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Il mio cellulare squilla interrompendo il mio sonno. Questa mattina sono andata in giro con Carmen per i negozi, ed ero così stanca che non vedevo l'ora di mettermi a letto e riposare un po'.
Prendo il cellulare per vedere chi è che mi cerca.
"Pronto?"

"Emily sono Cat. Ti disturbo?"
Ma no...

"No. Ciao Cat. Come stai?"

"Tutto bene. Ascolta ti chiamo per dirti che qualche giorno fa Drake è venuto a cercarti qui, e non trovandoti ha chiesto a me dove fossi... Avrei voluto non dirglielo ma..."

Sospiro: "Lo so Cat, l'ho incontrato tre giorni fa..."

Resta per qualche secondo in silenzio, poi riprende a parlare: "Cosa?"

"Si, è venuto a cercarmi."

"E cosa ti ha detto?"
Sospiro. Pensare a quel giorno mi fa stare male.

"Scusa Cat, ma non mi va di parlarne. Ci sentiamo, okay?"

"Okay."

Riattacchiamo.
Mi alzo dal letto e decido di fare una doccia per rilassarmi un po'.
Mia madre e Raf non sono in casa, quindi ho tutto il bagno per me, e ne approfitto per stare un po' più di tempo sotto la doccia.
Un'ora dopo, quando esco, ho la pelle di una persona anziana.
Questo mi fa ridere.
Torno in camera mia con un asciugamano avvolta attorno al mio corpo, mi asciugo per bene e mi vesto.
Ho voglia di fare due passi.
Indosso un jeans, una maglia nera con lo scollo a V e gli stivali neri da sotto.
Prendo la giacca, la borsa ed esco.
Sto passeggiando; senza rendermene conto passo davanti casa di Brandon. Quando penso a lui, mi vengono i brividi. Per colpa sua, la mia storia con Drake stava per finire, anche se alla fine è finita lo stesso...
Per tutti questi mesi ho evitato di passare di qui, e per fortuna non l'ho mai incontrato...
Urto contro qualcuno; e quando mi volto, la prima cosa che mi viene in mente di fare, è scappare.
Ma poi mi sento afferrare per un braccio, allora mi volto di scatto e gli mollo un ceffone.
<< Cosa vuoi porco! Dovresti essere in galera per ciò che mi hai fatto! >> Sbotto, cerco di non mostrarmi impaurita, ma il mio tono di voce mi inganna. Infatti mi si strozza la voce.
<< Hai paura? >> Dice divertito.
Rido nervosa, << Paura? Di te? Mi ripugni soltanto. No. Non ho paura di te. >> E invece si, sono terrorizzata.
<< Vuoi dire che non ti è piaciuto andare a letto con me? >>
Sfilo il braccio dalla sua presa e prendo le distanze.
<< Vuoi scherzare? >>
<< Io avrei continuato se solo non fossi scappata quella mattina... >> Dice avvicinandosi a me, e io indietreggio.
<< Si. A violentarmi brutto stronzo! >>
Mi sfiora la guancia e a me viene la nausea, << Ma mi amavi... >>
Roba da non credere!
Annuisco. << Si, è vero. Io ti amavo, ma ti ricordo che mi hai tradita. >>
Ride sfacciatamente: << Cosa vuoi che sia... >>
Sospiro, inarco un sopracciglio, incrocio le braccia al petto.
<< Ma a te importa solo di te stesso? >> Dico.
<< Perché dovrei preoccuparmi degli altri. >>
Scuoto la testa e rido incredula alle sue parole. Solo adesso, sentendolo parlare in questo modo, mi rendo conto che non conoscevo realmente Brandon.
<< Vieni con me? >> Dice prendendomi il braccio, lo tiro subito via, << Neanche per sogno. >> Sbotto.
<< Guarda che tu sei venuta qui, non di certo io... >>
Scuoto la testa: << Mi sono trovata qui per caso, non avevo alcuna intenzione di incontrare te. >>
Mi tira per un braccio: << Ora sei
qui... >>
Tiro di nuovo il braccio, ma lui mi afferra per la vita attirandomi a se'.
Cerco di scappare, colpendolo con pugni sul petto, ma lui non molla la presa.
Chiudo gli occhi.
Improvvisamente, mi sento tirare da dietro e un forte colpo, quando riapro gli occhi, vedo Brandon cadere a terra con il labbro sanguinante.
Sputa il sangue a terra e guarda furioso chi mi sta davanti, e solo quando guardo bene, mi rendo conto che è Drake.
Rimango ferma dietro di lui, mentre Brandon si alza e se ne va.
Drake sta per voltarsi verso di me, allora mi volto di spalle, mentre delle lacrime cominciano a scorrermi sul viso.
Mi prende per la vita, e mi fa poggiare la schiena contro il suo petto.
<< Stai bene? >> Sussurra al mio orecchio. Un brivido attraversa il mio intero corpo.
<< Si. Sto bene. >> Rispondo fredda.
Non mi volto, continuo a stargli di spalle; questa situazione è davvero imbarazzante.
In fretta mi stacco da lui e corro verso casa.
Mi chiudo in camera mia, mi butto sul letto e tento di trattenere le lacrime perché non voglio piangere. Non più...
Metto di nuovo le cuffiette alle orecchie; l'altro giorno ha funzionato. La musica mi calma.
Ascolto: Big Girls Don't Cry di Fergie.

Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora