Al mio risveglio ho un forte mal di testa; non ricordo come ci sono arrivata nel mio letto, in realtà non ricordo granché. Poi d'un tratto comincio a ricordare: ero con i miei amici al bowling, quando ho ordinato una birra, una dopo l'altra, fino ad ubriacarmi; poi il vuoto.
Catherine entra nella stanza, dalla sua espressione sembra nervosa, non mi degna di uno sguardo.
<< Buongiorno Cat. >> Dico massaggiandomi le tempie.
Lentamente ruota il capo e mi lancia un'occhiataccia.
<< Ciao. >> Dice con tono secco.
<< Sei... Sei arrabbiata? >> Chiedo.
Annuisce ma non mi guarda, se ne sta di spalle mentre sistema le sue cose... Nella valigia?
<< Cat, che stai facendo? >> Dico alzandomi per andare da lei.
<< Me ne vado. Io non divido la stanza con una bugiarda. >>
Cosa?!
<< Io? Cosa? Ma che cavolo dici Cat?! >> Un nodo in gola e mi si strozza la voce. Come può dire una cosa del genere...
<< Non ricordi? Hai detto che devo lasciare Robert e mettermi con Ash. Non credevo ti stesse così antipatico il mio fidanzato, potevi dirmelo sai? >>
<< Cosa? Ho detto davvero questo? >>
Annuisce nervosa, continua a sistemare le sue cose nella valigia.
<< Scusa mi dispiace, non volevo. >> Prendo la sua mano, ma si ritrae.
<< Sai che da ubriachi si dicono le cose che da sobri non si riescono a dire? Tu l'hai fatto, e ti ringrazio. Adesso so che sei una bugiarda. >>
Perché sta andando tutto storto?!
Ho rovinato tutto. Di nuovo.
<< Ma dove dormirai adesso? >>
<< Che t'importa! >> Strilla e io scoppio in lacrime. Esce dalla stanza furiosa e chiudendo la porta violentemente.
Mi siedo sul letto della mia compagna di stanza, o meglio, ex compagna di stanza...
<< Emily, perché non ricordi niente... Su coraggio. Qualcosa lo ricorderai? Devi... >> Dico tra me e me.
Provo a chiamare Ash, ma non mi risponde, sarà sicuramente arrabbiato anche lui con me.
Ho rivelato ciò che non dovevo...
Sono stata una sciocca. Gli lascio un messaggio: "Ash, sono io, Emily. Ti prego scusami per ciò che ho detto ieri, sono una perfetta idiota, ma ero ubriaca e non sapevo cosa dicevo, non ero in me. Ti prego ancora di scusarmi."
Spero che mi perdoni...
Non ho per niente voglia di litigare, tantomeno con i miei amici.
Dopo aver inviato il messaggio ad Ash, provo a chiamare Drake.
E anche lui non risponde alle mie chiamate; invio un messaggio anche a lui: "Hei! Che fine hai fatto? Mi manchi. Ti prego chiamami."
Fatto ciò, mi preparo.
Poiché è molto presto, prima di andare a lezione, decido di uscire; ho bisogno di un po' d'aria fresca.
Vado al parco, lì mi piace; è un posto molto tranquillo...
Quando arrivo, non ci penso due volte a sedermi sulla nostra panchina.
Solo pensare Drake, mi si stringe il cuore. Mi manca da impazzire, mi chiedo cosa gli sarà successo.
<< Ciao... >> Una voce familiare mi fa trasalire, mi volto: è Mark.
Speravo fosse Drake.
<< Ciao, Mark. >> Lo saluto.
<< Delusa? Aspettavi qualcun altro? >> Si siede accanto a me.
Scuoto la testa, ma in fondo so che sono venuta qui per un solo motivo.
Credevo che magari lui sarebbe venuto qui, non so... Ma mi sbagliavo. Con lui mi sbaglio sempre. Chissà forse per me e lui non c'è futuro, forse non è destino essere felici insieme.
<< Come stai? >> Chiede.
Sospiro. << Non proprio bene. Sta andando tutto storto... >> Confesso.
Mi butto tra le sue braccia; so che è sbagliato, ma adesso ho bisogno di un amico, e lui è l'unico ad essere presente in questo momento.
Scoppio in lacrime mentre mi tengo stretta a lui, avvolge le sue braccia, quasi non mi vedo per quanto sono piccola.
<< Sssh... Non piangere; ti va di raccontarmi cosa è successo? >>
Mi asciugo le lacrime, tiro su col naso e annuisco. Mi sciolgo dal suo abbraccio e mi sistemo.<< Come può Catherine aver fatto una cosa del genere? È tua amica. Almeno lo credevo. >>
Scuoto la testa. << Mark, è stata tutta colpa mia. Ho detto cose che non dovevo dire. Me lo merito. >>
Scuote la testa e mi prende il viso tra le mani, mi accarezza dolcemente, e fissa i suoi occhi nei miei. << No Emily. Nessuno merita di soffrire. Tantomeno tu. Sei una brava e bella persona, non meriti alcun male. Non ti meritano. E tu non meriti di soffrire a causa loro. >>
Le parole confortanti di Mark mi fanno sentire un po' meglio, ma mi sento comunque in colpa e male per aver perso l'amicizia di Catherine.
<< Grazie Mark. Hai sempre belle parole per me. >>
Mi sorride e mi carezza la guancia.
<< Ti va di uscire? Ti porto a mangiare qualcosa stasera. Offro io... Ti va? >> Mi propone con un sorriso stampato sulle labbra.
Sorrido anche io e annuisco. Sono felice che almeno con Mark le cose vadano bene.
<< Ci vediamo più tardi allora. Passo a prenderti io. >> Mi saluta con la mano e si allontana. Entro in aula anche io.
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Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}
RomanceEmily, 19 anni. Ha sempre vissuto a Orlando, Florida. Ma dopo l'estate partirà per il College, a Cambridge. È emozionata, e non vede l'ora di partire, ma è anche triste perché dovrà lasciare la sua famiglia e i suoi amici... L'estate è iniziata all...