<< Brandon non sei arrabbiato con me? >> Scuote la testa. Sono passati più di due giorni da quando gli ho raccontato tutta la verità, e da allora non mi ha più toccata: né una carezza, né un bacio, ne una parola dolce. Niente di niente.
<< Quante volte devo dirti ancora che non sono arrabbiato con te! >> Alza la voce, quasi mi fa paura.
<< Non urlare... >> Dico con un filo di voce.
Mi prende per le spalle, << Scusa, non volevo alzare la voce, ma non la smetti con questa solita domanda. >>
<< Continuo a domandartelo perché dici di non essere arrabbiato, e invece, guarda... Alzi la voce, e adesso stiamo litigando... >>
Serra la mascella e stringe i pugni lungo i fianchi. Guardo quel suo gesto, poi guardo lui.
I suoi occhi esprimono astio. È proprio come temevo: è arrabbiato; ma no che dico... È furioso con me.
<< Vattene via di qua per favore. Voglio stare solo. >> A malincuore annuisco e vado via.
Torno a casa, << Sei a casa... Vieni. La cena è pronta. >> Mi siedo a tavola. Mia madre ha preparato il pollo al forno con le patate.
Prendo una coscia di pollo, un po' di patate e divoro tutto in poco tempo.
Litigare con Brandon mi ha fatto venire fame. Ho bisogno di recuperare le energie.Questa notte non sono riuscita a chiudere occhio. La reazione di Brandon mi ha spaventato, temevo alzasse le mani su di me.
Controvoglia mi alzo e raggiungo mia madre in cucina; mentre scendo le scale sento mia madre alle prese con la cucina; sono contenta che dopo tutto quello che ha passato non abbia smesso di fare ciò che le piace.
<< Che profumino... Cosa stai preparando? >> Dico entrando in cucina.
<< Cheesecake al cioccolato. Ti piace? >> Si prende gioco di me.
Faccio una smorfia e dico: << No. Per niente. >> Scoppiamo a ridere. Sa benissimo che amo la cheesecake al cioccolato.
Prendo il mio solito latte e qualche biscotto.
<< Hai da fare questa mattina? >>
<< No perché? >>
<< Volevo andare in centro a fare un giro per i negozi. Ti va? >> Mi domanda e inforna la torta.
<< Si, mi va. Allora vado a
preparami. >>
Mi chiudo in bagno: faccio una rapida doccia, e vado in camera mia per vestirmi. Indosso una gonna che arriva appena sopra le cosce, una camicetta senza maniche bianca, e i soliti infradito.
Raccolgo i capelli in uno chignon morbido basso, e metto un po' di trucco: mascara e gloss.
Dopo tre quarti d'ora, siamo fuori casa dirette in centro.
<< Cosa devi comprare mamma? >> Guardo nella sua direzione. Si gira per un'istante a guardarmi, poi guarda di nuovo la strada.
<< Non lo so, ma avevo voglia di fare un giro. Non mi serve niente in particolare, ma magari potresti trovare qualcosa anche tu... >>
Annuisco poco convinta. Se sono qui è perché ho voluto accompagnare lei, ma non ho per niente voglia di fare acquisti.Un'ora e mezza dopo, mia madre ha con se' tre buste. Ha comprato un vestito rosso lungo fino ai piedi. Le sta una meraviglia; non ho capito a cosa le serve, ma lei ha detto "Potrebbe servirmi per un'occasione speciale..."
Glielo auguro...
Ha comprato un paio di stivali, molto semplici, è un paio di décolleté nere da mettere sotto il vestito rosso.
Adesso siamo a un bar. Abbiamo preso un gelato: io al cioccolato, lei alla nocciola.
D'un tratto mi torna in mente Brandon.
Sospiro, e poggio la guancia sul palmo della mano.
<< Che ti succede? >>
<< Brandon. È arrabbiato con me. >> Mi fa una carezza e mi domanda:
<< Come mai? Cosa è successo? >>
<< Gli ho detto di aver baciato
Drake. >> Le parole mi escono da sole, e mi porto una mano davanti alla bocca, mia madre mi guarda sbalordita.
<< Lo sapevo. Sospettavo qualcosa, ma non ero convinta. >> Mi punta un dito contro.
<< Mamma... >> I suoi occhi esprimo rabbia, delusione.
<< Perché lo hai fatto? Perché hai rovinato tutto. Brandon è un bravo ragazzo, e non merita un tuo tradimento! >> Si alza lasciandomi sola al tavolo. La vedo entrare dentro e pagare il conto alla cassa. Poi viene da me. È seria.
<< Andiamo. >> Mi guarda con occhi freddi. Ma perché devo sempre rovinare tutto? La giornata era iniziata alla grande, e stava continuando alla grande... Io e la mia stupida boccaccia! Ma quando imparerò a tenerla chiusa!
Il tragitto in macchina lo percorriamo nel silenzio più totale.
Guardo fuori dal finestrino. Vedo le persone passeggiare tranquille, e penso che anche io vorrei un po' della loro tranquillità. Vorrei che nella mia vita ci fossero meno problemi...
A casa va a sedersi sul divano e accende la TV. Non ha ancora detto una parola, e non mi ha neanche degnato di uno sguardo. A questo punto mi resta solo una cosa da fare. Andarmene e lasciarla sola, per adesso. Stare nella stessa stanza, non farebbe altro che alimentare la sua rabbia, così esco e vado via.
Più tardi torno, meglio è, magari le sarà passato.
Sono di nuovo qui. In spiaggia.
Mi siedo sulla sabbia e comincio a fare dei piccoli cerchi con le dita. Finisco col disegnare dei cuori.
<< Guarda chi si rivede... >> Mi alzo di scatto, e quando mi volto, mi trovo faccia a faccia con un perfetto sconosciuto, anche se il suo volto mi sembra familiare. Oh, no!
Mi afferra per entrambi i polsi, mi spinge e cado. Poggio i gomiti a terra e mi ci reggo su. Lo guardo spaventata venire verso di me.
<< Quello stronzo del tuo amico mi ha rotto il naso, lo sai? E io ora romperò qualcosa a te. >> Mi lancia un'occhiata perfida.
<< C... Cosa? >> Sibilo. No ho più voce, se n'è andata per lo spavento. Sto morendo di paura, e ora l'unica cosa che desidero, è vedere sbucare Drake da qualche parte... Mi guardo intorno con la speranza di vederlo, ma non c'è. Non c'è nessuno; nessuno che possa aiutarmi. Ci siamo solo noi: io e questo delinquente.
Mi afferra per i capelli e me li strattona, facendomi alzare in piedi.
Strillo un po' per il dolore che mi ha provocato, è un po' per cercare di farmi sentire da qualcuno.
<< Puoi urlare quanto cazzo vuoi, a quest'ora non c'è mai nessuno in spiaggia; l'unica stupida sei tu... >> Mi guarda male, poi mi sorride malizioso. Le lacrime cominciano a scorrermi sul viso.
<< Sei tutta mia. Farò di te ciò che voglio. >> Si lecca le labbra. A quelle parole, non ci vedo più è una scarica di adrenalina, mi da il coraggio di prenderlo a schiaffi.
Spalanca gli occhi, e ci vedo solo malvagità.
Mi colpisce in volto, così forte che perdo l'equilibrio e vado di nuovo a terra.
Ho un forte dolore al naso, ci passo una mano sopra, e vedo che sanguina.
Sono ancora distesa a terra, quando mi sale a cavalcioni, impedendomi di muovermi. Mi blocca con le braccia sopra la testa. Si sporge in avanti, e mi bacia sul collo, cerco di oppormi, ma non riesco a muovermi.
Continuo a muovermi per cercare di liberarmi, allora si tira indietro, e mi dà uno schiaffo. Mi strattona i capelli.
Riesco a muovere le gambe; allora gli do una ginocchiata nelle parti più sensibili. Cade sul lato accanto a me contorcendosi dal dolore. Appena mi libero, corro via. Spalanco la porta di casa.
Mia madre ha un'espressione spaventata, preoccupata. Ma io ora mi sento strana, mi sento senza forze. Il naso continua a sanguinarmi e mi gira la testa.
Vedo mia madre che si avvicina a me a passo svelto.
<< Tesoro...! >>Quando mi sveglio sono stesa nel letto, in camera mia.
Apro gli occhi, e vedo mia madre sdraiata accanto a me, e Carmen che dorme sulla sedia accanto al mio letto.
Ma cosa è successo?
Ricordo perfettamente cosa mi è accaduto in spiaggia, e ricordo anche di essere tornata a casa, ma non ricordo di essere arrivata in camera mia.
<< Ciao... Ti sei svegliata... >> Mia madre mi accarezza da sopra i capelli.
<< Come... >>
<< Sei svenuta. Emily cosa è successo? Mi sono spaventata a morte. Avevi il naso che ti sanguinava, e piangevi, ed eri pallida... E... >>
<< Adesso sono qui, e sto bene mamma. Non preoccuparti. >>
Mi stringe forte a se' e scoppia a piangere. Si è davvero spaventata. Mi sarei spaventata anche io, se mia figlia fosse tornata a casa con il naso sanguinante.
<< A me lo dirà... >> Incrocio i magnifici occhi di Drake. È appoggiato con le spalle alla parete.
Mia madre si alza ed esce.
Carmen sta ancora dormendo. Chissà da quanto è qui... Drake la scuote delicatamente per la spalla, e appena apre gli occhi le sussurra, << Puoi lasciarci soli? >> Carmen si volta a guardarmi, e nel vedermi sveglia, i suoi occhi sorridono, come le sue labbra.
Viene ad abbracciarmi. << Ti voglio bene. >> Ed esce anche lei lasciandomi sola con Drake.
Mi guarda senza dire niente. Incrocia le braccia al petto e abbasso lo sguardo.
<< Cosa ti è successo? A me puoi dirlo... >> Si avvicina cauto a me.
Si siede sul letto, e io gli faccio spazio, allora si avvicina ancora di più.
<< Io... Io... Il ragazzo... Il mio aggressore... >> Le lacrime mi rigano il viso. Mi porto le ginocchia al petto e mi prendo la testa tra le mani.
Allora Drake mi prende i polsi e mi attira a se', << Sssh... Piccola. Non dire nient'altro. Ho capito. Quel verme la pagherà. Gli spezzo le ossa a quel... >>
<< No... >> Lo interrompo. Mi fissa negli occhi, e io fisso le sue labbra.
<< Promettimi che non farai niente. Ti prego... >> Il mio tono è disperato, non voglio che si metta nei guai.
Scuote la testa. Il suo sguardo è duro.
<< No. Non posso. Non gliela farò passare liscia... >>
Gli prendo il viso tra le mani e lo costringo a guardarmi negli occhi.
<< Va bene... Ma ti prego, non lasciarmi sola. Posso stare tra le tue abbraccia, per questa sera? >> Lo supplico, sperando che non mi rifiuti, non potrei sopportarlo.
Mi sorride teneramente, mi porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si sdraia accanto a me.
Sono tra le sue braccia, la guancia sul suo petto. Sento il suo cuore battere, e il suo respiro regolare.
Mi trasmette serenità. Tutto ciò di cui ho bisogno adesso.Quando mi sveglio, cerco Drake con la mano, ma non lo trovo. Apro gli occhi, e vedo che non è accanto a me.
È andato via mentre dormivo.
Sono terrorizzata all'idea che sia andato a cercare il mio aggressore, così salto giù dal letto e prendo il mio cellulare, digito il suo numero.
Squilla. Uno, due, tre volte. Parte la segreteria. Riattacco.
Cazzo Drake, dove sei? Spero non si metta nei guai.
Decido di chiamare Bob, magari lui sa dov'è.
Magari sono solo mie paranoie, magari è tornato a casa, ed è impegnato, e per questo non può rispondere al cellulare.
Ma quando lo chiamo e mi dice che Drake non è tornato a casa, il panico mi assale.
Perché non mi dà mai ascolto...
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E UN ALTRO CAPITOLO È TERMINATO. Continuate a seguirmi e a votare.. 😘
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Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}
RomanceEmily, 19 anni. Ha sempre vissuto a Orlando, Florida. Ma dopo l'estate partirà per il College, a Cambridge. È emozionata, e non vede l'ora di partire, ma è anche triste perché dovrà lasciare la sua famiglia e i suoi amici... L'estate è iniziata all...