Sono appena arrivata alla festa; sono insieme a Maggie e a Caleb, Cat e Ash ci raggiungono più tardi.
<< Chissà come sta andando il matrimonio! >> Mi urla Maggie nell'orecchio, quasi mi rompe un timpano.
<< Io credo bene! >> Urlo anche io.
La musica è così forte che non sento nemmeno la mia voce.
<< Cosa vi porto ragazze? >> Chiede Caleb a me e a Maggie.
<< A me un po' d'acqua. >> Dico. Dovrebbe saperlo che non posso bere alcolici.
<< A me una birra. Grazie amore. >> Lo bacia sulle labbra con un bacio a stampo, e in questo momento sono invidiosa di lei.
Cosa darei per riavere indietro Drake.
Quanto vorrei che entrasse dalla porta di questo locale, mi abbracci e mi stringa forte a lui.
Quanto vorrei che mi sussurrasse di perdonarlo, che è stato un errore lasciarmi. Quanto lo vorrei...
Caleb si allontana, e Maggie mi passa una mano davanti agli occhi interrompendo i miei pensieri.
Scuoto la testa: << Scusa. >>
<< A cosa pensavi? >> Chiede.
<< A quanto sarebbe bello se ora Drake entrasse da quella porta. >> Le lacrime mi rigano il viso, e Maggie mi porge un fazzoletto.
Lo prendo e la ringrazio.
<< Vedrai che passerà tutto... >>
Sospiro, scuoto la testa tenendo gli occhi bassi, << Niente passerà... non può passare se tra qualche mese avrò il figlio di Drake tra le mie braccia. Quel bambino mi ricorderà sempre suo padre. >>
Mi carezza la schiena per confortarmi.
Caleb arriva con il mio bicchiere d'acqua e la birra di Maggie.
<< Prego signorine. >>
Maggie fa un sorrisetto. << Non fare il ruffiano. >>
Ridacchio.
<< Povero Caleb! Maggie, voleva solo essere gentile! >> Lo difendo.
Caleb si volta verso di me e mi sorride:
<< Ti ringrazio. Spiega alla tua amica che se sono gentile, non è perché sono ruffiano, ma semplicemente perché voglio essere gentile con la mia ragazza... e con la mia
migliore amica. >> Dice fissandola.
Maggie si volta dall'altro lato fingendo di non aver sentito.
Scoppio a ridere.
<< Maggie ascolta il tuo ragazzo! >>
<< Si, ho sentito! >> Guarda Caleb con occhi innamorati, poi gli salta al collo e lui la sostiene.
<< Va bene, vi lascio soli. >> Dico e mi allontano.
Dato che non so dove andare, mi siedo al banco, << Ti porto qualcosa? >> chiede il barman.
Scuoto la testa, << No ti ringrazio. >>
Annuisce e mi sorride, << Se ti serve qualcosa, io sono qui. >>
Com'è gentile...
<< Va bene, grazie. >> Dico, mi rivolge un altro sorriso e poi si allontana per servire le altre persone che sono al banco.
Osservo questi ragazzi che hanno la mia stessa età, qualcuno più grande, qualcuno più piccolo, e penso a quanto sono felici.
Ognuno di loro ha la propria storia, le proprie tragedie, i propri momenti felici.
Io invece, riflettendoci su, ho vissuto più tragedie che momenti felici.
Ma quella era la mia vecchia vita, ora con la mia nuova vita, sembra andare tutto per il meglio, e spero che continui così...
Noto dei ragazzi che mi fissano, parlano tra di loro e ridono.
Che stupidi. Saranno così ubriachi da non ricordare niente domani.
Mi chiedo che gusto c'è nell'ubriacarsi fino a sentirsi male...Un'ora dopo Cat e Ash ci raggiungono.
<< Sera ragazzi! >> Ci saluta Ash.
<< Hei amico! >> Caleb si alza e va a salutarlo. Gli stringe la mano, e poi gli dà una pacca affettuosa sulla spalla; Ash fa lo stesso.
<< Ce l'avete fatta. >> Dico rivolgendomi a Cat, e lei annuisce.
<< Com'è andato il matrimonio? >> Chiede Maggie a Cat.
Comincia a raccontare tutto. Dice che Cristina era davvero bellissima.
È mezza notte e sono un po' stanca; ho chiesto alle ragazze di andare via prima e loro hanno accettato.
Purtroppo Caleb e Ash non sono potuti venire via con noi, devono occuparsi della festa, dato che sono stati loro ad organizzarla.
Io e le mie amiche stiamo tornando in dormitorio a piedi; i pullman a quest'ora non passano, e siamo senza passaggio.
Per fortuna non è molto distante dall'università.
Stiamo camminando, quando un gruppo di ragazzi, forse erano anche loro alla festa, dato che uno di loro ha un viso conosciuto, ci sbarrano la strada.
<< Dove andate signorine a quest'ora della notte? >> Dice uno di loro.
Ci hanno accerchiate.
Uno di loro mi prende per un braccio.
<< Fermo! Lasciala stare! >> Strilla Cat, ma un l'altro ragazzo l'afferra per i capelli e la strattona.
<< Stai zitta tu! >> Gli urla in faccia.
<< Guardate questa! È la più bella fra tutte, ed è mia! >> Mi strattona di nuovo, e per poco non perdo l'equilibrio.
Porto una mano sulla mia pancia:
<< Figlio mio andrà tutto bene... >> Sussurro.
<< Cosa dici dolcezza? Puoi ripetere? Non ho capito bene. >>
La puzza d'alcol invade le mie narici facendomi venire la nausea.
È talmente ubriaco fradicio da non accorgersi che dentro di me porto un essere innocente.
Mi strattona ancora una volta e allora cerco di divincolarmi, << Lasciami porco! >> Strillo.
<< Puttana! Non usare quel tono con me! >> Mi colpisce in volto; dietro di me c'è una rampa di scale, cerco con tutte le mie forze di tenermi in equilibrio, ma non ci riesco e cado all'indietro, giù per le scale.
Sento le mie amiche strillare, poi più niente.Quando apro gli occhi sono in un letto d'ospedale.
Un filo sospeso, lo seguo con lo sguardo e capisco che è legato al mio braccio.
<< Questo ti aiuterà a stare tranquilla e a dormire. >>
Spiega il dottore che mi sta di fronte.
Sono confusa, non ricordo perché mi trovo qui, poi guardando le mie amiche in lacrime, tutto mi ritorna in mente: la festa, quei ragazzi ubriachi. Uno di loro mi teneva per un braccio, mi colpisce e io cado all'indietro.
Qualcuno mi tiene per mano, e io spero con tutta me stessa che sia Drake.
Ho ancora una speranza dopotutto.
Mi volto.
Le lacrime cominciano a scorrermi sul viso.
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Eh, già... 😔
Buona lettura e al prossimo capitolo! 😘
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Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}
RomanceEmily, 19 anni. Ha sempre vissuto a Orlando, Florida. Ma dopo l'estate partirà per il College, a Cambridge. È emozionata, e non vede l'ora di partire, ma è anche triste perché dovrà lasciare la sua famiglia e i suoi amici... L'estate è iniziata all...