25 Dicembre
Dopo il litigio con i miei genitori "adottivi", Ruben rimase a dormire con me, ovviamente lui riposò sul divano mentre io nella mia vecchia stanza.
Stare in questa casa mi riportava alla mente tantissimi ricordi e fortunatamente la maggior parte era belli.
Mi alzai dal letto, andai da Ruben e lo salutai.
-Buongiorno.- dissi.
-Buongiorno.- rispose sorridendo.
Non avevo tanta fame ma mi sentivo debole e mi sforzai di mangiare qualcosa.
Nonostante Ruben fosse qui, questa casa era così silenziosa. Pensai ai miei fratelli, loro erano sempre felici, ridevano e scherzavano, e sentivo il bisogno di rivedere mia madre Arish che sorrideva per qualsiasi cosa.
E si, dovevo ammetterlo, mi mancava soprattutto Lucifero. Sarei tornata da loro.
Uscii di casa senza dire nulla ed iniziai a camminare, in poco mi ritrovai difronte all'ingresso per l'inferno, mi addentrai nella caverna e quando sentii quell'odore mi bloccai, ogni parete aveva con sé il profumo di Will che tanto mi mancava. Sentivo il cuore battere forte.Scossi la testa.
Basta vivere nel passato!
Stavo camminando tranquillamente nel luogo che la gente temeva di più, ed in effetti lo era.
Nei fiumi al posto dell'acqua c'era del sangue ed io, a causa del mio essere soprannaturale, lo trovavo molto invitante.Con il passare del tempo imparai che le sezioni qui si dividevano, a sinistra c'erano gli esseri umani e a destra quelli soprannaturali.
Al contrario di come si potesse pensare questo era un posto organizzato, nonostante tutta la confusione che causavano le urla delle anime.
Passeggiavo da troppo ormai, mi stavo quasi stancando, all'inizio volevo godermi il mio ritorno a casa e così mi facendo mi guardai intorno, spostai lo sguardo verso destra concentrandomi su un sentiero che non avevo mai notato prima.
Senza accorgermene andai a sbattere contro qualcosa di duro, alzai lo sguardo e quando lo vidi i miei occhi si riempirono di lacrime.Sethìa mi stava guardando a bocca aperta, mi alzai e gli saltai subito addosso, ero così felice di vederlo!
Mio fratello sorrise e mi abbracciò forte a sé.
-Come fai ad essere qui piccolina?- domandò.
-Ti spiegherò tutto dopo.- risposi stringendo tra le mie braccia.
Non mi fece altre domande, si limitò a stringermi forte, era incredibile quanto mi fosse mancato.
Mi staccai dall'abbraccio e dissi: -Che ci fai qui fuori? Da quel che so è Natale, non stavate festeggiando?- chiesi.
-Lamìa, sono due mesi che cerchiamo un modo per liberarti da quella maledizione, credi davvero che il Natale sia la nostra priorità?- disse sorridendo e guardandomi da capo a piedi.
Sorrisi.
-Come stanno mamma, papà e Zakarìa?- gli domandai curiosa.
Il suo sguardo divenne un po' cupo.
-Lucifero si è chiuso in se stesso da quando non ci sei, sono settimane che nessuno lo sente, si è chiuso nel suo ufficio e non esce da lì neanche per mangiare.-
Teneva davvero così tanto a me...
-Bene, andiamo a casa!- risposi emozionata.
Dovevo andare da mio padre a dirgli che ero tornata. Mio fratello annuì e insieme ci dirigemmo verso il castello.
Suonammo il campanello e quando la porta si aprì il mio cuore si fermò.
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4 Maggio 2020, 02:39
Questa storia mi sta dando
molte soddisfazioni, ho raggiunto
piccoli traguardi che mi hanno
emozionata, grazie a tutti.
Domani aggiorno!
Buona lettura...🌼
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The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...