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Presi la giacca dalle sue mani e feci per andarmene quando qualcosa dentro di me mi disse di bloccarmi.

Mi voltai di nuovo verso Cole ed incrociai quegli smeraldi che aveva al posto degli occhi.

Cole rimase lì ad osservarmi, era come se il suo sguardo potesse perforarmi la pelle.

Poi mi voltai e tornai a camminare verso il giardino, regolai il respiro ed una volta uscita fuori rimasi per qualche minuto ad ammirare quella bellezza unica.

Al centro del giardino c'era un tavolo a forma circolare ricoperto da una tovaglia, probabilmente in raso, contornata da un merletto.

C'erano sei sedie ed erano del medesimo colore avorio del tavolo e del tessuto che lo ricopriva.

Mi guardai lentamente intorno e notai anche tante piccole luci che circondavano ogni centimetro del posto. Alcune decoravano le piante.

Spostai lievemente lo sguardo verso destra e notai un mucchio di siepi altissime ed incastrate tra loro, c'era un cartello con su scritto "ingresso labirinto".

Che? C'era un labirinto?

Da piccola sognavo sempre di poter esplorare un labirinto, volevo provare l'ebbrezza di perdermi per poi ritrovare la strada giusta. E poi era divertente.

Pensare alla mia infanzia mi fece fare tornare alla mente mio nonno e la tristezza diventò troppa.
Stavo per piangere ma sentii la mano di Will prendermi il polso.
Mi sorrise e poi fece scivolare la sua mano nella mia e fece intrecciare le nostre dita.

Abbassai lo sguardo su di lui e sorridendo mi accomodai su una di quelle graziose sedie.

Arrivò la domestica che avevo scoperto si chiamasse Loren, portava con sé il dolce, una cheesecake al cioccolato che mangiammo tutti volentieri.

Per il resto della sera evitati di guardare Cole ma lui non fece lo stesso, anzi sembrò divertisti a farlo. Will notò lo sguardo insistente del fratello e così mi coprì mettendosi tra me e Cole.

A volte mi guardava così insistentemente che sentivo il suo sguardo bruciarmi addosso.

01:23
Io, Will e tutta la sua famiglia eravamo ancora seduti in giardino.

-Ho da fare, torno a casa.- disse Cole alzandosi di scatto dal letto.

Will alzò un sopracciglio appena udì la parola casa, non feci alcuna domanda sul momento ma sicuramente ne avrei fatte dopo.

Cole uscì dalla porta.
Will si alzò in seguito al fratello e, prendendomi per mano, disse anche lui che entrambi dovevamo rientrare.

Appena vidi Rebekah alzarsi le porsi la mano, ma inaspettatamente mi avvolse in un piccolo ma affettuoso abbraccio che ricambiai.

Strinsi la mano ad Elijah e diedi un bacio delicato sulla fronte del piccolo Stefan, dopodiché, sia io che entrambi i fratelli varcammo il cancello di casa ringraziando ancora per la cena.

Uscimmo tutti e tre in silenzio fino a quando Will non pose una domanda a Cole.

-Vuoi un passaggio fino a casa?-

Will marcò l'ultima parola serrando la mascella.

Il fratello scosse il capo e se ne andò facendomi un cenno di saluto con la mano.

Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, che cos'era preso a Will?

In pochi millesimi di secondi Cole sparì nel buio più totale come se l'oscurità lo stesse inghiottendo.

Entrammo in macchina.
Mise in moto e durante il viaggio ne io ne Will parlammo, lui aveva lo sguardo fisso sulla strada e non batteva ciglio.

Io mi ero persa ad osservare ogni suo muscolo contrarsi, appena si accorse dei miei occhi puntati su di lui lo vidi sorridere, la mano che prima era poggiata sul cambio ora si trovava sul mio ginocchio e man mano la sentii salire sempre verso l'interno coscia.

Lentamente l'auto si fermò e mi accorsi di essere arrivati di fronte al portale, posai la mia mano sulla sua fino a quando non lo vidi scendere dall'auto e venire verso di me.

Aprì lo sportello alla mia destra e mi prese per i polsi, alzò le mie braccia e poi le posò dietro al suo collo.
Intrecciai le dita delle mie mani e Will posò le sue sui miei fianchi. Ero bloccata tra il suo corpo e la macchina.

Rimasi lì, tra il suo caldo corpo e il freddo dell'auto.

Sentivo il suo respiro mescolarsi al mio e l'adrenalina saliva velocemente lungo tutto il mio corpo. Ero elettrizzata.

Posai il mio sguardo sulle sue labbra che di conseguenza lui morse, senza alcuna esitazione mi fiondai su di esse.
Non era uno dei soliti baci dolci, questo era colmo di passione, era come se mi stesse dimostrando quanto mi volesse.

Appena ci staccammo una lunga scossa di brividi mi pervase la schiena e, con ancora i nostri respiri affannati, poggiò la sua fronte alla mia.

Sorridendo mi prese per mano ed andammo verso il mio dormitorio.

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20 Giugno 2019, 00:06
Scusate l'assenza ma ero
indaffarata con la scuola,
sono stata rimandata a tre
materie e vi assicuro che
non è una cosa piacevole.
Cercherò di pubblicare una
volta a settimana.
Buonanotte e buona lettura...🙏

The Three LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora