Sono le 19.00 in punto, e qualcuno suona alla porta. Deve essere sicuramente Drake.
Apro la porta, e proprio come immaginavo trovo Drake. Nasconde una mano dietro la schiena.
Appena incrocio i suoi occhi, le mie labbra disegnano un sorriso; ma sono arrabbiata...
Brandon mi ha detto che Drake sapeva tutto del suo tradimento e non mi ha detto niente.
Sono determinata a scoprire la verità. Devo sapere se Drake mi ha tenuto nascosto una cosa del genere.
Questa sera conoscerò la verità...
<< Che dici, mi fai entrare o esci tu? Non possiamo stare qui fermi senza fare niente per tutta la sera. >> Dice scherzosamente.
Non posso fare a meno di sorridere. Qualsiasi cosa esca dalla sua bocca, mi fa sorridere.
Scuoto la testa e torno seria. Guardo il braccio che tiene ancora dietro la schiena.
<< Cosa nascondi? >> Dico indicando dietro la sua schiena con gli occhi.
<< Cosa? >> Dice con tono interrogativo.
Indico di nuovo lo stesso punto, << Dietro la schiena... >> Insisto.
<< Oh, sì scusa. >> Mi porge un mazzo di rose rosse. Rimango sbalordita.
Guardo le rose incantata, sono davvero bellissime, e il suo è stato davvero un gesto carino. Questo ragazzo mi sorprende ogni giorno di più.
Scuoto la testa scacciando questi pensieri, e lui mi guarda confuso.
Lo guardo seria, e dico: << Vuoi ancora portarmi fuori oppure... >>
Alza le mani, << Si, okay andiamo. Siamo parecchio nervosette stasera... >> Mi fa cenno di andare avanti, e con la mano dietro la mia schiena mi accompagna alla porta. La apre e mi fa uscire.
Chiude la porta alle mie spalle, e prima che possa aprire lo sportello della macchina che ha preso in prestito da Bob, mi ferma prendendomi per il polso.
Mi volto di scatto e lo guardo in cagnesco.
Mi ritrovo tra le sue braccia, ma non appena alzo la testa e incrocio i suoi magnifici occhi castani, non posso fare altro che sciogliermi.
Sono combattuta tra il voler essere arrabbiata con lui, e il volergli saltare addosso; ma questa sera vincono entrambi.
Sono arrabbiata, ma non riesco a fare a meno di sorridergli.
<< Aspetti signorina. Le apro la portiera. >> Dice a un soffio dalle mie labbra. Me le fissa, e io fisso le sue.
Mi mordo le labbra, e lui mi carezza la guancia con delicatezza.
Apre la portiera, e mi porge la mano per aiutarmi a salire a bordo.
Prende posto accanto a me al lato guida, e mette in moto.
<< Dove mi porti? >> Chiedo guardo avanti a me.
<< Lasciati portare, e vedrai... >> Mi dice e parte. Per radio c'è la canzone di Ellie Goulding, "Love me like you do".
Perfetto! Proprio l'ideale per questo momento.
Tengo le mani sulle mie cosce, quando Drake mi posa la mano sulla mia. Di scatto mi volto a guardarlo, e la tiro via imbarazzata.
Tossisce e torna a guardare la strada avanti a se'.
Dopo venti minuti di viaggio in macchina, arriviamo in una pizzeria.
<< Oddio! Sono sempre voluta venire a mangiare la pizza qui! Come facevi a saperlo? >>
È una pizzeria che affaccia sul mare, mi è sempre piaciuta, e ho sempre desiderato assaggiare la pizza qui, ma non ne ho mai avuto la possibilità.
<< Me lo ha detto un uccellino... >> Lo guardo di sbieco e poi sorrido.
<< Si, e quale? >> Scuote la testa guardandomi divertito.
<< Non posso dirtelo.>> ci gode a vedermi soffrire. Gli faccio la linguaccia e viene ad abbracciarmi.
Tossisco per schiarirmi la gola e mi sciolgo dal suo abbraccio, nota il mio disagio allora prende le distanze e dice: << Andiamo a sederci, ho il tavolo prenotato. Vieni. >> Poggia la mano dietro la mia schiena e mi accompagna al tavolo.
Prende posto di fronte a me, e mi sorride timidamente; comportamento molto strano da parte sua. Poso entrambe le mani sul tavolo, e Drake mi sorprende, quando mi prende la mano nella sua e intreccia le dita alle mie.
Spiazzata fisso per qualche istante le nostre mani, che si completano a vicenda, poi tossisco e mi schiarisco la voce, tiro via la mano e mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Lui ridacchia, poi i suoi occhi si addolciscono.
<< Coraggio, ordina quello che
vuoi... >>
<< Ma non sarà troppo costoso? Non voglio farti spendere troppo. >>
Scuote la testa, << No. Non preoccuparti, per me non sono un problema i soldi... >>
A quelle parole, mi sento male, mi sento offesa. Non credevo di fargli pena... Mi alzo e dico: << Vado un attimo alla toilette... >>
Mi volto per andare via, ma Drake si alza e mi blocca prendendomi per un braccio.
<< Aspetta Emily. Scusami. Sono un idiota. >> Mi volto nella sua direzione, e nei suoi occhi vedo disperazione.
<< Ti prego, non te ne andare... Intendevo dire che non m'importa, non m'importa se questa pizzeria è costosa. Siamo qui perché l'ho voluto io; volevo venirci con te... Scusami ti prego. >>
Lo guardo attentamente, e nei suoi occhi non vedo altro che la verità. Si avvicina a me lentamente e in un modo buffo che mi fa sorridere; << Sono felice di essere riuscito a farti sorridere. Sei taciturna stasera, cosa ti è successo? >> Mi carezza delicatamente la guancia.
Scuoto la testa. Non ho voglia di parlarne ora, ora voglio godermi questo momento con lui...
Torniamo a sederci, e con un sorriso a tutto denti e soddisfatto, mi porge il menù. Lo prendo e comincio a leggere.
<< Allora cosa prendi? >> Dice tenendosi il viso tra le mani.
Scuoto la testa. << Non saprei. Tu cosa
prendi? >>
<< Pizza con salsicce e patate. È la mia preferita. >>
Mi gratto la testa, e lui ride. Lo guardo male, poi gli faccio la linguaccia e ride di nuovo. Mi piace guardarlo ridere. Sembra più felice.
<< Okay, allora prendo anche io questa. Voglio provarla... >>
Annuisce e alza una mano per chiamare una cameriera.
La ragazza arriva, e appena si ferma al nostro tavolo, non fa che tenere gli occhi fissi su Drake. Lui, stronzo qual è, gli sorride, e gli fa anche il filo.
Gli lancia occhiate seducenti, e io mi volto a guardare la ragazza che sorride come una cretina. Ma chi crede di essere!
Tossisco, e allora ritorna in se'. Si volta verso di me e mi guarda come per dire, "Ma questa che vuole?"
<< Vorremmo ordinare, se non ti dispiace. >> Dico acida. Tiro un calcio a Drake da sotto il tavolo, << Due pizze con salsicce e patate. >> Dice.
La ragazza gli sorride ancora, << Volete qualcosa prima? >> Drake fa spallucce, poi guarda me.
<< Una porzione grande di patatine fritte. Grazie. >> Dico con tono sempre più irritato.
Annuisce e chiede cosa vogliamo da bere.
<< Una birra e... >>
<< Un'altra birra per me. >> Drake mi guarda curioso, mentre la ragazza continua a scrivere, per poi allontanarsi con i nostri ordini.
<< Perché mi hai dato un calcio? >>
Lo guardo incredula.
<< Non la smettevi di fare gli occhi dolci a quella. Non prendeva i nostri ordini. >> Socchiude gli occhi, come per studiarmi.
<< Non è che sei gelosa? >>
Spalanco occhi e resto a bocca aperta,
<< Non stiamo insieme bello... >> Oddio! Perché mi è uscito?
<< Proprio per questo non dovrebbe importarti con chi filtro. >>
Annuisco disinvolta. << Infatti... >>
Incrocio le braccia al petto e mi poggio con la schiena allo schienale della sedia, << Non m'importa... >>
Mi guarda divertito. << Okay... >>
Dieci minuti dopo, ci portano la porzione di patatine fritte.
<< La tua ragazza vuole qualche salsa? >> La stessa cameriera, non mi degna di uno sguardo, e parla solo con lui.
Sembriamo davvero una coppia io e lui?
Scoppia a ridere, poi dice, << Puoi chiederlo a lei... >>
Allora io dico brusca: << Ketchup e Maionese. Grazie. >> E fingo un sorriso, per nascondere la mia incredibile voglia di strapparle tutti i capelli.
<< E comunque non è la mia ragazza... >> Aggiunge infine Drake, puntandomi addosso uno sguardo di sfida.
La ragazza esulta come una bambina. << Ah, davvero? >>
Annuisce. Sospiro, e lui gode, perché è riuscito nel suo tentativo: farmi innervosire.
La ragazza se ne va, lasciandoci finalmente soli.
Apro sia Ketchup che Maionese e le spargo sulle patatine.
Quando si tratta di patatine fritte, faccio davvero schifo!
Prendo una patatina sia con il Ketchup e che con la Maionese, e la mangio.
Drake mi fissa le labbra, poi scoppia a ridere.
Si alza per venire da me. Lo seguo con lo sguardo. Mi passa il pollice sul labbro inferiore, e solo quando si porta il pollice alla bocca, capisco che ero sporca di Maionese.
Tiene gli occhi fissi nei miei, e mi costringo a sostenere il suo sguardo.
Lui fa lo stesso.
<< Se ridi paghi pegno. >> Mi sfida.
<< E cosa dovrei fare? >>
Si gratta il mento, << Dopo te lo dico... >> Fa un sorrisetto furbo.
Mi sfugge un sorriso, poi divento seria; voglio vincere.
Ci fissiamo entrambi negli occhi, ma quando comincia a fare le smorfie, non riesco a trattenere la risata, e scoppio a ridere.
<< Hai perso! Vieni con me. >> Mi prende la mano e mi trascina via. Usciamo dalla pizzeria, e non appena siamo fuori, mi addossa alla parete, poggia entrambe le mani ai lati della mia testa.
Fremito ogni volta che diminuisce la distanza tra le nostre labbra.
<< Che fai? >> Dico con un filo di voce.
Si avvicina sempre di più. << Ti avevo detto che avresti dovuto fare qualcosa per me. >>
Le sue labbra toccano le mie. Le schiudo, e subito infila la lingua, trovando la mia.
Ci gioca, e io mugolo di piacere; poi dalle mie labbra passa al mio collo. Piccoli baci, per poi cominciare a divorarmi. Succhia la pelle, e poi mi bacia nello stesso punto.
Domani avrò sicuramente il segno.
Lo spingo leggermente indietro, e dico: << Dobbiamo andare, le pizze saranno sicuramente arrivate. >> Dico boccheggiando.
Si morde il labbro inferiore e annuisce.
Torniamo dentro, e mentre camminiamo verso il nostro tavolo, mi prende la mano.
Lo guardo e lui guarda me.
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Ecco il nuovo capitolo! Buona lettura.
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Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}
Lãng mạnEmily, 19 anni. Ha sempre vissuto a Orlando, Florida. Ma dopo l'estate partirà per il College, a Cambridge. È emozionata, e non vede l'ora di partire, ma è anche triste perché dovrà lasciare la sua famiglia e i suoi amici... L'estate è iniziata all...