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Questa notte ho sognato Drake...
Ho sognato che andavamo via, lontano da tutto e da tutti.
Ero felice, mi teneva per mano, e quando mi guardava, i suoi occhi brillavano, e non vedeva altro che me.
Quando mi sono svegliata, mi sono ritrovata con un sorriso stampata sulla faccia.

Oggi inizia un'altra settimana; mi sento felice, anche se non dovrei. Quello che ho fatto ieri non doveva accadere.
Mi sto preparando per andare a lavoro, scendo di corsa le scale perché sono un po' in ritardo.
In cucina apro il frigorifero, e mi verso un po' di latte nel bicchiere, lo bevo tutto d'un sorso ed esco.
<< Vado a lavoro. Ciao mamma! >> Urlo per farmi sentire, ma non ricevo risposta.
Ieri mi ha detto di averla delusa... Lo so. Lo so benissimo...
Lascio perdere ed esco chiudendo la porta.
Sussulto, << Buongiorno. >> Mi bacia dolcemente sulle labbra, e io mi sciolgo.
Un sorriso si disegna sulle mie labbra, e arrossisco.
<< Che ci fai tu qui? >> Chiedo guardando i suoi magnifici occhi.
<< Ti accompagno al lavoro... >> Mi informa... Sospiro , << Drake... Non puoi accompagnarmi al lavoro, è a due passi da qui. >> E rido, perché so benissimo che è una scusa solo per stare con me.
<< Perché ridi? >> Mi accarezza la guancia e avanza di un passo. Il suo viso è vicinissimo al mio. I nostri nasi si sfiorano, riesco a sentire il suo fiato caldo sul mio viso.
<< Perché sei qui, Drake? >> Dico seria.
<< Volevo vederti... Ieri... Puoi anche non credermi, ma sono riuscito a dormire per tutta la notte. Tu mi fai stare bene... Piccola peste. >> Amo quando mi chiama così. Non saprei spiegare il perché... Ma mi piace, e tanto.
<< Dài, non dire sciocchezze! >> gli do uno schiaffo affettuoso sul viso. E lui diventa serio.
<< È la verità... >> Mi prende per la vita, e mi attira a se'.
Mi guardo intorno; non vorrei che qualcuno vedesse tutto questo.
<< Drake cosa fai? >> lo spingo leggermente indietro.
Mi guarda le labbra e dice: << Voglio baciarti. Muoio dalla voglia di baciarti. >> Anche io! "Emily? Torna in te. Non puoi baciarlo un'altra volta." Dice la voce nella mia testa.
Ma il mio cuore? Cosa vuole?
Decido di seguire il consiglio di Amanda, e ascolto il mio cuore...
<< Non qui... >> Lo prendo per mano, e lo porto in una stradina a pochi passi da casa mia. Di qui non passa mai nessuno.
Lo addosso alla parete e mi alzo sulle punte per baciarlo, ma lui mi prende per le cosce e mi solleva da terra, e io gli cingo i fianchi con le gambe.
Mi addossa alla parete, e adesso è lui a prendere il comando.
Si spinge contro di me, e a me sfugge un gemito.
Continua a baciarmi sul collo, sale sul mento, e scende ancora sul collo.
Desidero così tanto baciarlo sulle labbra, che gli prendo il viso tra le mani e lo bacio. Le nostre lingue si incontrano e si muovono all'unisono.
<< Emily... >> Sussurra sulle mie labbra.
<< Mmhh... >> È l'unica cosa che riesco a dire. Mi sento troppo bene, qui tra le sue braccia, con le sue labbra che mi baciano ovunque.
Si stacca da me e lo guardo desiderosa dei suoi baci. In questo momento soffro la mancanza delle sue labbra sulle mie.
Porto la mano dietro la sua nuca per baciarlo ancora, ma mi ferma.
E io mi lamento. << Hei piccola peste... >> Mi sorride e io adoro quando lo fa. Sfioro le sue labbra con il mio dito indice e mi avvento di nuovo sulla sua bocca.
<< Emily... >>
<< Sssh! Sta' zitto e baciami, guastafeste... >> Si ritrae e mi guarda interrogativo.
<< Guastafeste? >> Scoppia a ridere, e io lo ammiro. È bellissimo...
<< Si, perché continui a parlare e non mi baci. >> Frigno.
<< Hai dimenticato che devi essere al lavoro? >>
Oddio!
Mi stacco da lui, e mi mette giù. Mi sistemo un po', e quando faccio per andare via, mi tira per un braccio, e sono di nuovo aggrappata a lui.
Le mie mani dietro il suo collo.
Mi bacia le labbra: un bacio dolce. Semplice.
Sorrido e gli dico: << Vuoi ancora accompagnarmi al lavoro? >> Dico con voce il più provocante possibile.
Si lecca le labbra e dice: << Andiamo. >> E mi fa l'occhiolino.
Quando arriviamo al negozio, Vanessa ci guarda sospettosa. Poi mi sorride a trentadue denti, e indica Drake, senza farsi vedere da lui.
Mi volto per salutarlo, e lui mi precede dandomi un bacio sulla guancia.
Arrossisco ed entro.
Lo guardo andare via, poi Vanessa viene da me e mi da una leggera gomitata.
<< Allora... Tu e... >> Comincia a dire.
<< No. Ma non lo so. Ammetto che prima sono impazzita quando mi ha chiesto, anzi, mi ha supplicato di baciarmi. >>
<< E tu? Ti sei lasciata baciare? >> Mi guarda, poi poggia il mento sul palmo della sua mano, e continua a fissarmi.
<< Praticamente l'ho trascinato in una stradina deserta e mi sono lanciata su di lui... >>
Si porta le mani alla bocca, << Siete belli insieme... >> Mi fa l'occhiolino. E io arrossisco al pensiero di me e Drake come coppia. Ma questo non potrà mai accadere, perché io sto con Brandon e lo amo.
Però le emozioni che sento con Drake, le sento solo con lui.
È capace di mandarmi in tilt il cervello. E divento sua schiava.

È mezzogiorno, e tra qualche minuto chiudiamo per andare a pranzo. La mattina mi è sembrata così lunga.
Non ho fatto altro che pensare al bacio.
Al punto che quando Vanessa mi ha messo in mano dei vestiti da mettere in ordine, li ho fatti cadere a terra.
<< Oddio! Oggi sono così maldestra. >> Ho detto, e lei mi h risposto: << chissà perché... >> sono arrossita, e mi ha detto di stare alla cassa, e che ci avrebbe pensato lei a sistemare.
In questo modo non l'aiuto affatto. Le rendo ancora più difficile il lavoro...
<< Emily sei pronta? Chiudiamo. >>
Annuisco e lei va a chiudere la porta.
Prendo le mie cose e vado alla porta sul retro.
Esco e respiro profondamente.
Improvvisamente qualcuno mi prende da dietro e mi porta una mano alla bocca per non farmi urlare. Cerco di divincolarmi, ma mi trascina via, e mi tranquillizzo quando vedo che è soltanto Drake.
<< Mi hai spaventata a morte! Pensavo fossero... >>
Si rabbuia. << Non dirlo neanche per scherzo. Ti tengo d'occhio sai? >> Si avvicina, e fa scorrere una mano lungo il mio braccio.
<< Tu cosa? >> Alzo la voce. Indietreggio e finisco con le spalle al muro.
<< Ti tengo d'occhio... >>
<< Smettila di fare domande e baciami. >> Dice e si avvicina per baciarmi, ma mi sposto.
<< No. >> Prende il mio braccio e mi attira a se'. << Perché no? >> Mi accarezza da sopra i capelli. Sono movimenti lenti, dolci.
Un brivido mi percorre lungo la schiena.
<< Perché... Perché... >> Fa un sorrisetto furbo e dice: << Non sai nemmeno tu cosa inventarti. Vieni qui. >> E mi bacia. La sua lingua cerca di schiudere le mie labbra, ma non glielo permetto.
Mi divincolo, << Devo raggiungere Vanessa. Si chiederà che fine ho
fatto. >>
Annuisce, mi prende per mano e dice: << Bene. Andiamo. >>
Proprio come immaginavo, Vanessa è ancora sul retro del negozio, << Signora... Vanessa giusto? >> Lei guarda me e poi guarda lui e annuisce.
<< Gliela posso rubare questa signorina? >> Dì di no! Dì di no!
<< Si certo. È tutta tua. Ma domani riportamela. >>
Mi guarda e io le lancio un'occhiataccia.
<< Dove mi stai portando?! Fermati! >> Ignora completamente quello che dico e continua a trascinarmi.
Tiro via la mano, si volta e mi guarda, << Ho detto fermo. >> Ringhio.
Alza le mani in sua difesa. << La signorina è arrabbiata? >>
<< Drake. So che continuo a dirlo, ma non possiamo. No. Proprio no, mi dispiace. >> Mi guarda sbigottito.
<< E stamattina allora? >>
<< Non doveva succedere. Ma tu hai detto di volermi baciare e io non ci ho più visto. >>
<< Cos'è cambiato allora? >>
<< Non posso. >> Mi giro e me ne vado, e lo sento urlare, << Quindi è questo che fai? Fuggi? Sei una codarda! >> Comincio a correre, e sento le lacrime scendermi sul viso.
A casa corro in camera mia e mi butto sul letto.
Sento bussare alla porta. Si apre lentamente, << Posso entrare? >> È mia madre.
Faccio segno di sì ed entra. Si siede sul letto con me, mi guarda negli occhi.
<< Tu lo ami? >> Mi domanda.
A quella inaspettata domanda spalanco gli occhi.
Scuoto la testa, << No. Credo di no. Non lo so. >>
<< Figlia mia, se soffri così tanto un motivo c'è... >> Mi porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Ricomincio a piangere e mi butto tra le sue braccia e mi stringe forte.
<< Mi dispiace mamma... >>
<< Anche a me... >>

Nel pomeriggio provo a chiamare Carmen. Spero che mi risponda, non voglio litigare con lei: è la mia migliore amica!
Dopo due squilli risponde. Le chiedo scusa, le dico che sono stata una stupida a comportarmi in quel modo, che lei non lo merita. Mi è sempre stata accanto, e mi ha sempre sostenuto. E le dico: << Ti voglio bene. >> E lei risponde la stessa cosa...
Le ho chiesto scusa, e abbiamo fatto pace, ma dobbiamo parlare di persona per chiarirci del tutto; così l'ho invitata a casa mia stasera e le ho chiesto di rimanere a dormire; ha accettato subito.
Un pigiama party! Sono emozionata.
--------------------------------------------------------------------------------------------ECCO PER VOI UN NUOVO CAPITOLO. Leggete, commentate e votate. SPERO VI PIACCIA! Baci!

Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora