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Feci a malapena in tempo a capire cosa fosse successo che subito mi si offuscò la vista ed improvvisamente vidi tutto nero.

Stavo di nuovo perdendo i sensi.

***

La sensazione di nausea si propagò per la mia gola e lentamente ripresi a vedere, ero distesa sopra un letto a baldacchino rivestito di lenzuola in faille, le coperte erano completamente nere ed i cuscini rossicci, si abbinavano al colore delle porte.

Il posto in cui stavo mi trasmetteva una sensazione di calma e rassicurazione.
Dopo vari minuti di contemplazione del luogo mi ricordai di ciò che fosse successo poco prima e, con uno scatto, mi alzai dal letto.

Appena mi tolsi le coperte di dosso mi accorsi di indossare un pigiama in seta nero, quasi trasparente.
Ero sempre più confusa.
Provai ad aprire la porta ma era chiusa.
Cercai di usare i miei poteri ma nulla, provai a lanciare un vaso con un incantesimo ma non funzionò e così facendo capii quale fosse il problema.

Non avevo più i miei poteri.

Iniziai a piangere, mi sentivo impotente, come se anche un semplice soffio d'aria potesse spezzarmi a metà.

Per la prima volta in tutta la mia vita mi sentii fragile, le mie gambe cedettero e le lacrime uscirono senza permesso dai miei occhi, ero chiusa in una stanza senza via d'uscita.

L'unica cosa che la mia testa mi ripeteva era che Lucifero mi aveva maledetta.

Come avrei aperto il vecchio mondo?
Cosa avrei fatto per scappare da questo posto senza i miei poteri?

Piansi ed i miei lamenti risuonavano per tutta la stanza, mi stavo disperando.

D'un tratto sentii una melodia provenire da fuori e la porta si aprì.
Un immenso corridoio con decine di porte si mostrò ai miei occhi, il pavimento ghiacciato mi provocò una piacevole scarica di brividi, le pareti sembravano tinteggiate da poco con un colore simile al grigio.

Ignorai molti dei particolari che mi si presentarono in seguito, ero troppo presa da quella canzone, mi sembrava così familiare, ero sicura di averla già sentita.

Arrivai davanti ad una porta in legno pregiato da cui proveniva quella sinfonia, il pomello in oro donava una dolce luce su tutta la porta riflettendo i lampadari antichi presenti nel corridoio.

La mia mano di posò istintivamente sulla maniglia e con un gesto semplice la porta si aprii.

Le pareti erano coperte da librerie colme di cultura, i miei piedi erano poggiati sopra un soffice tappeto grigio cadetto. Un uomo era seduto di schiena su uno sgabello e suonava l'organo in modo maestoso, mi avvicinai lentamente a lui gustandomi quella buona musica ma quando si rese conto della mia presenza smise di suonare e si voltò verso di me.
Lucifero...

Aveva il viso bagnato dal pianto e vedere il Diavolo sommerso dalle lacrime mi fece uno strano effetto.

Mi avvicinai ancora un po' a lui e lo abbracciai, all'inizio pensai che fosse stato un gesto avventato ma lui mi abbracciò a sua volta.

Odiavo la mia impulsività.

Dovevo ammetterlo, non mi era dispiaciuto affatto consolarlo.

Alla fine perché c'è l'avevo veramente con lui? Ero stata io ad andare nel suo mondo. Ha ucciso Will ma alla fine lui mi aveva usata, si era preso gioco dei miei sentimenti e di me.

Ero consapevole del fatto che avesse ucciso Ruben, ma erano stati i miei genitori ad iniziare questa battaglia ed io l'avrei finita.

Come?
Aprendo il vecchio mondo.

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16 Novembre 2019, 12:10
Il finale mi sta soddisfacendo
veramente tanto, spero che man
mano che leggiate vi possiate
appassionare a questa storia.
Grazie di cuore ad ognuno di voi.💞

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