Ho fatto bene a confidarmi con mia sorella, mi sento meglio.
Anche sapere che ho fatto la scelta giusta. Stare con Brandon quando non nutro più alcun interesse, non era la cosa giusta da fare.
La sveglia del mio cellulare segna le 11.30. Quanto ho dormito!
Mi alzo di scatto dal letto e scendo al piano di sotto. Poi ricordo che è domenica, e che posso stare tranquilla perché non devo andare al lavoro. Vanessa mi ha dato il sabato e la domenica di riposo. Tutto il giorno. In questa settimana, che sembra volata, sono stata parecchio assente. Lo ha notato anche lei. Le mando un messaggio per darle il buongiorno e per domandarle come se la passa.
Risponde subito con: "Buongiorno anche a te. Ti ringrazio per il pensiero, sto bene... Volevo chiederti se ti va di prendere un gelato oggi pomeriggio. Che ne dici?" È molto buona con me. Mi piace molto la sua compagnia, quindi accetto immediatamente.Io e Vanessa ci siamo date appuntamento alle 16.00 in piazza.
Sono appena arrivata, quando la vedo che agita le braccia in aria per farsi vedere da me. Appena la noto, la saluto anche io agitando le braccia in aria e corro da lei.
<< Ciao collega! >> Mi abbraccia.
Scoppio a ridere, << Ciao! >>
Mi prende a braccetto, e dice: << Andiamo. Ti offro il gelato. >>
Io lo prendo al cioccolato, lei alla fragola e panna.
D'un tratto ricordo quando io assaggiavo un po' del gelato di Brandon, e lui del mio.
Mi rabbuio.
<< Emily, basta pensare ai ragazzi. Vivi la tua vita. Avrai tempo per rattristarti. Non te lo auguro, questo è chiaro. Ma dico che ora sei nel pieno della vita, e devi viverla al meglio. >> Cerca di tirami su di morale; alzo gli occhi su di lei e mi fa l'occhiolino. Le sorrido e dice: << Così ti voglio. >>
Passeggiamo per molto tempo. Mi racconta di quando era una bambina, e voleva un cane, ma sua madre non voleva. Allora lei si accontentò dei peluche. Li metteva al guinzaglio e ci camminava per tutta la casa.
Scoppiamo a ridere. Anche io ho sempre voluto un cane, ma non abbiamo mai avuto la possibilità di prenderne uno.
Anche se a pensarci bene, ora che me ne andrò al College, e mia madre rimarrà sola, un cane le farebbe proprio bene. Non starebbe più sola.
<< A cosa stai pensando? >> Mi domanda Vanessa.
<< Conosci qualcuno che regala
cani? >>
Scuote la testa, poi spalanca gli occhi e dice: << Però potresti vedere in qualche canile. Sai ci sono molte creature lì dentro che hanno bisogno di affetto. Ma perché me lo chiedi? >> Inarca un sopracciglio. Lo fa sempre quando è confusa.
<< Voglio prendere un cucciolo a mia madre. Quando partirò per il College rimarrà sola, e ho pensato che con un cucciolo in casa non lo sarà più. Poi a lei piacciono i cani. Ne sarà felicissima. >> Sono entusiasta. Andrò a cercarlo oggi stesso. Voglio farle una sorpresa.
<< Voglio andare oggi. Ti va di accompagnarmi? >>
Scuote la testa e mi guarda dispiaciuta.
<< Perdonami, mi piacerebbe tanto, ma devo andare da mia madre e non posso proprio. >>
<< Non preoccuparti. >> L'abbraccio e la ringrazio per avermi dato l'idea di cercare un cucciolo nel canile. Ha ragione. Ci sono tante creature bisognose di affetto.Abbiamo passato molto tempo insieme. Mi ha raccontato che una signora ha comprato un vestito giallo e verde.
Orribile! E ha detto che tra l'altro le stava anche male, ma la signora se lo vedeva bene addosso. Be' come si dice "Il cliente ha sempre ragione".
Ora sto andando in un canile, che ho trovato su Internet. Si chiama "Il mio amico peloso"; è poco distante da casa di Bob. Cammino a passo svelto. Sono terrorizzata dall'idea di incontrare Drake.
Da quel giorno non l'ho più sentito e ne' visto; tantomeno lui ha fatto altrettanto. E pensare che una volta mi ha detto di non esserci riuscito a starmi lontano. È stata quella volta che gli dissi di non vederci più... Almeno non da soli. Me lo ricordo. Volevo tenere le distanze da lui, per vivere serenamente la mia storia con Brandon.
Ma a quanto pare mi stava solo prendendo in giro, perché come vedo, riesce a starmi lontano eccome...
Passo davanti casa di Bob. La fisso, ma continuo a camminare a passo svelto.
Un'ultima occhiata, e guardo avanti a me, ma non faccio in tempo a girarmi, che vado a sbattere contro qualcuno, che per fortuna mi prende subito per un braccio per non farmi cadere.
Non ci posso credere! Ma perché devo sempre incontralo...
<< Ciao. Che ci fai qui? >> Mi guarda cupo.
<< Io... Io... Ecco... Devo andare al canile che è qui vicino. >> Fa un passo verso di me. È a un soffio dalle mie labbra, e il mio cuore comincia a battere all'impazzata.
<< Allora perché guardavi lì dentro? >> Mi dice indicando la casa.
M'irrigidisco. Stringo i pugni lungo i fianchi e la rabbia prende il sopravvento. Lui lo nota; mi guarda le mani chiuse a pugno e poi alza gli occhi su di me: << Hei, hei. Piccola pe... >> si interrompe e poi dice: << Calmati dolcezza. Che vuoi fare? Vuoi picchiarmi come l'altra volta? >>
Rimango sbigottita. Distolgo lo sguardo, tiro un sospiro e comincio a camminare. Non mi volto a guardarlo.
<< Quindi è vero? Ti accompagno. Dove si trova questo canile? >> Viene verso di me. Mi giro di scatto, e alzo una mano per fermarlo, << No, tu con me non vieni da nessuna parte. >> Dico con tono secco.
Mi fissa per un secondo negli occhi e poi scoppia a ridere. Avanza velocemente verso di me e comincio a indietreggiare. Mi porta un braccio sulle spalle e mi stringe a lui.
Mi divincolo dal suo abbraccio, e aumento il passo, allora mi prende per mano.
Lo guardo scioccata. Mi ha sorpresa con quel suo gesto. Davvero, non lo capisco. Prima vuole stare con me, poi mi dice che non vuole più vedermi, e ora? Questo...
<< Perché fai così? >> Gli domando. Il mio tono di voce lo sta supplicando di dirmi la verità. Vorrei capirci qualcosa...
Mi guarda negli occhi, poi sospira e guarda avanti.
Mi tiene ancora per mano, e siamo arrivati al canile. Si sentono i cani che abbaiano, altri che ululano, altri ancora che piangono. Mi si spezza il cuore.
Un signore di mezza età ci viene incontro.
<< Buonasera ragazzi, posso
aiutarvi? >>
Annuisco e sorrido. << Si, grazie. Vorrei adottare un cucciolo... >> Ci guarda e sorride.
Poi guarda Drake e dice: << Hai scelto il migliore regalo per la tua fidanzata. >> E gli fa l'occhiolino.
Mi volto a guardalo, e noto la sua espressione imbarazzata, allora tolgo la mia mano da quella di Drake e dico: << No, no. Non siamo... Una coppia... Noi due. >> Dico nervosa indicando noi due.
<< Sicuri? Per come vi tenevate per mano sembrava il contrario. >>
Arrossisco.
<< Allora? Ci sono cuccioli da adottare? >> Cambio discorso.
Annuisce, e mi fa vedere un cucciolo con il pelo bianco, le orecchie e la coda marroni. È un amore.
<< Va bene lui. Lo prendo. >> è davvero adorabile! Mia madre ne sarà felicissima!
Il signore mi mette il cucciolo tra le mie braccia e ci saluta augurandoci il meglio.
Salutiamo anche noi e andiamo via. Drake mi cammina di fianco.
Non abbiamo aperto bocca da quando siamo andati via da quel canile.
<< Perché hai detto a quel tizio che non stiamo insieme? >> Ma che gli prende?
Lo guardo sconcertata.
<< Perché mi guardi così? >> Mi domanda.
<< Perché non stiamo insieme. Ricordi? >>
Fa una risata nervosa. << Potevi lasciarglielo credere. Dopo che gli hai detto così, non ti ha tolto gli occhi di dosso per tutto il tempo. >> Mi fermo e lo guardo. << Quel pervertito del
cazzo! >> Sbotta.
Mi trattengo dal ridere. Per caso è geloso?
Riprendo a camminare dandogli le spalle, poi improvvisamente mi attira a se'.
Non lo guardo, tengo gli occhi bassi.
<< Smettila. >>
Posa un dito sotto il mio mento e mi solleva il viso per guardalo negli occhi.
<< Posso... >> Esita. Piano si sporge in avanti. Il suo viso a pochi centimetri dal mio. Sento il suo fiato caldo sul mio viso.
Per un attimo mi lascio andare, poi, prima che le sue labbra si posassero sulle mie, arretro e dico: << Tu sei pazzo! Non puoi avermi e poi buttarmi come un giocattolo quando ti pare e piace! >> Strepito. Comincio a correre.
Quando arrivo a casa sono senza fiato. Riprendo aria. Mi poggio con la schiena alla porta.
<< Emily sei tu? >> Mia madre sbuca dalla cucina; e quando mi vede con in braccio il cucciolo, le vengono le lacrime agli occhi. Si porta le mani alla bocca.
<< È un regalo per te... >> Lo prende in braccio e lo abbraccia.
È così bello vederla felice.
<< Lo chiamerò Macchia! Lo adoro! Grazie mille tesoro! >> Viene ad abbracciarmi.
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Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}
RomanceEmily, 19 anni. Ha sempre vissuto a Orlando, Florida. Ma dopo l'estate partirà per il College, a Cambridge. È emozionata, e non vede l'ora di partire, ma è anche triste perché dovrà lasciare la sua famiglia e i suoi amici... L'estate è iniziata all...