; lui sbuffò una risata «È successo tre anni fa, lui era venuto a farsi un tatuaggio e beh, ci siamo subito trovati, abbiamo parlato per tutto il tempo, semplicemente abbiamo continuato ad uscire dopo» spiegò, non distogliendo lo sguardo dal tatuaggio.

«Dimmi Yoongi, tu non hai intenzione di farne altri di tatuaggi? Quel tribale mi era venuto proprio bene» disse riferendosi al tatuaggio che avevo sul braccio destro, che appunto era stato fatto l'anno scorso da lui.

Io feci spallucce «Per il momento non ho nessuna idea, ma sicuramente in futuro ne farò ancora» in tutto ciò c'era Jimin steso sul lettino che mi stritolava la mano, lamentandosi a volte più forte a volte meno.

«Okay piccoletto, ho quasi finito, come ti senti?» domandò l'arancio, pulendo l'inchiostro in eccesso dalla pelle del mio ragazzo, che aveva gli occhi lucidi per il leggero dolore.

Quest'ultimo annuì comprensivo, prendendo un respiro profondo «Dai piccolo, pensa che dopo torniamo a casa da Yuki, e che cucinerò qualcosa di speciale per te» sorrisi baciandogli la fronte, buttando un occhio sul suo petto.

«Finito! Puoi rivestirti, se vuoi guardati allo specchio» Felix si staccò di colpo dal suo corpo, posando la macchinetta e togliendosi i guanti sporchi di inchiostro, per poi indicargli lo specchio sull'angolo.

Così aiutai il rosa ad alzarsi e a guardarsi, aveva un'espressione contenta, fiera.
«Ti piace, tesoro?» domandai posizionato dietro di lui, tenendogli su il lembo della maglia, baciandogli la guancia dolcemente.

𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora