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Drake mi riaccompagna in stanza, Cat non c'è.
<< Rimani un po' con me? >> Chiedo, anzi lo sto implorando di rimanere.
<< Solo un po', poi devo andare via. >> Annuisco felice.
Mi fa stendere sul letto e lui si mette accanto a me. Porta un braccio dietro il mio collo e io poggio la testa sul suo petto.
Chiudo gli occhi godendomi il momento.
Mi prende la mano e intreccia le nostre dita, poi mi bacia sulla fronte, alzo la testa e lo bacio sul mento.
Con un rapido movimento mi fa stendere e mi sale sopra.
Comincia a baciarmi con voracità, si fa spazio tra le mie gambe e comincia a strisciarsi contro di me.
<< Drake... >> Sussurro.
Fremito.
<< Piccola. >> Boccheggia.
Mi bacia sul collo, le spalle, le clavicole, poi comincia a sollevarmi la maglia e mi bacia sul ventre facendomi sussultare, << Mi fai il solletico! >> Scoppio a ridere.
<< Sssh... Non gridare... >> Dice posandomi una mano sulla bocca.
Continua il suo assalto, mi abbassa i pantaloni sfilandoli poi completamente.
<< Drake, non dovevi andare via? >>
Alza la testa e mi fissa negli occhi, fa un sorrisetto malizioso.
<< Cosa vuoi che mi importi adesso di quello che dovevo fare, se quello che sto per fare qui mi piace ancora di
più. >> Dice con voce sensuale.
Ridacchio, allora lo tiro per la maglietta a me, << Baciami. >> Ordino, e lui accontenta la mia richiesta.
La sua lingua accarezza dolcemente la mia, si muovono perfettamente all'unisono. Posa le dita sul mio collo e lentamente le fa scorrere lungo il basso fino alla clavicola; mi accarezza la coscia e il ginocchio, comincia a baciarmi di nuovo: sul collo, sale sul mento, sulla guancia, poi prende il mio lobo tra i denti tirandolo delicatamente.
Emetto un gridolino e lui ridacchia, << Sssh... Piccola peste. >> Lo guardo desiderosa di lui.
<< Che c'è? >>
<< Niente... >> Mi limito a dire.
<< Allora non parliamo, non è il momento adatto... >> Si sfila i pantaloni e in poco tempo ci ritroviamo entrambi nudi.
Mi penetra e io mugolo.
Comincia a muoversi lento, poi sempre con più violenza, ma non tanto da far male.
<< Oh Drake... >> Sibilo.
Mi sfiora le gambe, mi bacia sul collo, succhia la pelle e poi ci passa la lingua per lenire il dolore.
Arriviamo al culmine insieme.
Si sdraia accanto a me, << Wow... >> Si gira sul lato rivolto verso di me e mi carezza la guancia, io poggio la testa sul suo petto e mi bacia la fronte.
<< Drake... >> Dico alzando la testa per guardarlo in volto.
Mi presta subito attenzione, << Verrai con me...? Al matrimonio di mia madre? >> Chiedo,perché dopo quello che è successo, tra l'incidente, la morte di Mark e la mia gamba rotta, poi ci si è messa anche la lite che abbiamo avuto qualche giorno fa, non gliel'ho più chiesto.
<< Ovvio che verrò con te. >> Dice stringendomi forte a lui e lo bacio sula guancia.
<< Quando dobbiamo partire? >> Chiede.
<< Dopodomani. >>
Spalanca gli occhi, << Cosa?! >>
Mi rattristo, << Perché? >>
<< Come facciamo con i biglietti? >> Chiede gesticolando con le braccia, mi mette un po' ansia così...
Ridacchio, << Stai tranquillo... Li ho già comprati... O meglio me li hanno spediti... >> Preciso.
<< Okay, allora dopodomani si parte! >> Dice entusiasta.
Sembra più contento lui di partire che io.
<< Cos'è tutto questo entusiasmo? >> Chiedo ridacchiando e sorpresa di questo suo strano comportamento.
<< Potremmo stare soli... >> Mi fa l'occhiolino, arrossisco, ma poi gli do un leggero colpo sulla spalla.
<< Drake! >> Dico ridendo, scuoto la testa, << E ti sbagli. Non saremo soli, non dimenticarti che saremo a casa mia, e a casa mia c'è mia madre... >>
Mette il muso come un bambino capriccioso e a me viene voglia di coccolarlo, così con molta agilità gli salgo sopra.
<< Cosa fai? Vuoi che iniziamo di nuovo? >> Dice provocandomi.
Scuoto la testa e lo bacio sulle labbra, << No. Voglio solo stare così, stretta a te. >>
Mi stringe forte e rimaniamo nella stessa posizione fino a quando non se ne va.

<< Sono tornata! >> Strilla Cat.
Mi sveglio di soprassalto, guardo l'ora sul cellulare, << Cat! Sono le tre di notte! Sta' zitta... Voglio dormire... >>
Frigno, e poi lascio cadere la testa di nuovo sul cuscino. Chiudo gli occhi, ma Cat viene sul mio letto.
<< Com'è andata la tua serata? >> Puzza d'alcol.
Mi tappo il naso con la mano, la puzza è talmente forte che mi fa venire la nausea.
<< Ma quanto hai bevuto? >>
<< Non lo so. Credo due o tre bottiglie... >> Dice, perde l'equilibrio, la vedo che cerca di tenersi in piedi, ma  cade con il sedere a terra.
<< Ahi! >> Se lo massaggia.
Sbuffo. << Cat, non credo di poterti aiutare, alzati... >> Con il gesso al piede non credo di riuscire a camminare su un solo piede fino a Cat e poi tirarla su, cadrei anche io.
<< Non ce la faccio. Aiutami... >> Piagnucola. O sta ridendo. Non lo so, è talmente ubriaca che potrebbe ridere e piangere nello stesso momento.
<< Chiamo Maggie. >> Prendo il cellulare e digito in fretta il suo numero.
Cinque minuti dopo bussa alla porta, << Vieni Mag... È aperta. >> Entra e si porta le mani alla fronte quando vede Cat stesa a terra che dorme.
<< Ma cos'ha fatto? >> Chiede correndo da lei, le da piccoli colpi in faccia.
<< Non ne ho idea, è entrata ubriaca fradicia e mi ha svegliata. Temo si senta male, ha bevuto molto. >>
<< Cat... >> La chiama. Ma non si sveglia. << Cat, svegliati. >> Non apre gli occhi; più che dormire credo sia svenuta.
<< Tieni, buttale questa in faccia. >> Le porgo un bicchiere d'acqua.
Gliela spruzza in faccia e lei si sveglia di colpo.
<< Ma... Che... >> Dice, poi guarda Maggie che l'aiuta a stare seduta e le carezza il viso, è davvero buffa.
<< Ciao Mag, lo sai? Volevo sempre dirtelo, ma i tuoi capelli non mi piacciono, fanno schifo, però non ho mai avuto il coraggio... Ti voglio bene, eh? Dei tuoi capelli non me ne fotte un cazzo. Puoi anche rasarteli a zero, tu sarai sempre la mia migliore
amica... >> Maggie la guarda furiosa e io scoppio a ridere, poi ride anche lei, in effetti è buffa.
<< Va bene. Anche io ti voglio bene, adesso però alzati da terra, non puoi dormire qui, ti verrà il mal di schiena. >> La tira su.
<< Quanto pesi Cat! Aiutami! >> Sta per perdere l'equilibrio, ma per fortuna riesce a tenere sia se' stessa che Cat in piedi.
<< Stenditi qui. >> La fa prima sedere sul letto e poi le tira su i piedi, le toglie le scarpe e le tira le coperte su.
Si passa una mano sulla fronte come per togliere il sudore.
<< Ce l'abbiamo fatta... >>
<< Grazie Maggie, non credo sarei riuscita a tirarla su con questo... >>
<< Tranquilla. >> Mi interrompe.
<< Emily se ti serve aiuto, anche con Cat, non esitare a chiamare. Verrò subito da te. >> Dice sinceramente.
Mi abbraccia e la ringrazio ancora per l'aiuto che mi ha dato con Cat.
Esce dalla stanza e rimaniamo solo noi due.
<< Perché quel bullo non la finisce di picchiarlo...? >> Mi volto verso Cat perché sta parlando, ma mi rendo conto che parla nel sonno.
Ridacchio. Non l'avevo mai vista in queste condizioni. Domattina le racconterò tutto. Mi farò due risate, e sono sicura che non crederà a ciò che le dirò...
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Grazie! Buona lettura. ❤️

Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora