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Sono passati tre giorni da quando Carmen ha avuto quel brutto incidente. Finalmente l'hanno dimessa, e ora stiamo aspettando che il padre ci venga a prendere e ci porti a casa. Sono venuta per aiutarla a preparare la valigia, dato che ha la spalla fratturata e non può muoverla.
Il dottore ha detto che deve stare un mese ferma a riposo. Ho solo una cosa da dire: vacanze rovinate.
Dovevamo passare un'estate magnifica, la nostra ultima estate insieme prima di partire per il College.
Franco, il padre di Carmen, non tarda ad arrivare. Poso la valigia nel portabagagli, e salgo in macchina.
La bacia sulla fronte e dice: << Pronta a tornare a casa? >>
<< Non vedo l'ora. >> E sorride entusiasta.
Sono contenta che torni finalmente a casa. Non mi piaceva vederla chiusa in una stanza d'ospedale. E' orribile.
Quando arriviamo a casa, c'è Bianca che ci apre la porta d'ingresso, e sfodera il suo sorriso più bello. Abbraccia la figlia mentre Franco mi aiuta con la valigia.
Aiuto Carmen a piegare gli abiti e a metterli al loro posto, mi ringrazia, e mi chiede di rimanere per pranzo, ma rifiuto con un: << No, ti ringrazio. Ma ho delle cose da fare. Più tardi verrò a vedere come te la passi. Anche se sono sicura che non sarai per niente sola. >>
Capisce a chi mi riferisco e scoppiamo a ridere...
Si, esatto. Credo che tra non molto Bob varcherà la porta di questa casa e non se ne andrà più. Ma è comprensibile; si è preso un bello spavento...
<< Cosa devi fare? Ma vieni più tardi, vero? >> Frigna.
Sorrido, << Delle commissioni con mio padre. Appena mi libero vengo. >> Le faccio l'occhiolino ed esco dalla camera chiudendo la porta alle mie
spalle. Saluto Bianca e Franco con un sorriso e un gesto della mano e vado via.

M'incammino a piedi.
Ripenso a ciò che ho detto alla mia migliore amica. Ed era una bugia, e a lei non racconto mai bugie.
Non è vero che ho delle commissioni da fare con mio padre. Ho intenzione di andare da Drake e parlare di quello che è successo.
Da quel giorno non ne abbiamo più parlato. Sì, ci siamo visti, perché è venuto a trovare Carmen in ospedale. Ma le nostre conversazioni si limitavano a un "Ciao", e "Come stai".
Arrivo davanti casa di Bob, con la speranza di trovarlo in casa, e spero da solo, così potremmo parlare tranquilli. La fortuna vuole che lo incontri proprio mentre sta uscendo di casa. Appena mi vede, mi fa segno di entrare. Entro e chiude la porta. Mi fa segno con la mano, << Siediti. >> Faccio come dice e prendo posto sul divano. A casa non c'è nessuno. Bob a quest'ora sarà da Carmen, e i suoi genitori non si trovano in casa.
Si siede accanto a me e tra noi c'è imbarazzo.
E' lui a fare il primo passo, << Allora... Perché sei qui? >> Mi domanda con un po' di esitazione. Comportamento strano, soprattutto se si tratta di Drake. Per quel poco che lo conosco, ho capito che la timidezza non fa parte di lui, e nemmeno la mancanza di argomenti di discussione...
Prendo coraggio e inizio a parlare
<< Che... Che cosa è successo... >>
Mi fissa con occhi penetranti. << ...L'altro giorno... >> Termino la frase.
Distolgo lo sguardo, e tengo gli occhi bassi, perché non riesco a guardarlo.
Mi vergogno. Posa l'indice sotto il mio mento per farmi alzare la testa,
<< Io... >> Inizia, ma lo interrompo prima che possa dire qualcosa.
<< Non deve succedere mai più... Va bene? >> Credo di averlo domandato più a me che a lui. La mia voce mi tradisce. Non sono sicura fino in fondo di volerlo, e mi chiedo perché... Perché desidero tanto baciarlo? E' una domanda che mi pongo da un bel po', ma non trovo risposta... 
Sorpreso quanto me annuisce con un cenno del capo. Sembra... Deluso, triste. Forse si aspettava qualcos'altro. Non un mio rifiuto.
<< Sei sicura di volere questo? >> Si avvicina, e il mio cuore comincia ad accelerare i battiti. Devo respingerlo. Non posso fare questo a Brandon, non lo merita.
Annuisco e di corsa me ne vado.
La questione "Drake" è chiusa, mi sento più tranquilla. Eppure sento di aver sbagliato. Decido di non farci caso.
Sto passeggiando, quando vedo Brandon uscire da una casa, in compagnia di una ragazza, della nostra età, che non conosco.
Mi avvicino a loro e li saluto.
Sorrido a Brandon e poi alla ragazza. << Hei! Che ci fai da queste parti? >> Mi domanda.
<< Passeggiavo. Tu invece? Chi è lei? >>
<< Ah, lei è Ysabel. La figlia di un'amica di mamma. Non te l'ho mai presentata? >> Mi domanda.
Scuoto la testa. Non sapevo avesse altre amiche.
Saluta la ragazza, - mi sembra si chiami Ysabel - , e viene via con me.
Lo guardo sospettosa. So che posso fidarmi, ma è possibile avere dei dubbi?
<< Perché mi fissi? Lo so che sono bellissimo e che non puoi resistermi. >> Scherza prendendosi gioco di me.
Scoppio a ridere e lui mi avvolge un braccio attorno alla vita.
<< Ti amo. Tu mi ami? >> Ma che domanda è? E' normale che lo amo, altrimenti non starei con lui...
Mi fermo e prendo il suo viso tra le mani e lo bacio appassionatamente.
<< E questo dovrebbe essere un si? >>
<< Ti basta? >>
Annuisce e mi bacia.
Continuiamo a passeggiare, poi ci viene voglia di prendere un gelato.
Io lo prendo: fragola e limone, lui nutella e nocciola. Assaggio un po' del suo e lui del mio. Lo facciamo sempre.
Quando arriviamo in spiaggia, Brandon ha già finito di mangiare il suo
gelato, a me invece, manca il cono.
Stiamo passeggiando sulla battigia, quando scorgo Drake che ci sta osservando.
Meglio tenermi a distanza. Quando sono con lui, perdo il controllo di me stessa. Il mio corpo agisce senza che il mio cervello gli abbia dato il permesso di farlo.

Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora