Per far entrare Sedy all'Inferno c'erano due opzioni. La prima era che poteva morire mentre la seconda era farle un incantesimo.
Ovviamente senza proporle la prima opzione, optai per la seconda.
Sedy era un Vampiro per nascita.
Ribadirò per tutta la vita che le storie in cui si racconta che grazie al morso di un Vampiro ci trasforma sono tutte cavolate. Vampiri ci si nasce.
L'unica cosa che causa il morso è la morte.Durante il nostro piccolo viaggio io e Sedy decidemmo di non parlare, forse qualsiasi cosa potessimo dire comprendeva Will, problemi e sicuramente non potevano essere cose positive.
Non potevamo mica chiederci un semplice "come stai?".Mentre mi perdevo tra i miei pensieri arrivammo davanti all'entrata degli Inferi e dissi: -Non voglio mentirti, sarà doloroso, ne sei sicura?- chiesi alla riccia.
-Tutto per mia madre.- rispose convinta facendo spuntare un sorriso sul suo volto.
-Bene.- dissi conficcando le mie unghie nel suo braccio.
La sentii lamentarsi ma poi per lei fu come se non stesse provando nulla.
-Ora arriva la parte difficile. Ciò che farò sarà permenente, per entrare all'Inferno senza morire bisogna avere del sangue Demoniaco in circolo e per far si che tu lo abbia nel tuo organismo divrò trasferirtelo tramite le mie unghie. Ma ricorda, una parte di oscurità rimarrà sempre dentro di te.- le spiegai.
Annuì ed io iniziai la trasfusione.
-Puoi iniziare.- disse la ragazza sbattendo lentamente le palpebre.
-È già in corso.- risposi.
-Avevi detto che sarebbe stato doloroso.- disse.
-Per questo motivo ti ho fatto un incantesimo, per alleviare i dolori.- le spiegai brevemente.
Non potevo darle un sonnifero, l'organismo dei Vampiri rifiutava ogni tipo di medicinale o alcolico.
Poco dopo Sedy si addormentò tra le mie braccia e lentamente la trasfusione si completò.
***
Qualche minuto dopo Sedy si risvegliò e, aiutandola ad alzarsi, le domandai: -Tutto bene?-
-Si, solo che sento caldo, tanto caldo.- rispose toccandosi la fronte con una mano.
-Sarà un effetto collaterale.- pensai ad alta voce
Lei ascoltava ogni mia singola parola come se fosse legge. Era il momento di entrare ma per sicurezza glielo chiesi nuovamente.
-Ne sei sicura?-
Annuì ed insieme entrammo nella mia amata casa.
Appena entrammo vidi lo sguardo di Sedy pietrificarsi e, come se lo stessi rivivendo, pensai alla prima volta che ci entrai io.
Ovviamente non aveva mai visto l'inferno e come ogni altro essere poteva solo immaginarlo, forse non si aspettava tutti quei demoni girare per gli Inferi ma dal suo volto sembrò piacerle.
C'erano creature alate che svolazzavano ovunque, fiumi di sangue che le facevano brillare gli occhi, sicuramente fremeva dalla voglia di assaggiarne un po'.Infine vide il trono di mio padre ed il suo sguardo si rabbuiò.
-Non fallirò come Will.- disse la ragazza più a se stessa che a me.
Non lo aveva specificato ma una parte di me sapeva che si stesse riferendo al voler uccidere Lucifero.
-Non te lo permetterò, sono qui per aiutarti a salvare tua madre non per uccidere mio padre. Sarò chiara, se tu dovessi solo provare a sfiorarlo non esiterò ad ucciderti e fidati, proverò anche piacere nel farlo. Non farmi pentire di averti portata qui.- dissi.
Sedy annuì, sembrava essere tornata in sé ma già sapevo che quella traccia di oscurità non era svanita nel nulla.
La feci entrare all'interno del castello e poi, facendo meno rumore possibile, la portai in cucina.
-Vado a chiamare i miei fratelli, se dovessi vedere il maggiordomo digli che sei una mia amica.- le dissi.
-Ai suoi ordini principessa!- disse con una punta di ironia nella sua voce.
Feci finta di nulla ma dopo averle dato le spalle sorrisi, quella ragazza era un insieme di euforia e solarità.
Inziai a camminare in cerca dei miei fratelli.
Fortunatamente incontrai Sethìa per le scale, non persi tempo così gli raccontai a grandi linee ciò che fosse successo.-Ora dovrei farti conoscere l'ospite che abbiamo in casa.- dissi. -Ma dov'è Zakarìa?- chiesi.
-È uscito un po' di tempo fa.- rispose.
Chissà dove sarà finito quel Demone, ora a causa del suo girovagare dovrò spiegare la stessa cosa più volte.
Io e mio fratello andammo in cucina dove trovammo la ricciolina che stava frugando nel nostro frigorifero.
-Avete qualcosa da mangiare?- chiese la ragazza senza cacciare la testa dal frigorifero.
-Sedy, lui è Sethìa, mio fratello.-
La ragazza si voltò verso di noi e appena lo vide le spuntò un sorriso sul volto.
-Essere belli è di famiglia.- disse facendogli l'occhiolino.
Mio fratello sorrise ed io roteai gli occhi al cielo.
-Bene, raccontagli ciò che hai raccontato a me.- dissi sbuffando.
Sethìa ascoltò in silenzio tutta la storia, non credeva a ciò che aveva sentito.
D'un tratto sentii dei passi dietro di noi, mi voltai e vidi Arish, finalmente era uscita dalla sua stanza per la prima volta dopo tanto tempo.
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7 Febbraio, 00:10
Scusate l'attesa ma ho avuto
parecchie cose da fare.
Presto nuovi aggiornamenti!
Buona lettura a tutti...💗
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The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...