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Guardo le immagini del mio bambino, e una lacrima mi scorre sul viso, me l'asciugo.
Sono chiusa in questa stanza da tutto il giorno, non sono andata a lezione perché non mi sento molto bene oggi.
A dire il vero è da un po' che sto male; le nausee continuano senza darmi tregua.
Sfioro la foto dell'ecografia che ho fatto due settimane fa immaginando di toccare il mio bambino.
Non vedo l'ora di poterlo stringere tra le mie braccia...
Drake... Non ce la faccio, quando penso al mio bambino, di conseguenza il mio pensiero va a Drake. Suo padre. L'unico amore della mia vita.
Settimane fa, quando sono tornata a casa per parlare a mia madre del bambino, avevo detto che mi sarei messa in contatto con Adam, l'amico di Drake, quello con cui uscimmo una sera. Lui forse sa qualcosa, magari Drake ha parlato con lui. Ma il problema è uno: come lo contatto? Non ho il suo numero, non so dove abita, devo rinunciare e rassegnarmi al fatto che non scoprirò mai cosa gli è successo, e perché mi ha lasciata in quel modo, con un messaggio; ma soprattutto perché mi ha lasciata, se lui stesso mi ha detto di amarmi follemente, che sono l'unica per lui, e poi... Quel regalo; il simbolo del nostro amore: il cuore con la chiave.
La chiave ce l'ho io.
Perché?
Perché tutte quelle attenzioni per poi dirmi di non avermi mai amata...
Il mio cellulare squilla facendomi sussultare.
Lo prendo e rispondo: è Damon.
"Hei dolcezza! Allora per questa sera è confermato?"

"Si."
Gli avevo promesso che saremmo andati al cinema, e non potevo farlo aspettare molto, non mi sembrava giusto, così ieri l'ho chiamato e questa sera usciamo insieme.
Cat spera sempre che io cambi idea sul fatto di mantenere le distanze dai ragazzi, ma io rimango della mia idea. Sempre.
"Passo a prenderti tra venti minuti, tu sei pronta?"

"Ma è presto, il film comincia alle 20.00 e sono solo le 18.00!"

"Voglio portati a mangiare."

"Damon... Scusa ma..."

"Non accetto un no come risposta. Tra venti minuti sono lì."

Ma cosa? Ha riattaccato? Mi ha riattaccato il telefono in faccia? Quando viene dopo gliene conto quattro.
Dato che Damon sarà qui tra poco, non ho altra scelta che iniziare a prepararmi.
Indosso: una gonna nera,  corta fin sopra le cosce, e da sopra una camicetta  bianca. Metto gli stivali corti neri, con calze nere, semplici. E il cappotto nero.
Amo il nero. Credo sia il colore più elegante. Ma non lo dico perché questa sera voglio essere elegante, lo dico perché mi piace come colore, e mi piace indossarlo.
Venti minuto dopo, bussano alla porta.
È in anticipo di cinque minuti!
<< Arrivo! Aspetta un secondo! >>
Alzo la voce per farmi sentire.
Indosso il cappotto e prendo la borsa, apro la porta e rimango immobile di fronte alla persona che mi sta davanti.
<< Robert... >> Sibilo. Cosa vuole adesso?
<< Ciao Emily... Cat è qui? >> Porto le mani sui miei fianchi e lo guardo male.
Si capisce dalla mia espressione che la sua presenza non è per niente gradita? 
<< Cosa vuoi? >> Chiedo brusca.
<< C'è? >> Guarda dentro alle mie spalle. Mi sposto per impedirgli di guardare.
Anche maleducato.
<< Non c'è. Adesso vattene, qui non sei gradito. Ne da lei ne da me. >> Lo guardo furiosa. L'ha fatta soffrire, lei era davvero presa da lui, e lui invece cosa ha fatto? Ha giocato con lei e con i suoi sentimenti.
<< Non mi interessa cosa pensi tu di me, io voglio vedere Cat. Fammi passare. >> Mi supera ed entra nella stanza sbattendomi contro la parete.
Idiota!
<< Stronzo ma cosa fai? Chi ti ha dato il permesso di entrare! Vattene via! >> Urlo.
Mi sento avvampare.
<< Calmati dolcezza, sei viola in volto, così finirai col sentirti male... >> Dice.
Fa per sfiorarmi la guancia, ma mi scanso.
<< Non mi toccare verme. >>
<< Hei, modera i toni. >> Mi si avvicina pericolosamente.
Ammetto che essere faccia a faccia con lui mi terrorizza un po'; non so cosa potrebbe farmi. E di conseguenza fare al mio bambino.
<< Hei! Che succede qui? >>
<< Damon... >> Mi volto di scatto verso di lui, e vedendomi impaurita, viene verso di me a passo svelto, spinge violentemente Robert facendolo indietreggiare.
<< Chi cazzo sei tu? >> Gli ringhia contro.
Damon si acciglia: << Modera i toni. >>
<< Damon, Robert... >> Mi piazzo in mezzo a loro cercando di fermarli.
La porta si apre e compare Cat che guarda la scena allibita: << Ma cosa...? >> Entra e posa i suoi libri sulla sua scrivania.
<< Che cazzo ci fai tu qui?! >> Ringhia Cat andando furiosa verso Robert.
<< Volevo vederti. >>
<< Sei uno stronzo. Devi andartene. >>
<< Cat, tu mi piaci. >> È davvero uno stronzo.
Aggrotta la fronte e lo guarda furiosa: << Va' al diavolo Robert. >> Dice ed esce dalla stanza, io la seguo.
<< Cat! Cat! >> La chiamo correndole dietro. Si blocca di colpo e si volta:
<< Perché è qui? >> Delle lacrime le rigano il viso.
<< Cat... >>
<< Emily ero davvero interessata a lui. Mi piaceva davvero! >> Dice singhiozzando. La prendo tra le mie braccia.
<< Non può venire qui adesso che sono felice! >>
Sciolgo l'abbraccio prendendola per le spalle: << Chi ami davvero Cat? >>
<< Ash. Io amo lui, ma rivedere Robert mi ha fatto male. Mi fa ripensare a che perfetta idiota sono stata nel credere a lui, e al suo amore. >>
Scuoto la testa e le carezzo una guancia: << Non è stata colpa tua. Cat, lui è uno stronzo... >>
Mi interrompe: << Lui è uno stronzo, ma io sono stata una stupida nel farmi raggirare da lui. >>
<< Basta Cat. Non darti colpe che non hai. >> Scoppia a piangere tra le mie braccia.
<< Lo odio. >> Le carezzo la schiena affettuosamente per consolarla.
<< Anche io. >>
<< Non voglio più vederlo Emily. >>
<< Lo faccio andare via... >>
<< No. Aspetta. Lo faccio io. >> Dice.
<< Ma tu hai detto... >> Mi interrompe.
Annuisce, << Lo so cosa ho detto, ma muoio dalla voglia di fare una cosa. Questa è la mia opportunità. >> A passo svelto va verso la porta della nostra stanza e spalanca la porta.
Damon e Robert sono ancora lì, si fissano negli occhi furiosi.
<< Robert! >> Cat strilla il suo nome, e lui subito si volta verso di lei.
<< Cat! >> Sorride.
<< Levati dalla faccia quel sorrisetto del cazzo, stronzo. >> Ringhia, e a me viene da ridere a guardare la faccia sorpresa di Robert. Non si aspettava un comportamento del genere da Cat? Davvero non se lo aspettava? Dico, davvero? Che idiota.
<< Ti dico solo una cosa. Non cercarmi più, non venire più qui chiedendo di me; sono innamorata. Non di te, questo è certo. >>
Robert scuote la testa, << Tu non sei davvero innamorata, tu ami me. >>
Cat ride nervosamente.
<< Ti sbagli. Io sono davvero innamorata del MIO ragazzo. >> Sottolinea la parola "mio".
<< Stai facendo un grosso errore. >>
Si acciglia. Gli molla un ceffone. Scuote la testa, << Tu eri l'errore. Non Ash. >>
<< Ash...? >> Ripete Robert.
Guarda per un attimo me, poi posa di nuovo gli occhi su Cat.
Annuisce, sospira nervoso, dilata le narici del naso.
<< Ho capito. Ho capito... >> Dice e se ne va.
<< Bravo! Vai via! Non farti vedere mai più! >> strilla Cat.
La prendo tra le braccia e la stringo forte.
<< Calma. Calma Cat, è andato via. Non farti il sangue amaro per uno stupido. >> Cerco di tranquillizzarla.
<< Emily, scusa. Te la senti di uscire questa sera? Se vuoi possiamo rimandare... >> Damon mi parla.
Cat mi dice di andare, ma a me non va di lasciarla sola.
<< Damon... >> Sibilo.
Scuote la testa e mi prende per le spalle, << È tutto okay. Capisco. >> Si volta e si avvia alla porta. Quando sta per aprirla, lo chiamo e lui si rivolta.
<< Domani. Possiamo mangiare qualcosa insieme. Ti va? >> Mi dispiace che questa sera sia andata così, e voglio rimediare.
<< Va benissimo. >> Dice.
<< A domani. >> Viene verso di me e mi bacia sulla guancia.
<< A... A domani... >> Balbetto.
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Fine capitolo!
Volevo dirvi... oggi ho ascoltato una canzone, "L'amore che torna" di Giulia Luzi.
Ascoltando questa canzone, mi sono venuti in mente Emily e Drake...
ascoltatela, e ditemi se è lo stesso per voi.. 😁
Comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Buona lettura e buona notte.🌙 😘

Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora