<< Prego, siediti qui. >> Mi fa sedere su un lettino, e poi mi dice di sdraiarmi. Faccio come dice e mi sdraio.
<< Solleva la maglia, ti avverto. Sarà un po' freddo. >> Annuisco.
Cat e Maggie sono con me, mi tengono la mano; trattengo il respiro quando la dottoressa mette il gel sul mio ventre e poi ci passa la sonda, << Guarda lo schermo. >> Mi volto e guardo le immagini; non si vede un granché, perché è ancora presto, ma questa è la certezza che c'è...
<< È fantastico. >> Singhiozza Maggie.
Cat annuisce, anche lei in lacrime.
<< Come mai il padre non è qui? >>
Perché doveva fare proprio questa domanda?
Cat non mi da il tempo di risponderle che dice: << Non c'è un padre. >>
La dottoressa la guarda, poi guarda me che tengo gli occhi bassi e torna a posare lo sguardo sullo schermo.
<< Mi dispiace, non sapevo... >>
<< Non importa. >> La interrompo e scuoto la testa, forzo un sorriso anche se l'unica cosa che vorrei fare è piangere.
<< Ti stampo queste immagini, così potrai guardarle tutte le volte che vuoi. >> dice e la ringrazio.
Quando usciamo dall'ospedale, Cat propone di andare a mangiare da qualche parte. È davvero incredibile... pensa sempre a mangiare.
<< Non mi va molto di mangiare. >> Dico. << Scusate. >> Loro annuiscono comprensive.
<< Ho bisogno di stare un po' da sola, di fare due passi, di riflettere. >>
<< Okay, ma sta' attenta. >>
<< Si. Cat, lo so. >> Rispondo fredda.
Ultimamente sta diventando molto apprensiva.
Mi allontano e ci dividiamo.
Cammino senza meta, e i miei piedi mi portano al parco, al nostro posto.
Mi siedo sulla panchina. Sospiro.
<< Drake... >> Sussurro.
<< Perché mi hai abbandonata? Perché adesso? >>
<< Emily... >> Mi sento chiamare.
Mi alzo di scatto e mi volto verso chi mi ha chiamato.
Sorrido, mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<< Ciao... >> Dico con un filo di voce.
<< Cosa ci fai qui tutta sola? >>
<< Riflettevo... >> Ammetto.
<< Su cosa? >>
<< Sul perché la vita a volte può essere così crudele. >>
Annuisce. << Hai ragione. La vita a volte sa essere davvero crudele, e il più delle volte, lo è con chi non se lo merita. >>
Faccio spallucce, << Hai da fare? >> Chiede.
Scuoto la testa.
<< Ti va di prendere quel caffè che dobbiamo prendere domani? >>
Annuisco. Non ho niente da fare, ho bisogno di smettere di pensare o uscirò fuori di testa. Forse questo riuscirà a distrarmi. Almeno lo spero.
<< Conosco un bar qui vicino, prendiamo il caffè, e ti offro anche un bel cornetto. Li fanno buonissimi... >>
<< Okay. >>
<< Emily... >> Mi ferma prendendomi la mano, fisso la sua che stringe la mia.
<< Mi dispiace. Qualsiasi cosa sia successa... >> Sorrido timida.
<< Grazie... Damon. >><< Avevi ragione. Il cornetto è buonissimo. Mi dispiace se non ho voluto prendere il caffè, ma non
posso. >> dico.
Sorride soddisfatto. << Te lo avevo detto! >> Mi fa l'occhiolino. << E non preoccupati. Non mi offendo se rifiuti il caffè. >> scherza.
Ridacchio.
Un brivido di freddo. Perché non porto mai una giacca con me?
Mi stringo nelle spalle.
<< Hai freddo? >> Chiede.
<< Si, un po', ma non importa. >>
Si toglie la giacca, << Tieni questa. >>
Mi posa la sua giacca sulle mie spalle,
<< Ti ringrazio ma non
preoccuparti. >> Insiste: mi dice di tenere la giacca e allora lo ringrazio.
<< Ti va di fare due passi? >>
<< Si, va bene. >>
D'un tratto scoppia a ridere e io lo guardo confusa.
<< Che c'è? >> chiedo ridendo.
<< Niente. Pensavo che sei una che ci tiene a mantenere la linea... >> mi sta prendendo in giro.
Lo guardo male fingendomi offesa:
<< Ho fame. Ecco tutto. >>
Continua a ridere prendendosi gioco di me.
<< Hai ancora fame? >> chiede.
Scuoto la testa.
Passeggiamo per un po': mi cammina al fianco, con la coda dell'occhio vedo che ogni tanto si gira a guardarmi, ma faccio finta di niente.
Un'ora dopo siamo al mio dormitorio.
<< Grazie per il cornetto... Per tutto. >> Sorride.
Mi torna in mente Drake. Ecco.
Non appena rimango sola, ritorna a tormentarmi.
Anche se non lo nego che sento la sua mancanza.
Credo che forse abbiamo sbagliato a voler iniziare una storia, perché è qui che ci ha portato quella scelta. Alla separazione.
Mi sorride, << Grazie per la tua compagnia. Mi ero arreso a passare una giornata noiosa, invece tu l'hai resa fantastica. >>
Per favore no...
Anche Drake diceva che rendevo le sue giornate fantastiche...
Più non voglio ricordare, e più ricordo, e fa male, tanto male.
Improvvisamente mi abbraccia, rimango come impietrita di fronte a questo gesto inatteso: mi irrigidisco, le braccia tese lungo i fianchi; non so cosa fare.
Indietreggia, mi fissa negli occhi e io gli sorrido timida. Mi carezza la guancia.
<< Sei bellissima. >>
Mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<< Ti va di andare al cinema una di queste sere? >> Chiede.
Okay, non posso... Devo dirglielo.
Sorrido nervosa, ma lui non lo nota, non nota quanto io sia agitata e in imbarazzo.
<< D-Damon... >> Balbetto.
<< Si dimmi... >> Sussurra, si sposta di un passo avanti verso di me, e io indietreggio, ma finisco con le spalle al muro.
<< Io... Io... >> Non riesco a parlare perché è sempre più vicino.
<< Sono incinta. >> Lo dico chiudendo gli occhi.
Si ferma. Strizza gli occhi e mi guarda stranito.
<< Di già? Wow, sono stato veloce! >> Scherza. Scoppio a ridere portandomi una mano alla bocca.
<< Damon... >> Rido.
<< Emily... >> Mi prende la mano.
Alzo gli occhi su di lui: << Tu mi piaci, davvero. Non mi interessa se sei incinta. Non mi interessa di quello che hai passato con il tuo ex, perché l'ho capito sai? Quando prima parlavi della vita che a volte è davvero crudele, avevo capito qualcosa... >> Lo guardo scioccata.
<< Avevo intuito che centrasse un ragazzo. Guarda caso lo sono
anche io. >>
<< Voglio uscire con te. Lo so che ci siamo conosciuti solamente questa mattina, ma tu mi piaci. >>
Mi stringo nelle spalle. Sposto lo sguardo a terra, e lui con un dito sotto il mio mento mi fa alzare la testa.
<< Lascia perdere quel coglione che ti ha mollata. Non ha capito cosa ha perso. >> Sospiro. Perché le persone la fanno così facile?
Non si può dimenticare chi si ha amato. Non subito, almeno... Anche se io non potrò mai dimenticarlo, non potrò dimenticare il padre del mio bambino.
Scuoto la testa: << Non è facile Damon. >> Mi sfiora di nuovo la guancia.
<< Lo so. Ma io te lo farò
dimenticare. >> Dice convinto.
Io non credo...
È un bel ragazzo, questo è certo, ma nessuno può farmi dimenticare l'amore che ho provato e che provo per Drake.
Nessuno può farmi dimenticare gli occhi che mi hanno rapito il cuore e l'anima.
Io gli appartengo. Sono solo sua, e io non desidero essere di nessun altro.
<< Mi dispiace. >> Non voglio dargli false speranze.
<< Non posso. Io non posso dimenticarlo. >>
Annuisce affranto. << Amici. Possiamo essere almeno amici? >> Chiede con voce moscia.
Sorrido, << Certo. >>
<< Magari ti rubo il cuore... >> Mi fa l'occhiolino e mi sorride.
Ridacchio, poi torno ad essere seria:
<< Non ho più un cuore. Se l'è preso lui, lo ha portato via con se quando è andato via da me. >>
Mi abbraccia di nuovo e rimango impietrita. Ancora.
<< Posso darti una metà del mio... >>
Mi sussurra tra i capelli.
Mi sciolgo dal suo abbraccio e mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<< Adesso vado... >> Annuisce.
Sto per aprire la porta quando mi chiede: << Allora per il cinema? >> Mi rivolge un mega sorriso.
Piego la testa di lato e lo guardo con aria di rimprovero.
<< Amica... >> Dice alzando le mani.
<< Quando vuoi. >> Dico.
<< Questa sera? >>
Scuoto la testa. << Questa sera voglio riposare un po'. >>
<< Va bene, allora ascolta... Ti lascio il mio numero di cellulare, così appena puoi mi chiami e andiamo, okay? Io sono libero tutti i giorni. >> Dice ammiccando.
Annuisco ed entro nella stanza.
Quando chiudo la porta vedo che Cat è nel suo letto che dorme.
Cerco di fare il meno rumore possibile, cercando di non svegliarla, cammino in punta di piedi verso il mio letto.
<< Con chi parlavi? >> Sussulto.
<< Oddio Cat! >> Mi porto la mano al petto.
Cat scoppia a ridere e si mette a sedere: << Credevi stessi dormendo? >>
Annuisco.
<< Con chi parlavi? >>
Faccio spallucce e rispondo semplicemente: << Con un ragazzo... >>
Cat spalanca gli occhi e io mi siedo sul mio letto, allora lei si alza e viene a sedersi accanto a me.
<< E chi è? >>
Scuoto la testa. << Il ragazzo di questa mattina... L'ho incontrato al parco e abbiamo passato il pomeriggio insieme. >>
<< E? >>
Scuoto la testa, << E... cosa, Cat? >>
<< Cosa ti ha detto? Ti ha detto qualcosa, altrimenti ora non staresti con quella faccia. >> Non so come fa a capire sempre le cose.
Abbasso lo sguardo a terra.
<< Vuole uscire con me... >>
Cat strilla dalla felicità. È più contenta lei di questo che io.
<< Ma gli ho detto che non posso. Cat, io non sono in grado di amare più nessun uomo. >>
Sbuffa, incrocia le braccia al petto e mi guarda male, << Sei una stupida... >>
Scuoto la testa, << No, Cat. Sono solo innamorata del padre di mio figlio, e io non voglio nessun altro se non lui. Ma mi sono arresa; so che questo non potrà mai più succedere perché ormai Drake non mi vuole più, e io ho fatto la scelta di non donare il mio cuore più a nessuno, anche perché non mi è rimasto più alcun cuore: l'ho consegnato interamente nelle mani di Drake e ora che è andato via, ora che è uscito dalla mia vita, lo tiene con se. E a me non ne è rimasto nemmeno una parte. >>
Mi guarda con aria di rimprovero, ma io ho fatto questa scelta, e deve farsene una ragione. Non può costringermi a uscire con un ragazzo che non mi interessa.
Questa è la mia decisione. D'ora in poi ci saremo solo io e il mio bambino.
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Secondo voi Emily ha fatto la scelta giusta?
O ha sbagliato e doveva darsi un'opportunità? Magari con Damon avrebbe ritrovato la felicità...
Ma a noi piace Drake, vero?Spero che il capitolo vi sia piaciuto..
buona lettura! ❤️
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Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}
RomansaEmily, 19 anni. Ha sempre vissuto a Orlando, Florida. Ma dopo l'estate partirà per il College, a Cambridge. È emozionata, e non vede l'ora di partire, ma è anche triste perché dovrà lasciare la sua famiglia e i suoi amici... L'estate è iniziata all...