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-Lamìa, non avevamo scelta...- disse Arish.

Era stata lei.
A tutto avrei pensato, tranne al fatto che la mia madre biologica avesse ucciso la mia madre adottiva.

Come dicevo, tutte le persone che amavo finivano per morire. Forse era realmente questa la maledizione che avevo.

-Non osare parlarmi.- dissi con gli occhi pieni di lacrime.

Non riusciva a gestire le mie emozioni, la collera si stava battendo con la tristezza, volevo fare a pezzi mia madre ma al tempo stesso volevo stare accanto alla donna che per anni mi aveva amata.

Presi il corpo di Freya con le mie mani ancora tremanti, vidi le persone attorno a me guardarmi con occhi malinconici.

Will provò ad aiutarmi ma io lo bloccai.

-Tu potevi impedirlo e non hai fatto nulla? Perché?- domandai.

Attesi per qualche secondo una sua risposta ma non notandone alcuna me ne andai senza voltarmi.

All'inizio non sapevo dove portarla ma come accade con mio nonno il mio cuore decise per me, la portai da Morgana.

Come poteva anche lei affrontare l'ennesimo lutto, forse era questo che meritavamo noi immortali, vedere i nostri cari perire e morire.

Arrivai alla caverna in pochi secondi, per le poche volte che ci ero venuta la mia memoria ricordava bene dove si trovasse.

Con voce tremante dissi: -Nonna, mi dispiace farti visita solo in questi casi ma ho bisogno del tuo aiuto.-

-Oh cara, per me è un piacere aiutarti, di cosa hai bisogno?- mi domandò dandomi le spalle.

Stava preparando qualche intruglio.

Aprii la bocca per risponderle ma lei, voltandosi, vide che avevo in braccio il corpo di sua figlia ed il suo sorriso svanì.

-Com'è successo?- continuò lei lasciando scorrere le sue lacrime.

-È stata mia madre, la mia vera madre, anche se ora non credo si meriti più di essere chiama così.- dissi io abbassando lo sguardo.

Morgana non parlò, a dire il vero non sembrava neanche stupita da ciò che le dissi.

-Tu lo sapevi...- sussurrai alzando lo sguardo per incrociare i suoi occhi.

La vidi annuire lentamente.

-Certo che lo sai, sei una Ninfa, sei una donna che neanche per sua figlia ha deciso di dire la verità per proteggerla. Come puoi convivere sapendo che non hai fatto nulla per salvarla?- dissi iniziando ad arrabbiarmi.

Lei sorrise leggermente e disse: -Oh figlia mia, presto ti riunirai a tuo padre.-

-Se è un altro di quegli stupidi indovinelli sappi che non ne ho proprio voglia, ho appena perso mia madre addottiva che è stata uccisa dalla donna che era realmente mia madre e per di più mia nonna lo sapeva e non ha fatto nulla per evitarlo. Quindi dimmi qualcosa che puo' aiutarmi oppure questa è l'ultima volta che mi vedi.- risposi iniziando a piangere.

Mi asciugò le lacrime che mi scorrevano sul volto e appena finì eseguì lo stesso rito che fece a mio nonno, Freya fu rivestita di fiori e piante.
Mai era stata così bella.

Mi ferami a guardarla un'ultima volta sfiorandole il viso con la mano, i capelli le contornavano il viso che era un po' più chiaro del solito.

Sembrava che fosse in pace ed io lo speravo davvero.

La salutai dandole un ultimo bacio sulla fronte prima che la natura se la riprendesse completamente.

-Morgana, non è che potresti dirmi qualcosa? Davvero non ne posso più di tutto questo dolore.- chiesi disperata.

-Non posso dirti nulla di preciso, lo sai, ma un consiglio nessuno me lo nega. Stai attenta cara Blair, l'oscurità è un pozzo senza fondo, una volta caduta tra le sue braccia nulla potrà salvarti.- disse mia nonna abbracciandomi.

L'avevo aggredita verbalmente ed avevo sbagliato, purtroppo fa parte della sua natura il non poter dire nulla, non era colpa sua, era colpa di Arish.

La ringraziai e mentre uscivo dalla grotta sentii: -Ora siamo di nuovo tutti insieme.-

Sorrisi a quella frase e mi incamminai.

Dove stavo andando? Non lo sapevo neanche io, chiusi gli occhi e mi feci comandare dal cuore.

In mezz'ora mi trovai davanti alla mia vecchia casa, aprendo la porta trovai lo stesso disordine che avevo lasciato quando me ne andai.

Per la prima volta decisi di non usare i miei poteri e di mettere in ordine con le mie mani, mi feci una coda bassa e ripiegandomi le maniche iniziai a pulire, buttai gran parte dei mobili, li feci a pezzi con tutta la forza che aveva.

Usai un po' di aiuto magico solo per far apparire dei nuovi mobile per adornare la casa.

Sapevo quanto mio nonno volesse cambiare design, così decisi di farlo per lui.

Ero veramente stanca.

Salii nella mia vecchia camera e prendendo dei vestiti che avevo lasciato qui mi andai a fare una doccia.

Presi tutte le mie cose ed entrai in bagno, una volta seduta per agevolarmi nel sistemare i miei vestiti però, sentii un senso di vuoto.

Mi spogliai e, cercando di far sparire per qualche secondo il mio dolore, iniziai a lavarmi.

Preparai tutto ciò che mi potesse servire, inizia ad aprire l'acqua calda e feci diventare il mio corpo tutt'uno con il vapore creatosi. Mi insaponai ed iniziai a massaggiare i miei capelli, amavo sentirli lisci a contatto con le mie dita, li risciacquai ed uscii dalla doccia mettendomi un asciugamano attorno al corpo.

Mi legai i capelli ed uscii dal bagno.

Ero intenzionata a vestirmi ma qualcuno suonò il campanello.

Chi è che a quest'ora viene qui a rompere?
Domandai tra me e me.

Sbuffai e contro voglia andai sotto ad aprire la porta e davanti a me trovai l'ultima persona che avrei voluto vedere o forse, dopo oggi, la penultima.

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14 Marzo 2021, 18:16
Scusate l'attesa ma sono tre
giorni che sono in quarantena.
Mi farò perdonare appena
tornerò alla normalità!
Buona lettura...🌾

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