<< Buongiorno tesoro. >> Mi metto a sedere sul letto. Mia madre mi ha portato la colazione a letto.
Mi sta viziando solo perché tra pochi giorni partirò, e devo ammettere che mi piace... Essere coccolata e viziata.
<< Grazie mamma. Mi mancheranno le tue colazioni... Soprattutto quando me la porti a letto... >> Ironizzo. Non voglio cominciare a piangere.
Mi caccia la linguaccia e aggiunge: << Non ti ci abituare troppo, lì non ci sarà tua madre a viziarti. >>
Annuisco e do un morso a una fetta di pane tostato con burro di arachidi e marmellata.
Mi sfugge un gemito di piacere mentre gusto la mia colazione. Bevo un po' del mio succo d'arancia.
Finita la colazione, mi alzo dal letto e mi chiudo in bagno. Mi butto sotto la doccia.
Mi vesto e raggiungo i miei amici in spiaggia.
<< Ecco Emily! >> Carmen corre verso di me e mi abbraccia.
Vedo Bob, che mi saluta con un cenno della mano, e gli sorrido, << Carmen, per caso hai sentito Brandon? Non riesco a parlare con lui, non risponde al cellulare. >>
Scuote la testa, << No, l'ho visto ieri con te, poi non l'ho più sentito, né visto. >>
Che fine avrà fatto? Perché non risponde alle mie chiamate? Perché non si fa sentire? Cosa sta succedendo?
<< È successo qualcosa tra voi due? Avete litigato? >> scuoto la testa.
<< No. Ma gli è successo qualcosa, qualcosa che non vuole dirmi... >>
<< Mi evita. Ieri è rimasto con me per pochissimo tempo, e appena ha ricevuto il messaggio è scappato via... Non so cosa gli sia capitato, non mi parla più, non si confida più con me...
È tutto diverso tra noi due adesso. >>
Carmen mi abbraccia e mi accarezza la schiena.
Mi sorride e poi dice: << Che ti va di fare oggi? Abbiamo tutto il giorno, e Bob verrà con noi. Sarà il nostro schiavo per tutto il giorno. >>
Ridacchia, e il mio sguardo cade sul povero Bob che ci guarda scoraggiato.
Schiavo lui? Non vorrei essere nei suoi panni...
Scoppio a ridere, anche se un po' mi dispiace. Giusto un po' però...
Carmen lo chiama e lui ci raggiunge subito.
<< A voi cosa va di fare? >> Domando.
Non ho idee, anche se mi andrebbe bene qualsiasi cosa pur che sia in compagnia dei miei migliori amici.
Credo che non importa cosa fai... Se sei in ottima compagnia, va sempre bene. Non serve andare in un posto speciale per stare bene, ti bastano delle persone speciali per essere felice...
<< Non saprei... >> Bob alza gli occhi al cielo e si gratta il mento. Lo fa sempre quando deve pensare.
<< Per me va bene qualsiasi cosa... >> Dico, << Ho trovato! >> Urla Carmen, e io sussulto.
<< Andiamo al parco divertimento! >> Batte le mani e saltella come una bambina.
Io e Bob ci guardiamo per una frazione di secondi, poi sappiamo a ridere.
<< Ma Carmen! Quella è roba per bambini! >> Dico, sto ancora ridendo per la sua strana proposta. Non cambierà mai, rimarrà un'eterna bambina.
Fa spallucce. << Non è vero! Tutti possono andare ai parco divertimenti! Dài! >> Ci guarda facendoci gli occhioni dolci. La odio!
<< Eh va bene... >>
<< Si!! >> Non la smette di saltellare su se stessa..Stiamo facendo i biglietti, quando a Bob arriva un messaggio. Lo prende, legge il messaggio che ha appena ricevuto, poi guarda me.
<< Che c'è Bob? >> Dico con tono interrogativo.
<< Sta arrivando Drake... >> Dice preoccupato. Sa quello che è successo tra me e lui, per questo ora la sua espressione è preoccupata e dispiaciuta. Teme che litighiamo, e che quindi la mia giornata con loro, diventi pessima. Lui stesso mi ha detto che questi ultimi giorni sarebbero stati indimenticabili... E ora invece... I nostri piani di trascorrere una bella giornata, stanno per andare in frantumi.
Il mio cuore comincia a battere all'impazzata.
<< Ah sì? >> È ciò che riesco a dire.
<< Dov'è adesso? >> Chiede Carmen e mi prende la mano stringendomela forte.
<< Quasi arrivato, era già per strada, credeva di trovarci in spiaggia. Quindi tra pochi minuti sarà qui... >>
Non fa neanche in tempo a dirlo, che guarda alle mie spalle e dice: << Hai fatto subito... >>
Mi volto verso di lui, e incontro i suoi magnifici occhi castani. Ha il fiatone.
Se l'è fatta di corsa?
<< Ciao... >> Accenna a un sorriso, e io faccio lo stesso. Improvvisamente sono più timida del solito.
<< Ciao... >> La situazione tra di noi è cambiata. Prima scherzavamo e ridevamo insieme. Adesso, dopo quella sera al parco, è cambiato tutto. Gli ho inviato dei messaggi, ma lui non mi ha mai risposto.
<< Siete arrivati da molto? >> Dice; ha ancora il fiatone, e sta cercando di prendere aria. Il suo petto si alza e si abbassa, e il mio sguardo è completamente rapito da lui. Non riesco a togliergli gli occhi di dosso, ma devo. Mi costringo a voltarmi verso Carmen e dico: << Andiamo? >>
Annuisce e dice: << Quale giostra vuoi provare prima? >> Ammicca.
In un certo senso mi fa paura.
Ho paura che voglia farmi fare giostre pericolose, che non farei nemmeno se mi pagassero.
Scuoto la testa, << Non so. Tu che vuoi fare? >> Mi prende la mano e mi trascina via con sè...
<< Dove mi stai portando? >> Strillo ridendo.
<< Andiamo sulle montagne russe! >>
<< Cosa?! >> Mi fermo immediatamente. Tiro via la mano.
<< No... >>
<< Suvvia! Non fare la bambina paurosa! >>
Scuoto la testa e con gli occhi la supplico di non costringermi ad andare sulle montagne russe.
<< Ma ho paura... >> Frigno.
Mi lancia un'occhiata. << Andiamo. Hai fatto scegliere me, adesso
vieni... >> Quasi scoppio in lacrime.
Abbiamo fatto tre giri sulle montagne russe. Carmen avrebbe fatto anche un quarto e un quinto giro, ma l'ho dovuta tirare via con la forza.
Raggiungiamo i ragazzi, e sto ancora tremando di paura.
<< Tutto bene? >> Drake mi si avvicina e mi passa una mano lungo il braccio.
Il solo tocco mi fa venire la pelle d'oca. Mi ritraggo imbarazzata per quel suo gesto inaspettato.
Che intenzioni ha? Prima mi tratta male, non mi risponde ai messaggi, adesso? Si preoccupa per me? Non capirò mai questo ragazzo.
<< Si, tutto okay... >> Dico semplicemente.
Mi scruta in viso e capisce che sono abbastanza infastidita dal suo comportamento.
<< Vieni Emily! >>
Mi ritraggo e scuoto la testa, ho paura che mi porti su qualche altra giostra pericolosa.
<< No, vieni. Voglio andare lì... >> Mi indica la macchinetta dei pupazzi, e mi tranquillizzo.
<< Voglio provare a prendere Olaf! Lo adoro! >> Unisce le mani e mi prega.
Ridacchio, << Va bene, andiamo a prendere Olaf... >> Corre alla macchinetta e inserisce i soldi all'interno. Il braccio parte e non posso fare a meno di ridere quando vedo Carmen super concentrata. È determinata a prendere quel pupazzo. Sarebbe capace di spendere tutti i soldi...
Un'ora dopo, Carmen stringe tra le sue braccia Olaf. È davvero buffa.
<< Finalmente! Ma che fine avete fatto? >> Stiamo raggiungendo i ragazzi.
Scuoto la testa e scoppio a ridere. Mi porto una mano alla fronte e poi tra i capelli. << Non me lo dire. Ma la tua fidanzata voleva a tutti i costi prendere quel pupazzo. >> Indico la mia amica che è abbracciato al suo pupazzo.
Bob fa una smorfia, << Credo lo ami più di te... >> Dico, e rido vedendo la sua espressione da cucciolo disperato.
<< A chi poteva capitare una ragazza che ama di più i suoi pupazzi che il suo ragazzo...? A me! >> Dice indicando sè stesso. Ridiamo tutti.
<< Ragazzi avete ancora un po' di tempo per divertirvi, poi dobbiamo andare via... >> Ci avvisa Bob.
<< Cosa facciamo allora? >> Mi strofino le mani e attendo che qualcuno dica qualcosa.
D'un tratto mi sento afferrare per un polso e trascinare via.
<< Ma che fai? >> Cerco di divincolarmi dalla presa di Drake, ma inutilmente, perché stringe sempre di più.
<< Voglio fare un giro qui dentro... >> Guardo attentamente dove stiamo entrando. Riesco a leggere soltanto:
"Pronto a morire di paura?"
Cerco di tirarmi indietro, ma Drake mi trascina dentro con la forza.
Un ragazzo ci fa sedere su un vagone.
<< Drake dove mi hai portato? Non è pericoloso questo vero? >> Chiedo impaurita.
Scuote la testa, mi sorride e mi carezza la guancia. Un brivido mi percorre lungo la schiena.
Il vagone parte, e comincia il giro.
È tutto buio, non si vede assolutamente niente.
Sussulto quando sento uno strillo. Poi sento una voce, "Benvenuti nella casa dell'orrore".
Oh mio Dio! Dove mi ha portata!
<< Drake ma dove mi hai portata! >> Mi volto nella sua direzione anche se non riesco a vederlo in volto. Lo sento ridacchiare. Non c'è niente di divertente in tutto questo...
Mi stringo nelle spalle e continuiamo il giro. Per i prossimi cinque minuti non sento altro che urla e suoni di gole sgozzate, seghe elettriche, e altre cose spaventose.
Finalmente! Vedo una luce; questo significa che il giro sta per finire e presto usciremo da qui.
Però... Prima di arrivare alla fine, poco prima, improvvisamente su di noi cade uno scheletro insanguinato, naturalmente finto, mosso da fili.
Mi cade addosso, e d'impulso salto in braccio a Drake. Sento il suo fiato caldo sul mio viso. Riesco a percepire il suo stato di agitazione anche al buio. Mi chiedo se lui senta il mio di stato...
Comincio a vedere il suo viso, una leggera luce lo illumina man mano che usciamo da questo vicolo cieco.
Un sorrisetto disegnato sulle labbra, posa gli occhi sulle mie di labbra, e senza pensarci due volte mi bacia.
Ho le braccia attorno al suo collo e non riesco a trovare la forza di toglierle. Anche se la mia testa mi dice di smettere, una forza più grande mi impedisce di dare ascolto alla mia ragione.
Quando vede che non lo respingo, solo allora, la sua lingua sfiora le mie labbra per schiuderle.
Le schiudo, e ci infila la lingua. Accarezza dolcemente la mia, muovendosi all'unisono.
Il vagone si ferma, e le sue labbra sono ancora sulle mie. Una ragazza tossisce, e subito ci stacchiamo l'uno dalle braccia dell'altro.
<< Scusate ragazzi, ma il giro è finito. Dovreste scendere... >> Ci sorride, notando il nostro imbarazzo.
In effetti mi sento arrossire. Drake mi carezza la guancia e io mi volto verso di lui, mi sorride e dice: << Coraggio andiamo... >> Scende prima lui, poi mi porge la mano e mi aiuta a scendere.
Sfigata come sono, inciampo e cado, ma lui mi prende giusto in tempo, e così mi ritrovo ancora una volta tra le sue braccia.
Mi tira su e mi poggia delicatamente a terra. Avvampo ancora, mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e abbasso lo sguardo. Questa situazione è così... Strana.
Con un dito mi sfiora il mento e mi fa alzare la testa costringendomi a guardarlo negli occhi.
<< Lo fai sempre... >>
<< Cosa? >>
Sorride ancora, e per poco non ho un mancamento, << Quando sei agitata e non sai cosa fare... Ti porti sempre i capelli dietro l'orecchio. >>
Lo faccio di nuovo, e lui mi sfiora delicatamente l'orecchio.
<< Cosa... Cosa ti è successo ultimamente? Bob mi ha detto che hai avuto dei problemi... >>
S'irrigidisce, e raddrizza le spalle.
<< Non sono problemi tuoi... >> Risponde brusco. Ha di nuovo quel suo atteggiamento altezzoso, capace di tenere le persone a distanza.
Quando si tratta di parlare di lui, si chiude a riccio e non lascia avvicinare nessuno.
Decido di lasciare perdere, finirei solo con l'innervosirmi; così torniamo da Carmen e Bob, che ci hanno aspettato seduti su una panchina.
<< Andiamo via di qui... >> Dico prendendo la mia amica a braccetto.
Mi guarda con un'espressione interrogativa, e già so che dopo dovrò raccontarle tutto...
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Ecco il nuovo capitolo. Ragazzi continuate a leggere.. Qualcosa accadrà.. Me lo sento.
Vi piace la mia storia, scrivete nei commenti cosa ne pensate. Votate e commentate! Baci baci.. 😘
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Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}
RomanceEmily, 19 anni. Ha sempre vissuto a Orlando, Florida. Ma dopo l'estate partirà per il College, a Cambridge. È emozionata, e non vede l'ora di partire, ma è anche triste perché dovrà lasciare la sua famiglia e i suoi amici... L'estate è iniziata all...