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É da più di un'ora che provo a chiamarlo, devo avergli inviato almeno una ventina di messaggi, ma non mi ha risposto. Sono preoccupata. Tantissimo...
Per tutta la mattina e metà del pomeriggio ho cercato di rintracciarlo e parlagli, ma inutilmente.
Sono le 17.00 del pomeriggio, e ho paura che gli sia successo qualcosa.
Il cellulare squilla, e corro a prenderlo. È Drake! Mi ha inviato un messaggio.
"Stanne fuori. Te l'ho detto. Non la passerà liscia..."
Con questo messaggio mi si gela il sangue: è proprio come temevo;
è andato a cercarlo per fargliela pagare per ciò che mi ha fatto. Ma io non voglio. Se significasse mettere in pericolo la vita di Drake. Potrebbe passare dei guai seri. Potrebbe finire persino in prigione. Non sappiamo chi è quel ragazzo...
Gli mando un messaggio: "Dove sei?"
"A un bar" risponde subito.
Voglio raggiungerlo e cercare di farlo ragionare.
Quindi gli chiedo quale bar, e lui mi risponde con una breve e secca risposta: "No"
"Cazzo Drake, non farmi infuriare. A quale bar!"
"Burger King Whopper Bar"
A quanto ho capito, per farmi ascoltare da lui, devo usare le maniere forti...
Appena mi invia il nome del bar, metto il cellulare in tasca e mi precipito lì.
Entro, e lo trovo seduto a un tavolo.
In mano ha una bottiglia di birra. Appena mi vede, mi fa segno di raggiungerlo e sedermi.
Prendo posto di fronte a lui, mi scruta.
<< Che ti è saltato in testa!? >>
<< Doveva pagare per quello che ti ha fatto... >> Mi guarda con occhi penetranti, ma mi costringo a non distogliere lo sguardo.
Poi vedo che ha un taglio sulla guancia sinistra, senza rendermene conto sono accanto a lui, << Drake! Cosa ti ha fatto? >> Poggio la mano sulla guancia ferita, lui se la toglie.
<< È solo un taglio, lui è messo peggio. Non sai quanto. >> Ride soddisfatto.
Lo guardo storto.
<< Così finirai nei guai... >> Si acciglia, mi guarda scettico, ma vedo anche rabbia e delusione.
Batte un pugno sul tavolo, la gente si volta nella nostra direzione, ma Drake tiene gli occhi fissi su di me.
<< Questo è il ringraziamento? Emily! Questo è il ringraziamento?! >> Il suo tono di voce si alza sempre di più a ogni parola che dice.
<< Io... >> Si alza di scatto.
<< Vaffanculo. >> E se ne va. Mi guardo intorno, e vedo gli sguardi della gente su di me. Mi prendo il viso tra le mani.
Sono così stanca.
Me ne vado, e torno a casa.
<< Emily! Ma dove sei stata per tutto il giorno! È tardi... >> Mia madre corre ad abbracciarmi. Alle sue spalle vedo Brandon.
<< Ciao... >>
Viene da me e mi abbraccia. Si avvicina al mio orecchio, e sussurra:
<< Scusami. >> Gli do un bacio sulla guancia, e poi lui mi posa un bacio a stampo sulle labbra.
Mia madre tossisce. Mi ero proprio dimenticata che fosse dietro di noi. Arrossisco e le sorrido.
<< Brandon se vuoi, puoi dormire
qui. >> Lui guarda me, annuisco, e poi guarda mia madre.
<< Se non è un problema... >>
Mia madre scuote la testa. << Non lo è... >>
Saliamo in camera mia e ci sdraiamo sul letto.
Mi accoccolo vicino a lui. Mi stringe al suo petto con le sue braccia enormi.
Sono a casa, al sicuro, con lui, eppure sento che non è qui che dovrei stare...
<< A cosa pensi? >> Interrompe i miei pensieri. Mi accarezza delicatamente l'orecchio, << A... A niente. >> Balbetto. Lo faccio sempre quando mi trovo in difficoltà e non so cosa dire.
<< Sto bene adesso, qui con te. >> Mento.
Mi bacia sulla fronte e mi stringe ancora più forte.
<< Adesso dormi, e riposati. Io resto qui... >> Alzo la testa per baciarlo sul mento.
Chiudo gli occhi, e immagino di essere con Drake.

"<< Emily, io ti amo da morire. Sei l'amore della mia vita, ti prego non andare con lui. >> Mi cinge in vita con le sue braccia forti.
Mi appoggio al suo petto, e mi sento bene.
<< Non lasciarmi ti prego. >>
<< Non potrei mai farlo... >> Mi bacia appassionatamente.
<< Sei una sgualdrina, lo sapevo! >> Una voce ci interrompe. Entrambi ci voltiamo verso il ragazzo.
Socchiudo gli occhi per cercare di guardarlo in volto. È buio e non si riesce a vedere.
Riesco a vederlo. Ma è... Brandon. No è il ragazzo che mi ha aggredito l'altro giorno. Ma ha il volto di Brandon.
Mi volto a guardare Drake che mi tiene ancora stretta a lui.
<< Dra... Brandon?! >> Cerco di divincolarmi, ma lui serra la presa.
Mi volto e vedo Drake che sta massacrando di botte il mio aggressore.
Lo chiamo per farlo smettere. Ma non mi sente.
Brandon mi prende per i polsi e mi addossa alla parete, comincia a baciarmi e si spinge contro di me.
<< Drake aiutami! Drake! >> Urlo con tutte le mie forze.
<< Non può sentirti. Sei mia
adesso. >> Lo spintono e cade a terra, ma si alza subito e cado a terra."
<< Emily svegliati... >> Apro gli occhi di scatto, e mi ritrovo nel mio letto, nella mia camera, a casa mia. Brandon mi sta stringendo forte.
D'impulso mi sciolgo dal suo abbraccio.
<< Hei, che ti succede? >> Mi guarda preoccupato.
Fa qualche passo verso di me, alzo una mano e si ferma. << Puoi lasciarmi sola? Ho bisogno di starmene da sola per un po'... >>
Scuote la testa. << Mi stai preoccupando. Non ti lascio sola. >>
<< Brandon, va' via! >> Senza rendermene conto, gli ho urlato contro.
Si corruccia e se ne va sbattendo la porta. Sussulto per il forte rumore.
Mi lascio andare sul letto, chiudo gli occhi e tirò un lungo sospiro.
Che sogno... No, ma che dico, era un incubo...

Uno strano rumore mi sveglia, controllo l'ora sul cellulare: sono le 3.00 di notte. Mi alzo e vedo Drake che sta entrando dalla finestra.
<< Drake cosa ci fai qui, e per di più nel cuore della notte... >> Avanza a grandi passi e mi abbraccia.
Glielo permetto, non ho né la voglia, né la forza di impedirglielo.
<< Mi fai incazzare porca miseria, e mi fai impazzire. Eppure non riesco a starti lontano. >> A quelle parole sento il mio cuore sciogliersi.
Guardo le sue labbra e mi prende il viso tra le sue grandi mani.
<< Ho... Ho fatto un brutto sogno... >> Cambio argomento prima che succeda ciò che non dovrà mai più accadere.
Mi guarda perplesso, poi dice: << Quale... >> La sua mano carezza dolcemente la mia guancia.
<< Ti va di raccontarmelo? >> Sussurra, quasi non lo sento. Annuisco e mano nella mano andiamo a sederci sul mio letto. Incrocio le gambe e lui le guarda.
È a disagio. Lo capisco dal modo in cui si agita sul letto. Tossisce, distoglie lo sguardo.
Gli sorrido, e lui fa lo stesso.

Mi sveglio tra le sue braccia.
Un suo braccio sotto la mia testa, l'altro sul mio fianco.
Sento il suo fiato caldo sul mio viso. È una sensazione piacevole.
Resto ad osservarlo mentre dorme: è bellissimo. Credo sia il ragazzo più bello che abbia mai visto.
Apre lentamente gli occhi, è davvero buffo appena sveglio.
<< Buongiorno, piccola peste. >> Sorride e arrossisco. Posa una mano sulla mia guancia. Sei bellissima quando arrossisci.
Faccio per alzarmi, ma mi tira per un braccio, facendomi stendere, poi mi sale a cavalcioni sopra.
Chiudo gli occhi e le lacrime mi rigano il viso.
Si alza, << No. Piccola, no. Non ti farei mai una cosa del genere. Io non sono quel bastardo. >> I suoi occhi esprimono odio, e stringe i pugni lungo i fianchi.
Si alza dal letto e va verso la finestra. Ha questo brutto vizio di non usare mai la porta quando viene da me.
Mi alzo e mi lancio tra le sue braccia bloccandolo.
<< Non... Non metterti nei guai. Non potrei perdonarmelo. >>
<< Tu non hai niente da perdonarti okay? Niente. >> Mi bacia sulla guancia ed esce dalla finestra.
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FINE CAPITOLO!

Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora