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Al mattino, al mio risveglio faccio fatica a capire dove mi trovo. Mi guardo intorno, e capisco che non sono a casa mia. Mi giro sul lato, e scatto all'indietro quando trovo Drake accanto a me nel letto che mi fissa.
Cado dal letto e finisco a terra.
<< Buongiorno anche a te. >> E mi manda un bacio con un segno della mano.
Esterrefatta lo guardo, mi alzo in piedi e indietreggio.
<< Cos'hai? >> Sorride maliziosamente.
<< Io... Tu... Io... >> Balbetto. Non riesco a formulare una frase comprensibile.
Si alza e solo adesso mi accorgo che indossa solo i boxer.
Mi volto e arrossisco.
Scoppia a ridere, << Giusto per informarti. Dieci minuti fa è venuto il tuo fidanzato. Ti cercava... >> Lascia la frase in sospeso, e io lo incito ad andare avanti. << Be' ci ha visti a letto insieme e se ne andato infuriato. >>
Spalanco gli occhi e mi porto le mani alla bocca.
Oh no! Deve aver pensato che io e... Un momento...
<< Ma noi non abbiamo fatto niente. Vero? >> Domando e lui mi guarda divertito.
Si alza dal letto e lentamente si avvicina a me, << Come? Non te lo ricordi? >> Lo spintono ed esco dalla camera sbattendo la porta alle mie spalle.
Devo andare subito da Brandon e parlargli. Tra me e Drake non è successo niente. Lo so. Ne sono... Come faccio a esserne sicura se non ricordo niente?
Devo parlare prima con Drake e farmi dire la verità: se tra noi è successo qualcosa questa notte.
Busso alla porta, e lo trovo sdraiato sul letto con le braccia dietro la testa.
<< Posso... Posso entrare? >> Esito, ma poi mi faccio coraggio ed entro.
E' ancora in boxer. Non si vergogna? Farsi vedere da me... In queste
condizioni.
Entro e chiudo la porta. Poi mi volto dandogli le spalle.
<< Puoi metterti qualcosa addosso per favore. >> Chiedo arrossendo ancora una volta.
Sento dei passi e poi un fiato caldo sul mio collo.
<< Perché? Non riusciresti a concentrarti su quello che sei venuta a chiedermi vero? Lo so perché sei qui. >> Non è vero. Ma non mi va di stare chiusa in camera con lui mezzo nudo.
Mi volto tenendo gli occhi chiusi e vado dritta al punto. << E' successo qualcosa tra noi questa notte? >> Dico tutto d'un fiato.
Scoppia a ridere e allora mi faccio coraggio: apro gli occhi e lo fisso.
<< Stai tranquilla. Non ti ho toccata. Ma dimmi una cosa. Tu e il tuo fidanzatino non... >>
Scioccata esco dalla camera e lo sento gridare, << chi tace acconsente! >>
Antipatico. Ma cosa importa a lui se io e Brandon non siamo andati fino in fondo!
Per fortuna Carmen e Bob dormono ancora. La casa è messa un po' male; ieri eravamo solo sette persone in tutto, almeno per quello che ricordo, ma dal casino che c'è non si direbbe proprio.
Comincio a riordinare in cucina: ci sono molti bicchieri sparsi sopra il tavolo, così li raccolgo mettendo un bicchiere dentro l'altro e li metto via.
Ci sono lattine di Coca Cola e Red Bull sul davanzale della cucina.
Il salotto per fortuna è in ordine... Almeno quello. Esco in giardino a prendere un po' d'aria, e trovo una bottiglia di birra in mille pezzi.
Cerco delle buste tra i cassetti, sotto il lavello, e le trovo. Corro in giardino a raccogliere i pezzi di vetro. Ma non appena faccio per prendere uno, mi taglio.
<< Ahi! >> Porto il mio dito indice alla bocca.
Esce molto sangue, e corro in bagno per cercare del disinfettante e un cerotto.
Appena apro la porta, trovo Drake nudo sotto la doccia.
Ma è un incubo! Me lo ritrovo ovunque!
Strillo e mi copro gli occhi con le mani. Mi volto e corro verso la porta. Faccio per aprila, ma non si apre. E' chiusa. Ma io non l'ho chiusa a chiave. Com'è possibile?
Abbasso la maniglia più volte e tiro la porta con la speranza che si apra, ma niente.
Drake esce dalla doccia e lo sento venire verso di me.
<< Inutile. E' bloccata. E' un po' difettosa. Ieri sera sono rimasto chiuso qui dentro. Sono venuti ad aprirmi da fuori. Per questo avevo lasciato la porta socchiusa... Per evitare che si ripetesse. Ma ora per colpa tua, siamo bloccati qui dentro. >> Si acciglia.
Mi volto. E'... E' a torso nudo e indossa solo un asciugamano alla vita.
Ha un fisico così perfetto, e a quella visione rimango senza fiato.
<< Respira dolcezza. >> Dice con tono disinvolto. << Non mi svenire. Ho capito che hai una bella vista davanti a te, ma non ho intenzione di farti da infermiere. Chiaro? >> A quelle parole divento paonazza, la rabbia prende il sopravvento.
Lo spingo via, cade a terra e comincio a chiamare aiuto, sperando che qualcuno mi senta.
Drake mi prende per un braccio facendomi girare, si avvicina a me furioso, << Non ti permettere mai più. Stupida. >>
<< Sei un arrogante, insopportabile... >> non termino la frase.
Aprono la porta. Carmen! E' la mia salvezza. L'abbraccio, poi mi chiede cosa ci facevo in bagno con Drake.
<< Mi sono tagliata, sono venuta a cercare qualcosa per medicarmi... E la porta si è chiusa... E Drake stava facendo la doccia... E... >> Dico tutto senza prendere aria, ma Carmen mi interrompe.
<< Okay. Ho capito. >> Mi fa passare e la supero.
Andiamo in cucina e si offre di prepararmi la colazione, ma rifiuto.
Devo andare dritta da Brandon e spiegargli che quello che ha visto è
stato tutto un malinteso.
Arrivo a casa di Brandon e suono alla porta.
<< Brandon per favore! Sono io, apri! Non è come credi! >>
Non mi apre nessuno. O non è a casa, o è troppo arrabbiato.
Infilo una mano nella tasca del pantalone per prendere il cellulare, ma...
Non lo trovo. No! Devo averlo lasciato a casa di Bob, però non ricordo dove l'ho lasciato l'ultima volta.
Ritorno a casa di Bob. Devo sembrare una pazza questa mattina.
Quando sto per bussare, la porta si apre e mi ritrovo davanti Drake. Ancora!
<< Non puoi starmi lontano eh? >> Strizza l'occhio. Distolgo lo sguardo e mentre lo supero per entrare dico: << No. Mi dispiace deluderti, ma sono qui unicamente per il mio cellulare. >> Comincio a cercarlo in giro, ma non riesco a trovarlo, e non ricordo dove l'ho messo.
<< Emily! L'ho trovato a terra. Mi dispiace, ma è rotto. >> Carmen si avvicina porgendomi il cellulare.
Ormai non c'è più niente da fare. E' a pezzi. L'unica soluzione è comprarne uno nuovo, ma non posso permettermelo.
Questo era l'unico cellulare più decente che sia riuscita a comprarmi in 19 anni della mia vita. Un Samsung S3.
Lo avevo comprato con i soldi che i miei nonni mi avevano dato al mio diciottesimo compleanno.
E ora... Rimarrò senza. Non voglio chiedere soldi ai miei o a mia sorella solo per un cellulare.
<< Non fa niente. Non è così importante. >> Mento e fingo un sorriso.
Me ne vado con il morale a terra. Me ne torno a casa.
Mia madre sta preparando il pranzo, mi chiedo cosa cucinerà. E' sempre ai fornelli. Ma non si stanca mai di cucinare?
<< Ciao mamma sono tornata. >> Vado in cucina e mi siedo vicino a lei, sta tagliando le carote.
<< Ciao tesoro. Com'è andata ieri? Tutto bene? >>
<< Si, niente di speciale. Cosa stai preparando? >> Le domando indicando le carote già tagliate.
<< Come niente di speciale? E la cena con Brandon? La sorpresa? >> Rimango impietrita. No! Mi sono completamente dimenticata.
E adesso, oltre a essere arrabbiato per avermi trovato nel letto con Drake, sarà arrabbiato anche per non essermi presentata alla nostra cena.
Ma dove ho la testa! Come ho potuto dimenticarmi della nostra serata!
La giornata non è iniziata per niente bene.
<< Mamma devo andare. Ci vediamo più tardi. >> Le do un bacio sulla guancia ed esco di corsa di casa.
Sono di nuovo davanti la porta di casa di Brandon, e sto bussando da un paio di minuti.
Finalmente qualcuno viene ad aprirmi. Non è Brandon, nemmeno i suoi genitori. E' Bob. Che ci fa qui?
<< Ciao Bob. Non mi aspettavo di trovarti qui. >> Dico con tono disperato. Lui lo nota e mi dice: << Mi ha raccontato tutto. Non preoccuparti, ho spiegato che è stato un malinteso, e che quello che ha visto non era vero. Che tu e Drake non... >> Alzo una mano per zittirlo, e non lo lascio finire.
Solo a sentirlo nominare mi sale la rabbia.
Bob se ne va e io corro nella camera di Brandon. Appena mi vede, viene da me e mi abbraccia.
<< Scusami amore mio. Perdonami. >> Mi stringe forte, e la sua voce mi implora di perdonarlo, ma non ho niente da perdonargli. E' lui che deve perdonarmi per avergli dato buca al nostro appuntamento.
Prendo il suo viso tra le mani e lo guardo negli occhi. << Sei tu che devi perdonarmi. Perdonami se ieri sera non sono venuta. Non ho giustificazioni, a dire il vero non so come ho fatto a dimenticarlo. E per
quanto riguarda questa mattina. Ti giuro che non è successo niente.
Ieri ero un po' ubriaca e mi sentivo male, avevo bisogno di stendermi e...>> Mi zittisce posandomi l'indice sulle labbra. << Sssh... Lo so, ieri ti ho
chiamata. Ho sentito che non eri te stessa. >>
Mi prende per la vita e mi attira a sé. Mi bacia. Un bacio dolce, tenero, ma
allo stesso tempo passionale e pieno di desiderio.
Fa dei passi avanti facendomi camminare all'indietro, e mi fa stendere sul letto con lui sopra.
Mi accarezza le cosce e sale su fino alla vita. Mi dà piccoli baci sul collo, che mi fanno venire il solletico e scoppio a ridere.
Alza la testa per guardarmi, << Che hai? >> Mi chiede sorpreso della mia reazione e poi ride anche lui.
<< Niente, mi hai fatto il solletico. >> Dal collo si sposta sulle mie labbra, e mi accarezza le braccia.
Le sue mani si insinuano sotto la mia maglietta, e mi accarezza la pelle.
Fa per togliermela, ma lo fermo, scuoto la testa e mi metto a sedere.
<< No, non sono pronta. Okay? >>
<< Sono sicuro che una volta che l'avremmo fatto, non vorrai più
smettere. >> Incredula di quelle parole, mi alzo e mi avvio alla porta.
Mi afferra per un polso. << Scusami. Non volevo. Ti prego, perdonami. >>
<< Che ti succede Brandon? Non ti riconosco. E' meglio se vado via. Ne parleremo in un altro momento. >>
Apro la porta, ma la richiude violentemente, facendomi sobbalzare.
<< Lasciami andare via Brandon. Non capisco cosa ti sia successo. >>
<< Voglio che rimani con me, questa notte. >> Mi attira a sé e stringe la presa. Mi manca l'aria. Devo trovare un modo per andare via di qui.
Gli mollo un ceffone e subito mi lascia andare, allora esco di casa più in fretta che posso.
Appena arrivo a casa mi chiudo in camera a piangere.
Non è possibile che il ragazzo che mi ha detto quelle cose fosse il mio
Brandon. Lo stesso ragazzo dolce, simpatico e premuroso che amo.
Devo cercare di non pensarci, domani sarà un nuovo giorno, e forse tutto andrà meglio. Ripenserà a quello che mi ha detto e si scuserà.
Accendo la TV e mi sdraio sul letto.
Stanno trasmettendo "Colpa delle stelle", un bellissimo film romantico, dove due ragazzi malati di cancro riescono a trovare l'amore.
L'amore vero vince su tutto. Anche sulla morte.
Ma mi domando: Esiste l'amore vero?
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UN NUOVO CAPITOLO PER VOI..
Mi raccomando commentate e votate! Kiss! 😘

Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora