Il mio aereo è appena atterrato. Non ho avvisato nessuno del mio arrivo, non voglio che nessuno mi venga a prendere, tantomeno Drake. Lui è proprio l'ultima persona che vorrei vedere, anche se mi manca da morire.
Aspetto per prendere le mie valigie, e una volta che le ho recuperate, mi cerco un taxi o prendo un pullman, non so, il primo che riesco a prendere.
Prendo un pullman e appena arrivo al dormitorio ed entro nella stanza, Cat mi salta addosso.
<< Emily! Quando sei arrivata? Perché non mi hai avvertita? Ti sarei venuta a prendere? O magari Drake... >> Appena lo nomina il mio cuore si ferma.
Scuoto la testa, << Non ce n'è stato bisogno... Ho preso un pullman. >> Dico.
Fa spallucce, << Va bene. Adesso poco importa perché tanto finalmente sei tornata. >> Dice scherzando, poi si fa seria, << Come sta tua madre? >> Chiede con lo sguardo pieno di compassione.
<< Ha perso il bambino. >> Dico abbassando la testa.
Mi posa una mano sulla spalla per confortarmi, e delle lacrime mi scorrono sul viso.
<< Tu stai bene? >>
Alzo gli occhi su di lei e annuisco anche se non è per niente vero che sto bene, anzi, il contrario, sto malissimo.
Cat spalanca gli occhi, << Emily cos'hai in faccia? >> Mi prende il viso e mi osserva bene.
Mi agito, mi allontano da lei e dico,
<< Sono inciampata e sono andata a sbattere contro il muro. >> Invento.
Alla fine questa è l'unica cosa che posso dire, non posso nemmeno dire di aver ricevuto uno schiaffo, se mi domandasse chi è stato non potrei di certo dire che è stato Brandon, e non posso nemmeno inventare che mia madre mi ha colpita dopo una lite, non sarebbe la verità.
Cat incrocia le braccia al petto e socchiude agli occhi come se non credesse a ciò che dico... Be', ha ragione, nemmeno io crederei a una simile stupidaggine.
Si vede lontano un miglio che i segni che ho sul viso non sono causati da una caduta.
<< Ti aiuto a sistemare la tua roba, sembri parecchio stressata e molto stanca. Sei sicura di stare bene? >> Chiede di nuovo. No. Per niente.
<< Si, sono sicura, è perché sono appena tornata da un viaggio e poi tutta la situazione di mia madre... >>
"Per non parlare di Brandon..." Dico in mente mia.
<< Allora facciamo una cosa... Tu vai a dormire pure, alla tua valigia ci penso io. >> Propone, ma io scuoto la testa.
<< Tu vai a letto. Ci penso io qui. Tranquilla. >> Mi fa l'occhiolino e mi sorride. Mi arrendo. Sono troppo stanca per combattere anche solo per disfare una maledetta valigia.
<< Allora grazie. >>
<< Figurati. >>
Indosso gli abiti per la notte e mi sdraio sul mio letto, sotto le lenzuola.
Vorrei tanto poter stare abbracciata al mio Drake. Strizzo gli occhi per cercare di scacciare questo pensiero.
Non posso stare con lui adesso, ho bisogno di stare un po' da sola e riflettere.
So che insisterà, lo conosco, insisterà fino a quando non gli dirò tutta la verità.
Ma io sono determinata a mantenere il segreto. Non posso raccontargli tutto; mi odierà e non vorrà mai più vedermi.Mi sveglio. Ho un forte mal di testa, per questo decido di rimanere a letto.
<< Emily, sei sicura che non vuoi che rimanga? >> Cat è alla porta, ed è la quarta volta che mi fa la stessa domanda.
<< Sicura. Starò bene. >> Dico con la testa appena fuori le coperte.
Se ne va lasciandomi sola con le mie pene, e proprio quando sto per riaddormentarmi, qualcuno bussa alla porta.
<< Cat è aperto! >> Alzo la voce per farmi sentire, ma la mia testa fa un male...
Sento aprire la porta, poi dei passi, viene verso di me, si siede sul letto,
<< Ho detto che sto bene, Cat. Stai tranquilla, non sto morendo. >>
<< Ma io non sono Cat. >> La voce di Drake.
Subito mi metto a sedere, e me lo ritrovo a pochi centimetri dal mio viso,
<< Drake... >> Sussurro, quasi non mi sento.
<< Perché non mi hai avvisato del tuo ritorno? >> Si avvicina a me ancora di più e io indietreggio sul letto.
Vedendo la mia reazione, mi prende per le spalle e posa le labbra sulle mie, ma il ricordo di Brandon che mi bacia contro la mia volontà riaffiora.
Spalanco gli occhi e lo spingo via: << No! >> Strillo. Mi guarda sconcertato.
Non capisce il perché io lo stia respingendo.
Tengo le mani davanti al mio viso, lui fa per togliermele, ma dico tenendo gli occhi chiusi: << Ti prego, ho bisogno di stare sola. Sono molto stanca. >>
Lo sento sospirare, non riesco a guardarlo in volto, poi si alza e si avvia alla porta, << Va bene. Scusami. Riposa. Ci vediamo. >>
Apre la porta, e prima di andare via e lasciarmi sola dice: << Ti amo. Mi sei mancata. >> E se ne va.
Mi lascio andare sul letto e scoppio a piangere.Il resto della mattina passa in fretta, più che altro la passo a piangere.
Mi metto a sedere e guardo l'ora sul cellulare: le 12.17.
La porta si apre e Cat entra, posa la sua roba sulla sua scrivania e viene da me, si siede sul mio letto, << Allora? Come stai? >>
Sospiro, << Cat, hai chiamato tu Drake? >> Chiedo.
Anche se non c'è nulla da chiedere dato che era l'unica a sapere del mio ritorno.
Annuisce tenendo gli occhi bassi, << È venuto qui? >> Chiede guardandosi le mani e intrecciando le dita nervosamente.
Annuisco, << Perché glielo hai detto? >> La rimprovero.
Scuote la testa, << Scusa se volevo farti un piacere, credevo morissi dalla voglia di vedere il tuo ragazzo... >>
Non so che dire, << Ehm... >>
<< Emily dimmi la verità. >>
Inarco un sopracciglio fingendo di non capire.
<< Di cosa parli? >>
Porta le mani sui fianchi, << Smettila di dire stronzate. Emily non crederai mica che io abbia creduto alla bugia che mi hai detto, vero? >>
Oh, cavolo.
<< Cat... >> Inizio, ma non mi permette di continuare.
<< Dimmi la verità. >> Insiste.
Sospiro. << Non ho niente da dire, è quella non è una bugia, sono davvero inciampata e andata a sbattere contro il muro... >> Mi guarda come a studiarmi, come se volesse leggermi dentro per capire se mento oppure no.
<< Tu non me la conti giusta... >> Dice.
<< Allora fino a quando è rimasto Drake? Avete recuperato il tempo perduto? >> Continua.
Scuoto la testa, << L'ho mandato via, volevo riposare. >>
Cat spalanca gli occhi sorpresa.
<< Cosa? Non lo hai fatto rimanere? >> Scuoto la testa, << No, Cat. >>
<< Ma perché?! >>
Non sopporto più tutte queste domande, mi sta facendo innervosire.
<< Perché ero stanca e volevo riposare, okay? E poi se n'è andato senza dire niente. >>
Questo è vero, ma ho visto com'è rimasto male quando gli ho detto di voler restare sola.
Ma ne ho bisogno...
<< Sei strana, lo sai? Sei in un certo senso diversa, non sembri più la stessa persona. Non la stessa Emily che è partita qualche giorno fa. >> Mi fa notare, ma non c'è bisogno che me lo faccia notare lei.
Sospiro, mi stendo di nuovo e tiro le lenzuola fin sopra la testa, << Voglio continuare a dormire, sono stanca. Ti prego Cat, basta con con le
domande. >>
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E un altro capitolo è terminato.
Continuate a leggere! Bacioni.
Buona lettura...
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Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}
RomanceEmily, 19 anni. Ha sempre vissuto a Orlando, Florida. Ma dopo l'estate partirà per il College, a Cambridge. È emozionata, e non vede l'ora di partire, ma è anche triste perché dovrà lasciare la sua famiglia e i suoi amici... L'estate è iniziata all...