Sono passati tre giorni dalla nostra riconciliazione: i giorni più belli della mia vita, e non potrebbe andare meglio di così. Ieri sera siamo andati al cinema, abbiamo mangiato pop-corn e ci siamo tenuti per mano mentre guardavamo il film. Proprio come una vera coppia. Be' è quello che siamo adesso. Almeno ci stiamo provando...
Mi sto preparando; tra poco verrà a prendermi, ha detto che vuole portarmi in un posto speciale.
Non m'importa dove mi porta, o se è o meno un posto speciale. Io voglio stare con lui... Questo mi basta.
Sto mettendo le mie décolleté, quando qualcuno bussa alla porta, sarà di sicuro Drake. Con una scarpa al piede e una in mano vado ad aprire, ed è proprio come immaginavo: Drake.
<< Hei piccola tutto okay? >> Dice mentre mi sostiene per un braccio per aiutarmi a tenermi in equilibrio.
Annuisco e lui si blocca all'istante. Mi guarda rapito. I suoi occhi scendono dall'alto verso il basso.
<< Wow... >> Sussurra.
Arrossisco. << Ti... Ti piace? >> Chiedo intimidita.
<< Mi chiedi se mi piace? Cazzo Emily, sei stupenda! >> Afferma, e io mi dico che ho fatto bene a mettere questo vestito.
Indosso un abito nero molto stretto, lungo fin sopra le cosce; monospalla. È molto semplice, ma fa la sua figura.
Metto anche l'altra scarpa e mi avvicino a Drake che mi sta ancora fissando.
Nonostante i miei tacchi di dieci centimetri, sono sempre più bassa di lui. Non gli arrivo nemmeno alla spalla...
Non posso farci niente se è un gigante. E lui è il mio gigante.
Tossisco, ma non si riprende. Gli passo una mano davanti alla faccia, e lui me la blocca prendendomi per il polso, mi attira tra le sue braccia, poi mi lascia il polso per cingermi in vita e avvicinarmi di più a lui.
Comincia a lasciarmi piccoli baci sul collo, e a me un brivido mi percorre per tutto il corpo. Reclino leggermente la testa, per permettergli di continuare con la sua tortura.
Ansimo quando comincia a scendere fino ad arrivare sulle spalle.
Mi stringe forte le braccia; poi mi bacia sulle labbra, e i nostri respiri si fanno sempre più corti.
La sua lingua accarezza con tenerezza la mia, mi allontano per guardarlo in volto, e nei suoi occhi vedo desiderio, disperazione.
So perché sta così... È a causa mia. Gli ho detto che voglio andare piano, e questo lo sta distruggendo, anche a me, devo ammetterlo...
Devo sforzarmi con tutta me stessa, raccogliere tutte le forze per non strappargli di dosso i vestiti, e so che vale la stessa cosa per lui.
<< Meglio se andiamo... >> Dico per interrompere ciò che stava per accadere.
Mi stacco da lui e mi risistemo il vestito, che è un po' sollevato sulle cosce.
Tossisce, si passa una mano tra i capelli e annuisce.
<< Andiamo. >> Mi accompagna dolcemente appoggiando una mano in basso alla mia schiena.
<< Tu... Hai una moto!? >> Grido entusiasta. In tutta la mia vita non sono mai salita su una moto, e la cosa mi elettrizza.
<< Anche... Ma sono venuto con la macchina. >> Dice scoppiando a ridere. Devo essergli sembrata una stupida. In effetti ho fatto la figura della stupida.
<< Ah... >> Tengo lo sguardo basso per nascondere l'imbarazzo.
Drake si avvicina e mi prende il viso tra le mani, mi fa alzare la testa per guardalo negli occhi.
<< Delusa? >> Mi sorride.
Scuoto la testa abbassando di nuovo lo sguardo. Mi stringe forte a se', mi accarezza la schiena, poi incrocia le sue dita alle mie e si porta la mano alla bocca per baciarla.
<< Domani ti porterò a fare un giro con la mia moto. Contenta? >> Mi fa l'occhiolino, poi mi fissa le labbra.
Mi butto tra le sue braccia e lo bacio sulla guancia per ringraziarlo, ma lui mi bacia sulle labbra.
<< Ti amo. >> Lo dico senza riflettere. Lui si rabbuia, non dice niente.
Vorrei tanto che anche lui mi dicesse "ti amo"... Per me significherebbe tanto. Ma gli ho detto che avrei aspettato, e lo aspetterò.
<< Scusa... Mi... Mi è uscito... >> M'interrompe lasciandomi un bacio sulle labbra.
<< Non fa niente. >> Mi guarda intensamente negli occhi.
<< Dove andiamo? >> Cambio discorso.
<< Volevo portarti in un posto, ma adesso ho voglia di fare altro. >>
<< Che intendi? >> Chiedo curiosa.
Mi guarda con un sorrisetto furbo.
<< Ti piace pattinare? >> Chiede.
Lo guardo spaventata; gli vengono sempre strane idee in testa.
<< Non ho mai pattinato in vita mia! >> Lo avverto. Non ci ho mai provato, e non ho intenzione di provarci. Ho paura.
<< Oggi ti ci porterò, e imparerai... >> Mi fa l'occhiolino e io scuoto la testa.
Indietreggio lentamente, per poi scattare e iniziare a correre, << Inutile perché tanto ti prendo! >> Grida, e non riesco a fare nemmeno due passi, che mi ritrovo le braccia di Drake che mi tengono bloccata con la schiena contro il suo petto da dietro.
<< Che ti avevo detto? >> Mi sussurra sfiorandomi l'orecchio, e regalandomi un brivido di piacere.
Reclino la testa all'indietro poggiandola sulla sua spalla.
<< Mi arrendo. Fai di me ciò che vuoi. >> A quelle parole lo sento sospirare; poi mi fa voltare per guardarlo negli occhi.
<< Tu non puoi nemmeno immaginare cosa ti farei... >> Inarca un sopracciglio e fa quel sorrisetto che amo tanto.
Sorrido anche io, poi gli porto le mani al collo e mi alzo sulle punte per baciarlo sulle labbra e lui ricambia il mio bacio.
<< Andiamo. >> Mi afferra per i polsi, e mi trascina via.
<< No Drake! >> Strillo più che posso opponendomi, ma è tutto inutile, perché non molla la presa, e continua a tirarmi, fino ad arrivare vicino alla sua macchina, per poi farmi entrare.
<< Non salgo. >> Incrocio le braccia al petto e rimango ferma davanti alla portiera chiusa al lato del passeggero.
Drake la apre, e mi carica dentro con la forza; mi aggancia la cintura di sicurezza, e io metto il broncio. Prima di chiudere la portiera, mi bacia sulla guancia.
Si siede accanto a me, mette in moto e parte.
<< Drake ti prego ho paura... >> Dico quasi in lacrime.
Distoglie per un momento l'attenzione sulla strada, per voltarsi verso di me, mi carezza la guancia e dice: << Ci sarò io vicino a te. Non avere paura. Non permetterò che ti faccia male. >>
Torna a guardare la strada, e io mi soffermo a guardarlo.
<< Così mi distrai... >>
Distolgo lo sguardo da lui e mi fisso le mani, sorrido, poi lui prende la mia mano nella sua e intreccia le nostre dita.
Arriviamo in un parco, dove ci sono tutte piste di pattinaggio; scendiamo dalla macchina, e ci avviciniamo.
Il panico mi assale, e lui mi prende per mano.
<< Hai davvero così tanta paura? >> Mi chiede.
Annuisco. << Non immagini quanto... >> Confermo.
<< Non ho nemmeno l'abbigliamento adatto. >> mi guardo il vestito nero troppo corto.
Si gratta la nuca mentre mi guarda le gambe, << Non ci avevo pensato... >>
Mi stringe ancora di più la mano, << Tieniti il vestito giù. >> mi ordina; io annuisco, poi aggiunge: << Ci sarò io con te. Tu stammi vicina e non mi lasciare mai, okay? >>
<< Okay >>
Insieme, ci avviciniamo a un chioschetto.
<< Due paia di pattini per favore. >> Chiede Drake al signore dietro al banco.
<< Che numeri? >>
<< 43 e... >> Si volta verso di me.
<< Oh, 35 >> Drake mi guarda divertito.
<< Che c'è? Ho il piede piccolo, non posso farci niente. >> Dico.
Alza le mani in sua difesa, poi mi prende per i fianchi e mi attira a se'.
<< Sei la mia piccolina... >> Mi bacia la fronte. Il signore ci guarda sorridendo, << Siete una bellissima coppia. E tu ragazzo, sei fortunato ad avere una ragazza bella e dolce come lei... Tienitela stretta. >> Fa l'occhiolino, e Drake annuisce al signore continuando a guardare me sorridendo.
Mi sento un po' in imbarazzo, con i complimenti del signore, e Drake che non mi stacca gli occhi di dosso.
<< Andiamo? >>
Annuisco poco convinta. Preferirei starmene seduta su una panchina, e guardare lui mentre si diverte a pattinare, ma so già che se mi tiro indietro, mi ci porterà con la forza.
Mettiamo i pattini, e chiede di nuovo, << Pronta? >>
Questa volta scuoto la testa, << No. Per niente. >> Spero che cambi idea.
Mi sfiora la guancia con le dita, << Stai con me, e non ti accadrà nulla. >>
Appena metto piede sulla pista, mi immobilizzo; Drake poggia le mani sui miei fianchi, sostenendomi da dietro, e mi sussurra all'orecchio: << Piano. Fai un passo... >> Respiro profondamente e faccio come dice.
<< Okay, brava piccola... Adesso fai un altro passo. >>
Non sembra poi così difficile, infondo è un po' come camminare, ma solo che devi tenerti in equilibrio.
<< Tranquilla, ti tengo io. Non cadi. >>
<< Drake. >> Mi volto, e gli salto addosso.
In questo preciso momento ho seguito il mio cuore, e ho completamente dimenticato dove mi trovo, così perde l'equilibrio e cade a terra; io sopra di lui.
<< Avevi detto che non mi avresti fatto cadere... >> Lo provoco avvicinandomi alle sue labbra quasi fino a toccarle, per poi allontanarmi.
Ridacchia. << Si l'ho detto, ma se mi salti addosso quando ho i pattini ai piedi, neanche io riesco a tenere facilmente l'equilibrio. >>
Scoppiamo a ridere. << Be' almeno sono atterrata su una superficie morbida... >> Sorride.
Restiamo a terra a fissarci per qualche minuto, << Ci alziamo? >>
Annuisco.
<< Ce la fai? >> Mi chiede.
<< Ti do una mano. >> Piano si mette a sedere con me a cavalcioni su di lui: mi alzo per farlo alzare in piedi, e mi porge le mani per tirarmi su.
Ancora una volta mi ritrovo tra le sue braccia, e non potrei essere più felice di così...
<< Il vestito. >> Mi fa notare.
Mi si para davanti quando vede che alcune persone presenti si sono voltate a guardare nella mia direzione.
Me lo abbasso immediatamente e gli sorrido. Lui mi sfiora la guancia, poi dice: << Ti va di continuare? >>
Annuisco sorridendo come una bambina felice. << Abbiamo iniziato, perché smettere proprio adesso... >> Dico.
<< Piccola peste... Sei una birbante. >>
Gli faccio la linguaccia, e lui mi prende il viso tra le mani per baciarmi.
<< Ti piace starmi attaccata vero? >>
Annuisco soddisfatta.
<< Be'... A me piace accontentarti. >>
Per quasi un'ora non abbiamo fatto altro che girare per tutta la pista.
Proprio come aveva detto, non mi ha fatto cadere nemmeno una volta; molte volte stavo per scivolare, ma lui è riuscito sempre a tenermi in piedi.
Sono diventata più o meno brava, e questo è solo grazie al mio bel maestro: Drake.
<< Direi di andare... Ti va un gelato? >> Chiede continuando a tenermi per i fianchi.
<< Si. Ho voglia di un gelato! >> esclamo.
<< Che ti prende? >> Chiede.
Scuoto la testa col sorriso stampato sulle labbra. << Niente. Sono solo felice. >> mi sorride e mi porta un braccio sulle mie spalle, << Come lo vuoi il gelato? >>
Sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra.
<< Non lo so... >> Ridacchio.
<< Perché ridi? >> Chiede baciandomi la tempia.
<< Non lo so... >>
<< Dici un'altra volta non lo so e non ti compro il gelato. >> Minaccia; ma un sorrisetto si disegna sulle sue labbra.
<< Mi baci? >> Supplico. Voglio sentire le sue labbra sulle mie, la sua lingua che accarezza la mia.
<< Non hai bisogno di supplicarmi sai? >> Si ferma, mi prende un braccio e mi fa voltare verso di lui.
<< Non devi mai supplicarmi, okay? >> Mi carezza la guancia. Annuisco e abbasso lo sguardo.
Mi fa alzare la testa posando l'indice sotto il mio mento, e mi bacia, proprio come volevo...
<< Vieni che ti compro il gelato, piccola! >> sottolinea la parola "piccola".
Scoppio a ridere e seguo Drake, che mi prende per mano.
<< Allora come lo vuoi? >> Mi chiede appena arriviamo davanti la gelateria.
<< Mhhh... Cioccolato! >> Dico entusiasta.
<< Sei proprio una bambina! >>
Faccio finta di arrabbiarmi, incrocio le braccia al petto. << Mi piace il cioccolato! >>
<< Anche a me, quindi me ne darai un po'. >>
Scuoto la testa come una bambina capricciosa e dico: << Se ti piace il cioccolato, perché non lo prendi anche tu? >>
Fa un sorrisetto. << Dopo non potrei rubarti il gelato, e se non ti rubo il gelato, non posso divertirmi nel vederti arrabbiata. >> Sbuffo.
<< Ti odio. >> Dico.
Si avvicina e mi prende per i fianchi.
<< Anche io. >> Mi bacia.Ormai è quasi notte; abbiamo passato praticamente tutto il giorno fuori, insieme, e per me non c'è stato giorno più bello di questo... E dei precedenti, e sicuramente dei prossimi che verranno. Ogni momento che passo con Drake per me è speciale; lui mi fa sentire speciale.
E io lo amo. Amo come mi sento quando sono con lui, amo come sono quando sono con lui, amo lui... Amo tutto di lui: lo amo quando è gentile e dolce, lo amo anche quando è scontroso... Lo amo... Amo follemente quest'uomo.
Non so dire di preciso quando ho iniziato ad amarlo, ora... So soltanto che lo amo.
<< Be'... >> Siamo appena arrivati davanti la mia stanza, e siamo in piedi una di fronte l'altro.
Mi dondolo sui talloni, non so cosa fare, stranamente mi sento in imbarazzo, anche se non dovrei. Eppure lo sono.
<< Ci vediamo domani? >> Chiede guardandomi intensamente negli occhi.
Annuisco timida, poi mi bacia sulla guancia e sulla fronte, e infine sulle labbra. È un bacio a stampo che dice: "Buona notte. Ci vediamo domani e sognami, perché io farò altrettanto."
Entro in camera e lui va via.
Mi siedo sul letto e ripenso alla fantastica giornata che ho passato con Drake. Ma lo squillo del mio cellulare, interrompe i miei sogni a occhi aperti."Pronto?"
"Sei Emily?" Mi domanda una ragazza; dalla voce non mi sembra di conoscerla.
"Si, tu chi sei?"
"Non importa. Devo dirti una cosa su Drake. Lui ti sta usando. Non gli piaci, non gli sei mai piaciuta."
"Cosa? Scusami ma tu che ne sai?"
"Me lo ha detto lui. Non mi credi? Mi ha raccontato di quella volta che è venuto a letto con te in Flo..."
Riaggancio. Non posso sentire altro.
Mi porto le mani alla bocca.
<< Non è possibile. Non ci credo! Perché mi ha fatto una cosa simile! >> Mi butto sul letto e le lacrime cominciano a uscire senza che io possa controllarle.
--------------------------------------------------------------------------------------------
E come promesso, ecco un nuovo capitolo tutto per voi. Spero che vi piaccia. Votate e commentate! Buona lettura! Kiss 😘
STAI LEGGENDO
Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}
Storie d'amoreEmily, 19 anni. Ha sempre vissuto a Orlando, Florida. Ma dopo l'estate partirà per il College, a Cambridge. È emozionata, e non vede l'ora di partire, ma è anche triste perché dovrà lasciare la sua famiglia e i suoi amici... L'estate è iniziata all...