Finii di sistemarmi e, una volta prese le poche cose che mi servivano, uscii di casa per andare verso il JJ.
La musica si sentiva già da qualche chilometro prima del locale ed una fila immensa di persone attendevano per entrare, inizialmente mi misi in coda anch'io ma, si sa, la pazienza non è un mio pregio. Non avevo intenzione di sprecare tutto quel tempo, così passai davanti a tutti sentendo diverse lamentele dirette alla sottoscritta, ovviamente mi trovavo dalla parte del torto ma le mie necessità erano superiori alle loro.
Stavo per entrare ma il buttafuori mi bloccò l'entrata a braccia conserte.
-Dove stai andando?- chiese squadrandomi da capo a piedi.
-Menomale che qui ci lavori, dietro di te c'è una festa ed io devo entrare.- risposi cercando di passare.
L'uomo mi bloccò allungando una mano verso si me ma, ripeto, la pazienza non è un mio pregio, quindi iniziai ad arrabbiarmi. Sentii il mio corpo ribollire di collera e vidi il buttafuori spostare la mano come se si fosse scottato.
-Fammi entrare.- gli ordinai fissando i miei occhi nei suoi color ambra.
-Chi ti credi di essere?- mi domandò ridendo.
Stavo per saltargli addosso ma, un ragazzo che emanava l'odore di alcol, mi bloccò.
-Fermi fermi, Drake stai attento, la ragazza potrebbe lanciarti tutti i suoi trucchi.- disse il ragazzo biondo facendomi innervosire ancora di più.
Stavo per rispondere ma, quell'essere umano poco sobrio, continuò: -Dai su, entra.- disse facendomi cenno con la testa.
Il buttafuori mi fece fassa ed io, sfoggiando uno dei miei migliori sorrisi, entrai soddisfatta.
Ero stata fortunata.
Entrando vidi solo un sacco di persone che ballavano, ragazze che si strusciavano a ragazzi di almeno dieci anni più grandi di loro, giovani che si ubriacavano mandando giù un bicchiere dopo l'altro e ragazze che muovevano le anche sui tavoli, però per lavoro, non per divertimento.
Bene, ora che ero riuscita ad entrare non mi mancava altro che cercare Madison o per lo meno qualcuno che la conoscesse.
Andai direttamente verso il bancone ed aspettai la barista che, senza degnarmi di uno sguardo, mi chiese: -Cosa ti porto?-
-Sto cercando Madison.- risposi secca.
Addio segretezza.
La ragazza spalancò gli occhi ma cercò di mantenere la calma, si guardò intorno e poi mi fece cenno di seguirla.
Feci come mi disse e mi portò in una stanza situata nel retro del locale, aprì la porta e disse: -Cerca Madison.-Dopo aver pronunciato quel nome, due uomini ben piazzati mi presero di forza e mi fecero entrare nella stanza dove ad aspettarmi ci fu una donna.
-Cosa vuoi da Madison?- domandò la signora dai capelli neri.
Stava per tirarmi uno schiaffo ma io le bloccai il braccio.
-Non osare.- dissi scuotendo lentamente il capo.
-Non voglio arrabbiarmi, potrei perdere il controllo e farvi fuori uno ad uno, e per il momento vorrei ottenere le mie informazioni senza spargimenti di sangue.- continuai io.
Il mio viso era rimasto a pochi millimetri dal suo e speravo che il messaggio fosse arrivato forte e chiaro. La donna ritirò la mano ed io lasciai la presa che avevo su di lei, i due scagnozzi mi fecero accomodare in un'altra stanza dove c'era una ragazza dai capelli castani e gli occhi color nocciola.
-Voglio vedere Madison.- dissi nuovamente.
Di fianco a noi c'era un'altra porta e, sbirciando, vidi diversi ragazzi che stavano imbustando della polvere, probabilmente era droga e questa ragazza stava dirigendo il tutto.
Grazie alla mia distrazione gli uomini riuscirono ad incatenarmi ma io non feci una piega, mi limitai a sorridere.
-Eppure vi avevo avvertiti.- dissi ridendo.
Alzai un dito e le catene si deteriorarono facendomi liberare. Gli sguardi increduli erano impagabili, amavo quando il nemico mi sottovalutava.
-Ve lo chiedo un'ultima volta, dov'è Madison?- domandai ormai stanca di perdere tempo.
Chiusi gli occhi e mi trasformai, le mie ali, i miei poteri, il mio corpo, tutto era alla sua massima potenza ed io non potevo far altro che assorbire tutta quella forza.
-Di a Dracula che non avrà mai Madison, noi daremo la vita per lei.- disse la donna dai capelli neri lanciandomi una palla di fuoco.
-Stai scherzando?- chiesi ridendo. -Davvero pensi di potermi annientare con il mio stesso elemento!? Lascia che mi presenti, io sono la figlia di Lucifero, governo il fuoco, il destino delle anime ed un giorno governerò anche l'Inferno stesso. Vi avevo detto di non sfidarmi ma voi avete scelto la morte.- dissi ridendo mentre le fiamme iniziarono ad uscire dal mio corpo.
La sentivo.
La rabbia si stava espandendo ed io mi abbandonai a tutto quel potere che, questa volta, al posto di sopraffarmi, mi fece solo del bene.Mi sentivo forte più che mai eppure ero finalmente riuscita a controllarmi.
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29 Giugno 2021, 16:33
Nuovo capitolo!
Presto nuovi aggiornamenti.
Buona lettura...🌻
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The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...