Non ci potevo credere.
Come aveva potuto farmi una cosa del genere.
Nonostante le migliaia di frasi dette metaforicamente per la prima volta sembrò davvero che il mio cuore si spezzò.Avevo dato così tanta importanza ad una persona che non se ne meritava neanche una briciola.
Per quanto io potessi avercela con Grace dovevo ammettere che la gran parte della colpa era di Will, di certo non era stato obbligato a frequentarla.
-Mi dispiace avertelo detto così...- disse Alison dispiaciuta.
-Non ti preoccupare.- risposi fredda.
So che non era colpa sua ma involontariamente ce l'avevo con lei. Sapeva che Will vedeva un'altra e non è venuta a dirmelo e per di più non è venuta a chiedermi come stessi, non si è preoccupata affatto del mio stato d'animo.
Era davvero questo il comportamento giusto che doveva avere una migliore amica?
-Da quel che so non si vedono mai al di fuori della scuola, pare che lui abbia un'altra.- affermò Alison.
Cercò di dirmelo nel modo più carino possibile ma come si poteva dire alla propria amica che il ragazzo che ama stesse con due ragazze senza aver rotto con lei.
Quell'idiota non solo stava con Grace ma si vedeva anche con un'altra, ed io che ero convinta che mi amasse, come potevo essere così stupida, crede che qualcuno fosse in grado di amarmi. Ormai le delusioni sono all'ordine del giorno eppure faccio sempre lo stesso sbaglio, dò tutta me stessa a chi non merita nulla.
Dovevo imparare a dare meno importanza alle persone.
-Non è un problema, non preoccuparti.- dissi guardando entrambe le mie amiche ma rivolgendomi a colei che mi aveva dato quella pessima notizia.
Mi voltai e, sotto lo sguardo sbalordito di Teresa, andai nel camerino per togliermi il vestito.
La mia mente stava rimuginando su ciò che Alison mi aveva detto, dopo quella litigata non mi aspettavo di fare subito pace ma non credevo nemmeno che lui andasse con qualcun'altra.
Amavo troppo, amavo talmente tanto da non poter mai pensare di posare gli occhi su qualcun altro, amavo così tanto che il solo pensiero di passare una vita senza di lui mi faceva star male.
Ma che senso aveva amare se non si viene amati.
Sono stanca di dare tutto a persone che hanno intenzione di darmi solo il minimo.-Tutto ok?- chiese la commessa dall'altro lato del camerino.
-Si, grazie.- risposi uscendo dal camerino una volta vestita. -Lo prendo.- dissi ancora alla donna che, mi sorrise e mi portò l'abito in cassa.
Dopo aver pagato uscimmo dal negozio.
-Ho voglia di gelato.- disse Teresa cercando di seppellire l'aria tesa che c'era.
-Andiamo.- dissi assecondandola.
Ad essere sinceri non ne avevo voglia ma se andare a prendere un gelato poteva rendere felice la mia amica, l'avrei fatto.
Entrammo nella prima gelateria che trovammo ed entrambe le mie amiche ordinarono.
-Tu che prendi?- chiese Teresa mentre si gustava la sua merenda.
-Nulla, fra poco devo cenare.- risposi fingendo un sorriso.
Le mie amiche passarono il resto del pomeriggio a conoscersi, parlarono della scuola, della famiglia, era come se si fossero conosciute già prima.
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The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...