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<< Emily apri la porta. >> Sono chiusa in camera mia da quando Drake ha messo piede in casa.
Sono seduta sul letto, prendo un cuscino e me lo stringo al petto. Non so, forse per darmi conforto.
<< Vai via... Non ho voglia di parlare adesso... >> Lo sento imprecare, poi sento un rumore vicino alla porta. Mi alzo e mi avvicino. La apro piano, e d'un tratto si spalanca.
Drake. Ci mancava poco e la buttava a terra.
Metto il broncio, mi porto le braccia al petto e vado a sedermi di nuovo sul letto.
<< Ti avevo detto che non voglio parlare... >> Mi guarda intensamente, è rimasto fermo davanti alla porta.
<< E quando allora? >> Quasi mi supplica. Incrocio le gambe e mi guardo i piedi.
<< Allora? >> Insiste.
<< Io... >> Un solo passo, solo uno gli è bastato, per sedersi sul letto accanto a me. Mi guarda intensamente negli occhi, talmente tanto, che sono costretta a distogliere lo sguardo.
Mi guardo di nuovo i piedi, non so cosa dire...
<< A me è piaciuto... E a te? >> si sporge in avanti, cerca il mio sguardo con gli occhi. Non lo guardo, allora posa un dito sul mio mento e mi fa alzare il viso per guardarlo.
Fisso i suoi occhi castano scuro. Ha uno sguardo così intenso...
<< Non posso... >> Mi limito a dire.
Si avvicina a me, il suo viso è a pochi centimetri dal mio.
<< Si che puoi... Emily, puoi... >>
<< Ma noi siamo solo amici... >>
Mi sorride dolcemente e mi accarezza la guancia, poi mi prende il viso con entrambe le mani.
<< Sai benissimo che non è questo che vogliamo. Ho ragione? >> Scuoto la testa e tolgo le sue mani dal mio viso. Mi alzo e lui mi segue. Tenta di avvicinarsi a me, ma mi volto di scatto e poso una mano sul suo petto per cercare di tenerlo lontano...
<< Ho visto ieri... Ho visto che desideravi baciarmi... Infatti quando ti ho baciata non hai opposto resistenza... E... >> Gli tappo la bocca. E ride. La sua espressione è divertita, e io rimango incantata a quella visione.
<< È stato tutto un errore, mi dispiace. Non avrei dovuto permetterti di baciarmi. In realtà non avrei nemmeno dovuto permetterti di rimanere con me ieri sera. >> Ho sbagliato io. Dovevo chiudergli la porta in faccia, non farlo entrare, - anche se si è auto invitato - , ma avrei dovuto cacciarlo.
<< Ti prego non dire così... Non ti piace la mia compagnia? Se è così... >>
<< No. Non è questo! >> lo interrompo. Mi piace la sua compagnia, tanto... Ma non posso continuare a farmi baciare da lui e stare con Brandon. Devo mettere fine a tutto questo. E se significa non vedere più Drake, lo farò...
Prendo un lungo respiro, e dico:
<< Non possiamo più vederci noi due... >> Alzo gli occhi su di lui, e nel suo sguardo trovo tristezza. Apre bocca per dire qualcosa, ma lo interrompo,
<< ... Almeno non da soli... >> Continuo.
<< Quindi devo starti lontano...? >>
Si guarda intorno. Si acciglia, mi avvicino a lui, faccio per prendergli la mano, ma si ritrae.
<< Lasciami. Sei... >> Cosa? Cosa sono per lui?
<< Drake... >> Mi vengono le lacrime agli occhi.
<< ...Cosa fai Emily? Prima mi dici di starti lontano, e ora vuoi prendermi per mano? Stai tu lontana da me. >> Spalanco gli occhi, non riesco più a trattenere le lacrime...
Esce dalla mia camera sbattendo la porta e sussulto per il forte rumore.
Dopo un po' mia madre sale ed entra aprendo piano la porta.
<< Emily, tutto bene? È successo qualcosa? >> Sto piangendo, ma non lo faccio vedere.
<< Si, mamma è tutto okay. Tranquilla. >>
Per tutto il pomeriggio sono stata chiusa in camera sul letto... Non ho sentito nessuno dei ragazzi, Carmen non mi ha chiamata; vorrei che fosse qui con me adesso...

La giornata di ieri è stata orribile. Non sono uscita dalla mia camera per tutta il giorno. Mia madre si è preoccupata al punto che ha chiamato mia sorella.
Mi sono arrabbiata, e le ho urlato in faccia che deve farsi gli affari suoi. Quando ho pronunciato quelle parole, ho visto i suoi occhi diventare lucidi, non avevo mai parlato in quel modo a mia madre.
Mi sono pentita subito del mio comportamento.
Oggi è iniziata un'altra giornata. Per prima cosa devo chiedere scusa a mia madre, quindi vado in camera sua: sta sistemando il letto.
Esito, poi busso ed entro; per un momento mi guarda, poi torna a fare quello che stava facendo.
<< Scusami per ieri. Non avrei dovuto alzare la voce in quel modo. >> Dico con un filo di voce.
Mi guarda con occhi freddi. << Avresti dovuto pensarci prima. Scusa ma non voglio parlare. Ho da fare. >> Dice e se ne va.
Con il morale a terra e con il senso di colpa, vado a fare colazione.
Bevo il mio latte freddo, e poiché ieri non ho toccato cibo per tutto il giorno, preparo il pane tostato con marmellata e lo mangio.
Ho così tanta fame che me ne preparo almeno due o tre.
Finita la colazione, chiamo Carmen.
È da un po' che non la sento. Mi chiedo che fine abbia fatto.
Attacca la segreteria.
Santo cielo quanto la odio questa maledetta segreteria!
Decido di chiamare Bob, magari è con lei...
Per fortuna risponde, e mi dice che sono al mare con Steve e Amanda.
Mi chiede di raggiungerli e accetto.

Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora