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<< Un bicchiere d'acqua per lei e un thè freddo per me, grazie. >> Dice Damon al ragazzo che si è avvicinato al nostro tavolo per prendere l'ordinazione.
Annuisce e si allontana.
<< Come sta la tua amica? >> Chiede.
<< Meglio. >>
<< Ieri era furiosa, ho notato. >>
Annuisco, << Già... >> Abbasso gli occhi a terra.
<< Cosa le ha fatto quell'idiota per farsi odiare così tanto? >>
Faccio spallucce e sospiro, << Storia lunga. >>
<< Ho capito... be', è un idiota. Questo è certo. >> Dice e io gli sorrido perché ha centrato in pieno. Nonostante sia cugino di Drake, anche se non lo è per davvero, lo trovo irritante e insopportabile.
<< Emily... >> Sussurra il mio nome.
<< Si? >> Alzo gli occhi su di lui.
<< È un problema se andiamo via prima? Ti riaccompagno nella stanza e vado via. >> Sembra che ha quasi paura a chiederlo. Come se potessi ammazzarlo da un momento all'altro.
Ridacchio. << Non avere paura Damon. Non è un problema. >>
Si raddrizza sulla sedia, << Non ho paura. >> Dice fiero.
Faccio spallucce e sorridendogli dico: << Okay, mi era sembrato... >>
<< Ti sei sbagliata. >> Mi interrompe.
<< Potevamo vederci un altro giorno se oggi non potevi... >> Lo informo.
Scuote la testa: << Sai che ho piacere a stare con te. Quindi non dire così... >>
<< Cosa devi fare? >> Chiedo, gli do una leggera gomitata e gli faccio l'occhiolino: << Una ragazza, vero? >>
Spalanca gli occhi, ridacchia: << No. Ti sbagli ancora. Non c'è nessuna ragazza. >> Sembra irritato; forse ho detto qualcosa che non dovevo. Facevo meglio a stare zitta.
<< Scusa, non volevo metterti in imbarazzo. >>
Scuote la testa e forza un sorriso, si vede che si sta sforzando a non mandarmi a quel paese, ma se lo avesse fatto, non gli avrei dato torto.
<< Non mi hai messo in imbarazzo. È solo che di ragazza me ne interessa una sola, e purtroppo lei non ricambia. >> Dice con la tristezza nella voce, gli poso la mano sulla spalla e lui segue il mio gesto.
<< È davvero stupida; non sa cosa si perde. >> Dico per tirarlo su di morale.
È vero però: per quel poco che lo conosco, credo che Damon sia un ragazzo eccezionale, buono, gentile, simpatico ed è anche un bel ragazzo.
Sono sicura che molte gli muoiono dietro.
<< Tu credi? >> Mi guarda intensamente negli occhi.
Sorrido e annuisco. << Credo. >>
<< Adesso però andiamo, non voglio farti fare tardi, ovunque tu vada. >>
Annuisce e mi fa segno di andare avanti io per prima.
È anche un perfetto gentiluomo!
Stiamo camminando uno accanto all'altro, c'è silenzio. Stranamente.
In genere non riesce a tenere la bocca chiusa per più di due minuti, invece adesso è silenzioso, davvero strano.
<< Allora... >> Spezza il silenzio.
Ecco, lo sapevo che non sarebbe stato in grado di tacere. Ridacchio.
<< Che c'è? >> Chiede sorpreso con un sorriso sulle labbra.
<< Niente. Aspettavo che iniziassi a parlare. >> Continuo a ridere e poi anche lui.
<< Mi piace parlare, ecco tutto. >>
Faccio spallucce. << Va bene. >>
<< Dicevi? >> Dico per fargli riprendere quello che voleva chiedere.
<< Si... volevo chiederti. >> ecco, appunto.
<< Hai più sentito il tuo ex? >>
Domanda di riserva?
<< Cioè... Non gli hai detto della gravidanza? >>
Abbasso lo sguardo, scuoto la testa:
<< No. E non deve saperlo. >> Dico con tono brusco. Non avrei voluto usare questo tono, ma quando qualcuno mi chiede se il padre del mio bambino sa della sua esistenza, mi sale la rabbia.
Nonostante ami Drake, follemente; nonostante voglia che sappia del nostro bambino, non voglio. Non più. Forse prima si, ma adesso no.
Adesso sto iniziando un capitolo nuovo della mia vita, dove ci siamo solo io e il mio bambino, ma non include Drake.
Lui fa parte di un capitolo vecchio, ormai chiuso.
<< Perché? >> Chiede curioso.
<< Perché non mi ama. >> Una lacrima mi scorre sul viso.
<< Com'è possibile? Siete stati insieme... >> Chiede spalancando gli occhi.
Scuoto la testa: << Perché, non ci sono coppie che stanno insieme senza amore? >>
Fa spallucce, resta in silenzio.
<< Lui stava con me senza amore, nonostante mi dicesse di amarmi, prima gli credevo, adesso so che erano tutte stronzate. >> Dico singhiozzando.
Io lo amo davvero, invece lui no. Mi ha presa in giro.
<< È un idiota se ti ha lasciato... >>
Dice, poi lo vedo sorridere.
Inarco un sopracciglio; questo lo fa ridere? Sapere che soffro per amore?
<< Perché sorridi? >> Chiedo.
<< Ti va di uscire questa sera? >>
Chiede.
Annuisco. << Allora passo a prenderti più tardi. Fatti bella. >> Lo guardo confusa.
<< No, scusa, volevo dire... ancora più bella di come lo sei già. >> Fa l'occhiolino e io gli faccio la linguaccia.
Siamo arrivati davanti alla mia stanza, mi bacia sulla guancia, e io resto immobile sorpresa da quel gesto inaspettato.

<< Tra poco passa Damon a prendermi. >> Informo le mie amiche che mi guardano con aria furba.
<< Toglietevi quell'espressione dal volto perché siamo amici, ho già chiarito le cose come stanno e per lui va bene. >>
Cat e Maggie si guardano un istante, poi posano entrambe gli occhi su di me e sorridono, << Si, e tu ne sei sicura al cento per cento? >> Chiede Cat.
Alzo gli occhi al cielo, ma perché devono insistere così tanto...
<< Si, ragazze. >> Rispondo sicura.
Bussa qualcuno alla porta, << Eccolo! >> Corro ad aprirla, e lo trovo con un sorriso tutto denti e un mazzo di fiori in una mano.
<< Ciao... >> Sussurro sorpresa, Cat e Maggie scoppiano a ridere e io le zittisco: << Sssh! >>
<< Ciao Damon io sono Cat, compagna di stanza di Emily. >> Gli porge la mano e lui le sorride.
<< Io invece sono Maggie. Non sono la compagna di stanza, ma sono
un'amica. >>
Mi guardano entrambe con un sorrisetto, e io le guardo in cagnesco.
<< Andiamo? >> Dico rivolgendomi a Damon.
Annuisce, mi porge il mazzo di fiori, << Questo è per te. >>
<< Grazie, è davvero carino da parte tua. >> Rispondo in fretta, consegno il mazzo di fiori a Cat ed esco chiudendo la porta.
Le sento ancora ridere.
Le detesto quando fanno così; si mettono sempre strane idee in testa!
<< Simpatiche le tue amiche. >>
<< Si, molto. >>
<< Dove andiamo? >> Chiedo, dato che non ci siamo organizzati ancora.
<< Pensavo al cinema, dato che l'altra volta non ci siamo andati più, e poi pensavo di portati a mangiare
qualcosa. >>
Gli sorrido, è davvero gentile.
Annuisco. << Va bene il cinema. >>
<< Ma la cena la offro io. >>
Scuote la testa e strizza gli occhi, << Non se ne parla! >>
<< Perché? >>
<< Perché l'uomo sono io e offro io. >>
Incrocia le braccia al petto.
<< Damon... >> Frigno.
<< Non insistere. >>
Sbuffo.

Quando usciamo dal cinema, andiamo dritti in pizzeria, ormai ha imparato che vado pazza per la pizza.
Come aveva detto, mi offre la pizza e io non ho potuto fare niente.
È una testa dura, mi ricorda qualcuno: Cat!
<< È stato fantastico. Mi sono divertita, grazie Damon. >>
Non mi divertivo così da un po', e questo è solo grazie a lui.
Siamo davanti la porta della mia stanza, sono con le spalle al muro, lui avanza sempre di più verso di me, e io mi agito.
<< Damon... >> Sussurro.
Cosa fa?
Posa le labbra sulle mie, con la lingua cerca di schiudermi le labbra, ma non glielo permetto.
Lo spingo via.
<< Damon, no! >> Alzo la voce.
<< Non ti è chiaro che non voglio relazioni? >> Dico con tono duro.
<< Non puoi volerlo davvero... >>
Annuisco, << Si, invece. >>
Mi squadra da capo a piedi.
<< Se credi il contrario, mi dispiace. Ma non possiamo essere amici. >>
Entro sbattendo la porta.
<< Emily! >> Urla dietro la porta.
Spero se ne vada subito.
Mi butto sul letto e scoppio a piangere.
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Un altro capitolo è terminato. Spero che vi piaccia, buona lettura. ❤️

Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora