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Ieri sera a casa di Bob è stato fantastico. Rivedere i miei vecchi amici mi ha reso davvero molto felice.
Purtroppo non posso restare molto, devo ritornare all'università; domani partirò, così i ragazzi come saluto, mi hanno organizzato una specie di festa, anche se è riservata solamente agli amici intimi; cioè io, Carmen, Amanda, Bob e Steve.
<< Allora dove andrete questa sera? >> Domanda mia madre, faccio spallucce e scuoto la testa, << Non ne ho idea. >>
<< Sorpresa? >>
Sorrido, << A quanto pare... >>
Mia madre viene ad abbracciarmi:
<< Mi mancherete. >> Dice con voce rotta.
Sciolgo l'abbraccio per guardarla in volto, le asciugo le lacrime: << Non posso restare di più, devo tornare all'università. >> Le spiego.
Lei annuisce e sorrido: << Lo so. >>
Il mio cellulare squilla:
"Pronto Carmen..."

"Dolcezza preparati, tra venti minuti saremo da te."

Scoppio a ridere: "Bob, ma che fai? Mi chiami con il cellulare della tua ragazza?"

"Lo avevo a portata di mano e ne ho approfittato."

"Va bene. Allora a tra poco."
Dico e riattacchiamo.

<< Devo prepararmi, tra venti minuti passano a prendermi. >>
Mia madre spalanca gli occhi: << Di già? Ma sono solo le sette. >>
<< Lo so, ma che ci posso fare... >> Dico sorridendo. Mi chiedo che intenzioni hanno questa sera...
<< I tuoi amici sono pazzi, ma quello che penso, è che è meglio essere pazzi, che noiosi... >> Mi carezza la guancia e dice: << Devo aiutarti a scegliere cosa mettere? >> Annuisco.
<< Allora, vediamo cos'hai qui
dentro. >> Apre il mio armadio e passa in rassegna tutti i vestiti.
<< Metti questo. Ti sta benissimo. >>
Prende un abito nero senza spalline, a fascia, corto fin sopra le cosce.
È semplice.
Lo studio qualche secondo e annuisco.
Lo toglie da sopra la stampella e lo sistema sul mio letto.
<< Vado a fare una doccia. >> Le comunico e lei annuisce, << Vado giù in salotto a vedere cosa combina Macchia; non lo sento, e quando non si sente, qualche cattivo servizio sta facendo. >> Dice scendendo le scale.
Nerone...
Il mio cucciolo, mi chiedo come stia. Spero che Drake non lo abbia portato indietro, spero lo tenga con se'.
Non importa se non lo vedrò più, anche se mi dispiace tantissimo, ma ciò che conta di più per me, è che stia bene.
Entro nel bagno e chiudo la porta a chiave: faccio scorrere l'acqua, nel frattempo che si riscalda, mi svesto.
Mi metto davanti lo specchio, girata di lato.
Carezzo dolcemente la pancia; mi immagino già con il pancione.
Quando per strada vedo donne con il pancione, le guardo con gli occhi a cuoricino.
So che può sembrare inquietante, ma rimango incantata.
Fin da piccola ho sempre pensato che portare un piccolo essere umano dentro di se che man mano cresce, sia una delle esperienze più belle al mondo.
Noi donne siamo solite dire: "Meglio nascere uomo". In un certo senso si, niente ciclo, niente dolori per il parto, niente di niente. Però...
Noi donne abbiamo il grande dono di dare la vita, e non c'è cosa più bella che mettere al mondo un bambino.

Dieci minuti dopo, esco dalla doccia. Mi ci voleva proprio. Asciugo i capelli e comincio a vestirmi.
Non mi trucco, non mi va, metto solo un po' di gloss sulle labbra.
Sto mettendo le scarpe quando sento il campanello suonare. Mia madre apre e sento i ragazzi salutarla, << Kora buonasera. >> La voce di Carmen.
<< Ciao cara... >>
Scendo le scale e li raggiungo.
<< Buonasera signora Foster. >>
Mia madre fa una smorfia, << Cos'è questo "signora"? >> Fa le virgolette con le dita.
<< Chiamami Kora. >>
Bob le sorride, poi si volta verso di me e dice: << Sei pronta? >> Annuisco.

Arriviamo in un locale, << È nuovo? Non ricordo questo locale. >>
Carmen annuisce, << Ha aperto qualche settimana fa, fanno la pizza più buona del mondo! >> Dice entusiasta.
Ricordo quando Drake mi portò a mangiare la pizza la sera prima della mia partenza, quella sera fu indimenticabile, in tutti i sensi.
Quella sera io e Drake ci siamo amati, per davvero. Quella sera gli ho dichiarato il mio amore, anche se dormiva, ma quella sera ho ammesso a me stessa di amarlo.
Il solo ricordo di quella sera mi fa venire le lacrime agli occhi, << Emily, perché piangi? >> Amanda mi viene vicino.
Tiro su col naso, forzo un sorriso,
<< Niente. Ricordavo. >> Dico semplicemente.
Non vorrei ricordare, perché se ricordassi, vorrei che il tempo tornasse indietro; vorrei che Drake tornasse indietro da me. Ma purtroppo la vita va avanti, non si torna indietro, e che ci piaccia o no, dobbiamo accettare ciò che ci è capitato.
<< Ma di chi è questo locale? >> Chiedo, non c'è nessuno, solo alcuni camerieri.
Tutti mi guardano con un sorriso stampato sulle labbra, e io li guardo confusi, << Cosa ci prende? Perché avete quelle facce? >> Chiedo.
<< È mio... >> Mi volto sorpresa, << Davvero? >> Annuisce.
<< Steve, ma è fantastico! Non sapevo... >> Mi interrompe.
<< Non l'ho detto mai a nessuno, ma mi piace impastare pizze. >> Mi guarda, è timido.
Mi complimento ancora con lui,
<< Okay, allora sediamoci e assaggiamo la tua specialità. >>
Steve ci dice di sederci dove vogliamo dato che il locale è vuoto, ecco... Appunto...
<< Steve, ma come mai è vuoto? >>
Mi si avvicina, mi prende per le spalle e dice: << Questa sera chiusura. Riservato solo a una persona speciale, e ai suoi amici... >> Mi fa l'occhiolino e io gli salto addosso abbracciandolo.
<< Grazie ragazzi. >> Dico sciogliendo l'abbraccio; ci sediamo e aspettiamo per mangiare.

Ieri sera abbiamo riso e scherzato. Devo ammettere che mi mancava ridere con loro.
<< Tesoro hai preso tutto? >> Chiede mia madre entrando in camera mia; ieri ho preparato le valigie, ma dato che dimentico sempre qualcosa, controllo sempre prima di partire.
Annuisco, << Credo di si. Vabbè... in ogni caso è qui. Tanto ritorno... >> Dico e lei viene ad abbracciarmi.
<< Riguardati tesoro. >> Dice singhiozzando.
<< Mamma non sto andando al patibolo. >> Dico ridacchiando.
<< Lo so, ma ogni volta che torni qui e poi riparti, il mio cuore si spezza. Sento molto La tua mancanza sai? >>
Le poso un bacio sulla guancia,
<< Vado... >> Dico.
Se non me ne vado subito, sono sicura che scoppierò a piangere.
Raf mi accompagna all'aeroporto.
Ci abbracciamo e mi avvio dentro per fare il check-in.
Ho un po' paura di ritornare a Cambridge; adesso che sa anche mia madre che aspetto un bambino, inizia per davvero una nuova vita per me.
Una vita fatta non solo di libri e uscite con gli amici, ma anche di biberon e pannolini...
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Fine capitolo! Spero vi sia piaciuto e buona lettura!
Ah! Volevo dire una cosa... io domani parto, e non so quando riuscirò ad aggiornare...
spero di riuscirci..
buona serata! Vi voglio bene! ❤️

Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora