Drake è ancora davanti a me, mi guarda ma non parla, e questo mi fa male... Perché non parla?
Gli faccio segno di entrare.
Scuote la testa e mi porge un pacchetto.
Un pacchetto viola con un fiocco bianco sopra.
<< Che cos'è? >> Dico prendendolo.
<< Me ne vado >> Dice con tono secco. Si volta e se ne va.
Salgo in camera mia e chiudo la porta.
Mi siedo sul letto e inizio a scartare: mi porto le mani alla bocca. Sono... Sono senza parole. Perché Drake mi ha fatto questo regalo?
È davvero troppo. È lo stesso cellulare che ho visto oggi al centro commerciale.
Apro la scatola, e trovo un bigliettino poggiato sul cellulare: "Cerca nella Rubrica".
Vado nella rubrica. Trovo un solo numero. Il numero di Drake.
Sorrido, e mi porto il cellulare al petto.
Seleziono il numero e gli mando un messaggio: "Voglio vederti".
Mi risponde subito: "In spiaggia. Tra venti minuti."
Corro in bagno a darmi una sistemata. Mi guardo allo specchio, per fortuna i capelli sono ancora come quando sono uscita dal parrucchiere; sistemo un po' il vestito. Metto un po' di mascara e il gloss. Perché voglio essere bella ai suoi occhi?
Arrivo in spiaggia. Non ho aspettato i venti minuti, non ce la facevo.
Ma come vedo, neanche lui.
Si volta, si raddrizza, le mani in tasca e cammina verso di me.
<< Ciao. >> Dice con un filo di voce. Quasi non lo sento.
<< Ciao. >> Improvvisamente sono timida.
Porto le braccia al petto, e mi stringo nelle spalle. << Drake... Perché quel... Perché quel regalo? >>
Mi guarda freddo, e non risponde. Tiene le distanze, e io vorrei che non lo facesse.
<< È bellissimo... >>
<< Ho visto che lo guardavi. >> Dice evitando il mio sguardo; le mani nelle tasche dei pantaloni, si guarda i piedi.
Come ha visto che lo guardavo? Era al centro commerciale oggi?
<< Si, ma è... Troppo. Drake, non posso accettare. >>
<< Fa' come vuoi. >>
Cerco il suo sguardo, ma inutilmente; non mi guarda. Che ha?
Mi lancio tra le sue braccia. Mi spinge per le spalle, ma io lo stringo più forte.
Lo sento rilassarsi, poi porta le mani dietro la mia schiena, e infine mi cinge con le sue braccia possenti.
Da dietro al collo gli passo le dita tra i capelli.
Sciogliamo l'abbraccio, lo guardo dritta negli occhi. Gli occhi più belli che abbia mai visto.
<< Hai gli occhi rossi. >> Poso una mano sul suo viso.
<< Mi bruciano. >> Gli carezzo la fronte e lui chiude gli occhi. È bellissimo.
<< Davvero Drake. È troppo. Non posso accettare, io non... >> M'interrompe posando il dito indice sulle mie labbra.
<< Accetta... >> Sorrido, toglie il dito e mi fissa le labbra.
Anche io fisso le sue, e improvvisamente mi sento avvampare.
<< Sei bellissima quando arrossisci... >> Mi carezza la guancia, e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, soffermandosi su quest'ultimo. Me lo accarezza delicatamente.
È una cosa così dolce.
<< Se accetto, posso chiamarti... >>
Annuisce e mi rivolge un sorrisetto furbo. << Tutte le volte che vuoi. >>
<< E se poi ti annoi? >>
<< Non mi annoio. >> Dice.
<< Ma se ti annoiassi? >>
<< Se mi annoio, entrerò dalla tua finestra e parleremo guardandoci negli occhi. >>
<< Come adesso? >>
Annuisce, << Si, ma adesso non ho intenzione di parlare... >> Fissa le mie labbra. Mi avvicino lentamente, ma poi mi allontana. Si stacca da me.
<< Cosa...? >> Dico. Si acciglia.
<< Prima baci lui, poi cerchi di baciare me? Volevo vedere se... >> Mi lancio di nuovo tra le sue braccia, mi allontana.
<< Smettila Emily! Non puoi fare così ogni volta! >> Mi guarda intensamente negli occhi, e io scoppio a piangere.
Poggio entrambe le mani su suo petto, per poi affondarci il viso, poggia una mano sulla mia schiena, lo guardo di nuovo, << Io non so cosa mi succede. Ti prego... >> Lo supplico, allora i suoi occhi si addolciscono, e sfiora con le dita i contorni del mio viso.
<< Vuoi baciarmi Emily? È quello che desideri? >> Mi asciuga una lacrima.
<< ... Fallo... >>
A quelle sue parole, gli salto addosso, e lui mi prende.
Infila la lingua nella mia bocca, e incontra la mia. Ci gioca.
Stringo le gambe intorno ai suoi fianchi, e sento che si eccita. Mi sostiene per le cosce.
Lentamente, mi adagia sulla sabbia, e mi sale sopra. Si piazza tra le mie gambe e mi si struscia contro.
<< Sei bellissima con questo vestito nuovo. >> Sussurra sulle mie labbra.
Sorrido, << Lo hai notato? >>
<< Noto tutto di te, piccola peste. >>
Si appropria di nuovo della mia bocca, e io mugolo di piacere quando mi posa dei piccoli baci appena sotto il mio orecchio, poi scende sulla mascella, per poi arrivare sul collo...Sono davanti casa di Brandon, suono il campanello, e mi apre. Mi fa cenno di entrare, ma rifiuto.
Mi sorride, ma poi si acciglia, quando guarda alle mie spalle e vede che Drake ci guarda a pochi passi dietro di me.
Da Drake, posa gli occhi su di me. Sono così freddi...
<< Cosa ci fa lui qui con te? >> Alza la voce per farsi sentire. Continuo a tenere gli occhi su Brandon, quando sento Drake dire qualcosa. Non so cosa.
Sono concentrata su Brandon. Devo pensare attentamente a cosa dirgli... Senza farlo soffrire.
<< Brandon... >>
Spalanca gli occhi, fa una risata nervosa. Mi punta un dito contro.
<< Ho capito perché sei qui. Non parlare. Sta' zitta... >> Mi guarda con disprezzo.
<< Sei una sgualdrina... >> Rimango scioccata a quelle sue accuse.
<< Che cazzo hai detto stronzo?! >> Drake si piazza in mezzo tra noi due. Guardo le sue spalle larghe e mi ci appoggio. Le lacrime cominciano a scendermi sul viso.
<< È una sgualdrina! >> Ripete.
Sento la rabbia di Drake aumentare sempre di più. Stringe i pugni e gli sferra un colpo.
Brandon cade a terra con il naso che sanguina.
Si volta e mi porta un braccio dietro le spalle. Ci allontaniamo e io sono ancora in lacrime.
Mi ferma prendendomi per un braccio e attirandomi a se', << Non devi più avvicinarti a lui, okay? >> Annuisco e mi posa un dolce bacio sulle labbra.
Quando arriviamo a casa mia, entriamo e alzo la voce dicendo: << Mamma sei a casa? >> Silenzio.
Allora mi volto, e Drake si avventa sulla mia bocca, mi prende da dietro la nuca, e una mano sul mio fianco.
Comincia a camminare, chiude la porta con il piede, e io indietreggio continuandolo a baciare. I nostri respiri diventano sempre più corti; gli sfilo la maglietta, e passo le dita tra i suoi capelli, tirandoli leggermente.
Mi spinge sul divano e io ridacchio. Mi sale sopra piazzandosi di nuovo tra le mie gambe.
Solleva il vestito e mi accarezza le gambe, fino ad arrivare all'inguine.
A quel tocco, sento un fuoco che mi brucia dentro. Ho bisogno di lui. Adesso!
Mi prende in spalla, e io strillo e rido.
<< Che fai? Mettimi giù! >>
<< Ti porto in camera, piccola peste. >> Dice con voce seducente.
Sale le scale con me caricata sulla sua spalla. La vista non è male.
Ha un fondoschiena spettacolare. Ridacchio per il mio pensiero.
<< Ridi. Ridi. Tra poco non riderai più. Ti farò urlare... >>
Oddio... Sto per esplodere.
Una volta in camera, chiude la porta a chiave, e mi fa stendere sul letto.
Il suo corpo sopra al mio.
Mi sta mangiando con gli occhi. Con le dita, mi accarezza il collo, scende sulle clavicole, le spalle. Si ferma sulla scollatura del vestito. Piano comincia a tirarlo giù...
Lo squillo del suo cellulare interrompe questo momento magico e pieno di passione. Si alza, e io mi lamento. Prende il cellulare e risponde. Si allontana, e io rimango stesa sul letto a immaginare cosa mi avrebbe fatto se non ci avessero interrotti...
Quando ritorna, sta posando il cellulare in tasca, mi guarda e dice: << Devo andare... Ma non finisce qui... >> Mi guarda con occhi penetranti e gli rubo un bacio.
Ma poi si avventa di nuovo sulle mie labbra, infilandoci la lingua. Lo tiro a me, ma si ritrae.
<< Hei, hei... Piccola peste. Non posso adesso, devo andare... >> Mi dà un dolce bacio e se ne va, lasciandomi sola nella mia camera.
Mi lascio andare sul letto, e inspiro ed espiro. Che giornata! Mi chiedo domani come sarà...
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Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}
RomanceEmily, 19 anni. Ha sempre vissuto a Orlando, Florida. Ma dopo l'estate partirà per il College, a Cambridge. È emozionata, e non vede l'ora di partire, ma è anche triste perché dovrà lasciare la sua famiglia e i suoi amici... L'estate è iniziata all...