Siamo stesi sul mio letto, lui sopra di me. Il bacio si fa sempre più passionale, e con gli occhi chiusi assaporo questo momento, perché so che non capiterà mai più.
Desidero solo stare tra le sue braccia e lasciarmi baciare. Non voglio respingerlo, sarebbe inutile; tra qualche giorno ritorneremo a fare la stessa cosa.
La sua lingua non smette di accarezzare la mia. Mi carezza la guancia, poi porta entrambe le mani sopra la mia testa prendendomi i capelli tra le dita. Li accarezza delicatamente.
Si spinge contro di me, riesco a sentire che si eccita.
Mi lecca il labbro inferiore, poi lo mordicchia e io emetto un gridolino.
<< Mia madre non ti ha cacciato? >>
Sussurro sulle sue labbra.
Scuote la testa, << Non è in casa. >> A quelle parole il panico mi assale. Mi metto a sedere e respingo Drake che sta ancora tentando di baciarmi.
<< Come non è in casa? >> Mi sistemo e lui mi guarda scettico.
<< Cosa c'è? >> Domando. << Perché mi guardi così? >> ha un sorrisetto stampato sulle labbra.
Mi guarda con occhi penetranti, poi si addolciscono; mi prende il viso tra le sue grandi mani e mi accarezza le guance con i pollici.
<< Tu mi chiedi di tua madre, quando praticamente siamo impegnati a fare altro? >> Sorride, si sporge in avanti per baciarmi. Gli prendo anche io il viso tra le mani, e lo guardo dritto negli occhi. Che occhi magnifici!
<< Vuoi baciarmi piccola peste? >>
Mi avvicino a lui lentamene, fermandomi poi a un millimetro dalle sue labbra. Mi allontano e gli sorrido maliziosamente.
<< Devo andare, quindi anche tu. >>
Lo lascio in camera mia da solo, e vado in bagno a prepararmi.
Bussa alla porta, << Dove devi andare? >> Sento la sua voce da dietro la porta.
<< Devo cercare mia madre, sono preoccupata. >> Rispondo preoccupata. Temo le sia successo qualcosa. Spero che mi sbagli.
Apro la porta e mi ritrovo faccia a faccia con Drake. Lo prendo per le spalle e lo faccio girare, lo spingo da dietro per farlo camminare.
<< Devi andare via. >>
<< Ma lascia che ti accompagni... >> Cerca di fermarmi, ma riesco a cacciarlo fuori e a chiudere la porta.
<< Sei una piccola stronzetta! >> Lo sento urlare da dietro la porta.
Mi scappa una risata. Mi ricompongo, e vado in cucina per mangiare qualcosa, ma prima devo chiamare mia sorella per chiederle se sa dove si trova ora nostra madre.
Debby mi ha detto che è da un paio di giorni che non la sente. Molto strano, mia madre chiama ogni giorno Debby.
Sono preoccupata; la prima cosa che mi viene in mente di fare, è cercare negli ospedali. Forse si è sentita male ed è stata portata in ospedale...
Devo convincerla a comprarsi un cellulare. Lo so che odia la tecnologia, ma le serve.Sono in giro con Debby da quasi tutto il giorno. Sono le 16.00 del pomeriggio, e ancora non siamo riuscite a trovare nostra madre.
Stiamo entrando nel terzo ospedale.
<< Buonasera. Mi scusi, vorremmo un'informazione. >> Mia sorella si avvicina a un'infermiera.
<< Si, prego. Mi dica. >> Le sorride. Mia sorella è molto agitata.
<< Nostra madre, non riusciamo a trovarla, e mi chiedo se è possibile che sia qui. Magari non è stata bene e... >>
Alza una mano per interromperla. << Certo, ho capito. Non si preoccupi, adesso controlliamo subito. Mi può dire il nome? >>
<< Ehm... Certo. Kora Foster. >>
<< Torno subito. >> E si allontana. Io e Debby ci guardiamo negli occhi e ci stringiamo le mani.
Cinque minuti dopo torna l'infermiera.
<< Per fortuna vostra madre non è qui. Ma sfortunatamente non saprei come aiutarla. >> Sembra dispiaciuta.
<< Non si preoccupi. La ringraziamo. >> La rassicuro.
Stiamo camminando per strada senza sapere dove andare a cercarla.
Il cellulare di Debby squilla.
Si ferma all'istante. Guarda il telefono spiazzata.
<< Cosa c'è? >> Le chiedo.
Mi avvicino a lei, << È il numero di casa. >>
<< Rispondi. Cosa aspetti?! >>
"Pronto?" Risponde con voce tremante.
"Mamma ma dove sei stata? Ti stiamo cercando da tutto il giorno!"
Grazie al cielo sta bene. Sospiro e rilasso i muscoli contratti.
Riaggancia, << È a casa. Forza andiamo. >> Si incammina a passo svelto verso casa, e la seguo.
Giro la chiave nella serratura e Debby non mi dà nemmeno il tempo di aprire la porta, che si precipita dentro e va dritta in cucina.
<< Ma dove sei stata! >> La sento urlare. Non avevo mai sentito mia sorella urlare in quel modo, soprattutto con nostra madre.
<< Debby calmati. >> Cerca di tranquillizzarla.
<< Calmarmi!? Mamma calmarmi? Tu hai qualche problema! >> Le sta urlando in faccia, e ho paura che possa agire male.
<< Debby non urlare in quel modo a nostra madre. >> Dico calma avvicinandomi a lei.
Si volta nella mia direzione con occhi inferociti.
<< Emily c'eri anche tu con me. Eri anche tu terrorizzata all'idea che le fosse successo qualcosa. Non dirmi di stare calma. Dovresti essere arrabbiata anche tu. >>
Scuoto la testa e dico: << Si, è vero. Ma esageri in questo modo. >>
Guarda me, nostra madre, e di nuovo me.
<< Ci rinuncio. Me ne vado. Lei sta bene, tu stai bene, non ho più motivo di stare qui. >> Esce dalla cucina e si avvia alla porta d'ingresso. La seguo con lo scopo di fermarla e parlarle. Prima di aprire la porta e uscire, si volta e dice: << Convincila a comprarsi un cellulare, così staremo più tranquille. >> Il suo tono adesso è più calmo rispetto a prima, e la sua rabbia si sta placando.
<< Perché non rimani con noi? >>
Scuote la testa rivolta verso la porta, e dandomi le spalle dice: << Preferisco andare a casa, grazie lo stesso sorellina. Ti voglio bene. Scusatemi. >> Apre la porta e se ne va.
Torno in cucina e vedo che mia madre si è già messa ai fornelli.
<< Mamma lo sai che ci hai fatto preoccupare? >>
Si volta, il volto triste. << Mi dispiace. >>
<< Dove sei stata? Perché non sei tornata a casa? >> Incrocio le braccia al petto.
<< Ho pensato di tornare più tardi, dato che avevi organizzato la grigliata con i tuoi amici. Non volevo disturbare, e quando stavo per tornare, ho... >> Lascia la frase in sospeso, e la incito a terminare.
<< ... Ho incontrato un uomo. >> Arrossisce e sorride.
Mi si stampa un sorriso sulla faccia. << Mamma, ma è meraviglioso! >> L'abbraccio, << Com'è? >> Chiedo, e arrossisce di nuovo, si vede che è interessata.
<< Fantastico. È bello, buono, divertente, gentile... È... Ed è sposato. >> Si rabbuia.
Finalmente mia madre riesce a guardare avanti, prova interesse verso un altro uomo, e questo? È sposato.
Sono stesa sul mio letto, e ora che ci penso è un po' come la situazione tra me e Drake. Non è la stessa cosa, ma...
Anche se ci ho messo molto a capirlo, provo interesse nei suoi confronti, ma so che non posso stare con lui, e questo mi fa stare male.
La finestra della mia camera si apre, e so già chi entrerà. Mi metto a sedere sul letto.
<< Pensavo dormissi... >> Dice venendo da me. Scuoto la testa, << Ti sbagliavi... >> Dico con un filo di voce.
Mi carezza la guancia, mi porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si sofferma su quest'ultimo sfiorandolo delicatamente.
<< Tua madre? >>
<< Sta bene... >> Tengo la testa e gli occhi bassi, si fa in avanti per cercare il mio sguardo.
<< Ma...? >> Non posso nascondergli niente.
Lo guardo in volto. È bellissimo, fisso per un momento le sue labbra, lo guardo di nuovo negli occhi.
<< Ha conosciuto un uomo, ma ha scoperto che è sposato... >> Di nuovo gli occhi bassi.
Sospira. << Tu invece? Cos'hai? >> Con l'indice sotto il mio mento mi costringe a guardarlo.
<< Niente. >> Mento.
<< Sei una bugiarda. >> Dice sorridendomi dolcemente.
Lo odio. Come fa a capire che mento?
<< Mi mancherà parlare con te sai? >> Dice queste parole con enfasi.
Mancherà anche a me parlare con lui, ma soprattutto, mi mancherà potergli stare vicino.
Le mie mani prendono il suo viso, osservo molto attentamente i lineamenti perfetti del suo viso.
Le sue labbra. Il mio sguardo è attratto dalle sue labbra. Poi noto un piccolo segno sull'angolo del labbro inferiore.
Glielo carezzo con il pollice, << Cos'è questo segno? >>
<< Avevo un pearcing qualche tempo fa. Poi l'ho tolto. >>
<< Perché? >>
Prende una ciocca dei miei capelli e se l'avvolge attorno alle dita giocandoci. Osservo ogni suo movimento, << Sei curiosa? >> Annuisco, sorrido e gli faccio gli occhi dolci.
<< Non mi piaceva più. Tutto qui. >>
La mia mano accarezza ancora il punto dove aveva il pearcing.
Mi ritrovo sopra di lui. Lo sto baciando. Il mio corpo agisce senza che io gli abbia detto di farlo. Mi succede solo con lui.
<< Emily... >> Sussurra sulle mie labbra. Mi tiro leggermente indietro per guardare il suo bellissimo viso.
<< Si...? >> Mi carezza la guancia.
<< Emily? >> Sussulto, e di scatto mi alzo dal letto, Drake è ancora disteso deciso a non muoversi.
Mia madre sta bussando alla porta. Devo nasconderlo, o lo vedrà qui.
<< Drake alzati vieni... >> Dico più a bassa voce possibile. Lo tiro per un braccio e finalmente si alza.
<< Nasconditi nell'armadio e non muoverti. >>
Fa come dice. Mi ricompongo, e apro la porta a mia madre.
<< Perché ti sei chiusa? >> Mi chiede appena la riapro.
<< Non lo so, non me ne sono resa conto. >> Mento. Odio mentire, e in questi ultimi due mesi non ho fatto altro che mentire.
<< Va tutto bene? >>
Annuisco. << Si. Va tutto bene. Perché non dovrebbe andare bene? >> Rispondo in preda al panico. Ho il terrore che Drake decida di uscire e farsi scoprire in camera mia in piena notte.
<< Mi dispiace se ho fatto preoccupare te e tua sorella... >> Dice, ma la interrompo.
<< Tranquilla... Vai a dormire. Ora dormo anche io, sono stanca. >> Annuisce e se ne va.
Appena chiudo la porta, mi ci appoggio contro con la schiena.
Drake esce dall'armadio con un sorriso stampato sulle labbra. Viene verso di me. Appoggia entrambe le mani alla parete all'altezza della mia testa intrappolandomi.
<< Sei sicura di voler dormire? >> sussurra avvicinandosi al mio orecchio.
Poggio le mani sul suo petto sodo, e lo spingo indietro.
<< Si. E credo sia meglio che vai a dormire anche tu... >> Si raddrizza, alza la testa e mi guarda con un'espressione che non saprei descrivere. Senza dire una parola, esce da dove è entrato. Sono ancora incollata con la schiena alla porta, e scivolo lentamente a terra. Mi prendo la testa tra le mani e sospiro.
Perché la mia vita è così complicata?
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Cosa ne pensate? Emily ha finalmente ammesso a se stessa di provare interesse per Drake. Ma nonostante ciò è decisa a lasciare le cose come stanno. Cosa accadrà? Secondo voi quale sarà la scelta di Emily? CONTINUATE A LEGGERE PER SCOPRILO. Baci baci.
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Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}
Любовные романыEmily, 19 anni. Ha sempre vissuto a Orlando, Florida. Ma dopo l'estate partirà per il College, a Cambridge. È emozionata, e non vede l'ora di partire, ma è anche triste perché dovrà lasciare la sua famiglia e i suoi amici... L'estate è iniziata all...