Mi piegai sulle ginocchia.
Non credevo a ciò che i miei occhi stessero guardando. Ruben era vivo. Il petto di mio fratello si alzava ed abbassava, segno che stesse respirando.Feci apparire un bicchiere d'acqua e in glielo passai con la mano tremante.
-Blair...- sussurrò.
Poi si fiondò tra le mie braccia.
Affondai la testa nel suo possente petto e scoppiai in un pianto straziante.
Lo strinsi a me.-Ruben, tu eri morto.- dissi tra un singhiozzo e l'altro.
Lentamente sentii il distacco tra la mia guancia ed il suo petto, la sua maglia era bagnata dalle mie lacrime e stropicciata dalle mie mani che si strinsero ad essa. Si alzò di scatto come se il suo corpo non fosse stato privo di vita per una settimana, la sua mano era rivolta verso di me come se mi stesse invitando a fare lo stesso, come se nulla fosse successo.
-Andiamo a casa.- disse aiutandomi ad alzarmi da terra.
Sorrisi e ci incamminammo per le scale, appena arrivati in cima gli proposi di stare un po' seduti accanto a quell'albero come avevo fatto io poco prima. Lui acconsentì e ci sedemmo.
Cercai di rilassarmi ma appena il mio cervello staccò la spina un pensiero sfrecciò nella mia testa.
-Ruben, tu hai visto chi ti ha ucciso?- domandai senza esitare.
Glielo chiesi tutto d'un fiato, com'ero solita fare. Il suo sguardo non prometteva nulla di buono ed infatti la risposta fu negativa.
-L'unica cosa che ricordo è l'odore di cenere, lo stesso odore che c'era all'inferno.-
L'ultima parola la pronunciò con una nota di terrore, chissà cosa aveva passato.
Iniziai a riflettere.
Come prima cosa dovevo parlare con mio padre, se l'assassino era sia un Demone che mio zio avevo trovato le risposte che cercavo.Provai a scavare nelle mia mente ed il ricordo del giorno del mio compleanno mi tornò in mente come se lo stessi rivivendo.
L'unico fratello che aveva mio padre era...Lucifero.
-Blair, a cosa stai pensando?- La domanda di Ruben mi arrivò come se fosse distante metri e metri.
Ignorai completamente mio fratello.
In pochi secondi scesi dall'albero con un'agilità fuori dal normale e, correndo come mai avevo fatto prima d'ora, arrivai di fronte l'ufficio dove i miei genitori si stavano confrontando con Csaba.Aprii la porta e sotto i loro sguardi sorpresi esclamai: -È stato Lucifero!-
Vidi i volti di tutti e tre diventare più bianchi di quanto già fossero, poi seguì una domanda di Csaba.
-Ne sei certa?-
-Nella lettera c'è scritto che è mio zio e Ruben afferma che prima di morire aveva sentito lo stesso odore di cenere che c'è all'inferno.-
Nell'udire il suo nome i tre domandarono in coro: -Ruben?-
Ci misi un po', ma alla finalmente raccontai tutta la storia, di come quelle donne mi avessero aiutata ma non dissi di dover loro un favore.
-È impossibile che avendo fatto un incantesimo del genere tu non abbia subito effetti collaterali.- esordì Csaba -Sei più potente di quanto sembri.- continuò.
-Penseremo dopo a questo.- risposi per poi tornare a pensare ad un piano d'attacco.
Mi venne solo un nome in mente. Zakarìa!
Era suo figlio, sicuramente sapeva cosa fare e soprattutto dove avrei potuto trovarlo.Uscii dalla stanza senza parlare con nessuno, vagai per tutta la scuola e chiesi a chiunque se l'avessero visto ma di mio cugino nessuna traccia.
In uno dei corridoi vidi Grace, volevo evitare di chiederglielo, ma cosa mi costava tentare? Andai da lei e mi assicurò di averlo visto nel dormitorio dei Vampiri. Nonostante la mia bocca cercò di rifiutarsi la ringraziai ed andai verso uno dei pochi luoghi che non avevo controllato.
La mia testa stava rimuginando così tanto che quasi rischiava di scoppiare.
Cavolo, ma io sono una Strega!
Nonostante fosse più di un mese che ero nel mondo soprannaturale dovevo ancora abituarmi all'avere dei poteri.Feci un incantesimo di localizzazione che avevo imparato in una delle lezione con la signorina Smith, insegnante di Stregoneria.
Trovato! Stanza V35.
Aprii la porta senza bussare e trovai Zakarìa seduto su una poltroncina che parlava con un altro ragazzo.
-Ehi cugina, vuoi unirti alla festa?- mi propose porgendomi uno spinello.
Non risposi e lo presi in disparte.
-Dov'è l'entrata per l'Inferno?- chiesi.
-Blair, sei sicura di volerci andare? Una volta che entrati non si esce più.- rispose lui.
Annuii sicura di ciò che stessi per fare.
Zakarìa mi spiegò che l'entrata era una semplice caverna, si trovava sotto di noi, non sapevo dov'era di preciso così mio cugino mi accompagnò.
Uscimmo dalla scuola ed incontrai nuovamente Ruben, gli diedi un bacio sulla fronte ed andai verso la caverna.
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18 Ottobre 2019, 20:51
So che questo capitolo si è
fatto attendere molto, ma come
vi avevo detto settimane fa
sono molto impegnata.
Tra la scuola, l'influenza il
telefono che mi si era rotto e
il lavoro non so cos'altro ci
manchi per uscire fuori di testa.
Per farmi perdonare ho dei
capitoli sorprendenti, ho
cambiato totalmente il finale
e molte parti della storia.
Un bacio...💘
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The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...