The Three L

99

Ballammo.
Ballammo per minuti che sembrarono ore.
Ero così felice nonostante i mille motivi per non esserlo.

Brandon mi rendeva felice.

Mentre pensai queste parole lui si allontanò leggermente da me.

-Vuoi qualcosa da bere?- mi domandò senza lasciare la presa che aveva su di me.

-No grazie, credo di aver bevuto troppo oggi.- risposi sorridendogli.

-Vado a prendere qualcosa da mangiare, tu non sparire.- disse sorridendo.

Poi si allontanò per prendere qualcosa da stuzzicare mentre io andai dalla mia amica Alison che finalmente aveva smesso di parlare con mio fratello. Quei due stavano diventando una cosa sola, non sapevo se definirli perfetti o nauseanti.

-Ehi amica!- urlò appena mi vide.

Fece un acuto così forte che non credo ci sia stafa una persona che non l'abbia sentita.

-Abbassa la voce.- dissi ridendo.

-Ops.- disse coprendosi la bocca.

-Tu e mio fratello ancora non state insieme eppure non vi staccate un secondo.- le dissi sorridendo.

-Beh, vuol dire che non lo annoio.- rispose lei orgogliosa.

-Non credo sia per questo, forse è perché non stai zitta un secondo.- dissi facendola ridere.

La giornata passò abbastanza in fretta.
Ebbi l'opportunità di parlare con i miei fratelli che a quanto pare avevano molte novità.

Sedy e Sethìa si erano messi insieme, Zakarìa mi aveva confessato i suoi sentimenti per Alison che ormai erano diventati palesi ed Arish aveva cercato di scusarsi ogni due per tre con me.

L'unico che non mi rivolse più la parola fu Lucifero, il suo orgoglio non gli permetteva di avvicinarsi a me ed ogni volta che ci guardavamo lui distoglieva lo sguardo come se volesse evitarmi. Capivo che fosse una questione di carattere ma poteva benissimo dirmi due parole in più di quelle che mi aveva detto.

-Io sto andando, vuoi un passaggio?- mi chiese Brandon appena finii di parlare con Sethìa.

Mio fratello lo squadrò da capo a piedi ma non disse una parole e poi se ne andò.

-Con quale macchina?- domandai.

-L'ho parcheggiata nel mondo umano, ma se vuoi tornare a casa a piedi ti lascio andare.- rispose lui ridendo.

Lo guardai divertita e dissi: -Se proprio insisti.-

Feci un giro veloce tra la folla e salutai tutti, essere una principessa comportava diversi doveri tra cui quello di conoscere gli essere più importanti di tutto il mondo soprannaturale.

Appena usciti dalla festa tirai un sospiro di sollievo. Finalmente un po' di aria fresca.

-Sei stanca?- mi domandò il mio accompagnatore.

-Diciamo che la parte da principessa non fa per me.- risposi mentre ci dirigevamo verso il portale.

-Ti capisco sai.- disse una volta arrivati nel mondo umano.

Salimmo in macchina.
Era più comoda del solito, forse per il fatto che i tacchi che indossavo erano paragonabili ad una tortura, e non come quelle dell'Inferno, peggio!

-Neanche a te piace essere un principe?- domandai una volta chiusa la portiera.

-A me non piace la vita soprannaturale.- rispose mettendo in moto.

-Sei la prima persona che sento lamentarsi di avere dei poteri.- dissi accenando un sorriso.

-Non sono i poteri il problema, ero stanco di essere il figlio di Dracula, per un po' volevo solo essere Brandon, non so se mi spiego.- disse imboccando la strada per portarmi a casa.

-Pensa un po' tu quanto è strana la vita, io quando scoprii di essere la figlia di Lucifero iniziai a sentirmi parte di qualcosa, di una famiglia.- dissi guardando fuori dal finestrino.

-Non tutti i mali vengono per nuocere.- disse Brandon citando un vecchio proverbio.

-A proposito di questo, mi prometti che Teresa è al sicuro in mezzo a tutti quei Vampiri?- chiesi preoccupata per la mia amica.

-Te lo prometto.- rispose diventando serio.

Senza accorgermene arrivammo davanti casa mia, stavo per aprire la portiera ma Brandon usò la sua velocità per fare il galantuomo. L'aprì lui per me e mi diede la mano per aiutarmi a scendere dall' auto.

-Troppo gentile.- dissi sorridendo.

-Mai troppo.- rispose sorridendo.

Mi accompagnò verso l'ingresso e dissi: -Grazie per avermi accompagnata a casa.-

-Grazie a te.- disse lui.

-Per cosa?- domandai.

-Per la prima volta non ho sentito il peso di essere il figlio di mio padre.- rispose serio.

Non mi diede il tempo di rispondere che posò le sue labbra su di me dandomi un dolce bacio sulla guancia.

Rimasi sorpresa.

-Buonanotte.- disse mentre si incamminò verso la macchina.

-Buonanotte.- sussurrai.

Entrai in casa e, dalla finestra, lo vidi andare via.

Sorrisi.
Avevo passato davvero una bella giornata, era già sera e non avevo molta fame dato che mi ero abbuffata alla festa, finii di saziarmi con il poco sangue che necessitavo.

Ero stanca così decisi di andare in camera mia ma la mia testa cambiò idea quando vidi la porta della vecchia stanza di mio nonno.
Poggiai la mano sulla maniglia ma una brutta sensazione mi fece venire uno strano presentimento.

Scossi la testa ed andai a mettermi nel mio letto.

Volevo dare una svolta alla mia vita ma non sapevo da dove inziare, quei pensieri mi stavano tormentando talmente tanto da non riuscire a dormire così presi dei vestiti e li buttai in una valigia.

Volevo riposarmi senza avere i miei problemi che mi perseguitavano. Una volta preparato ciò che mi serviva mi incamminai verso l'unico luogo in cui ero riuscita a stare tranquilla. Il castello.

Una volta messo piede nell'Inferno tutte le creature magice che incrociavo facevano il solito inchino per salutarmi. Più dicevo loro di non farlo più mi ignoravano.

In poco tempo mi ritrovai di fronte all'ingresso di casa mia, tirai un profondo sospiro ed aprii.

Tutta la mia famiglia era sveglia, si trovavano tutti seduti introno ad tavolo da pranzo, comprese Sedy e Caroline.

-Che succede?- domandai avendo tutti gli occhi puntati addosso.

-Lamìa, che ci fai qui?- rispose mia madre con un'altra domanda.

-Avevo bisogno di un po' di tranquillità, avevo detto a papà che sarei venuta.- dissi guardando Lucifero che non batté ciglio.

-Allora, cosa succede?- continuai sentendo un'aria piuttosto tesa.

Ci fu un attimo di silenzio poi Sedy prese parola.

-Sono incinta...-

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26 Marzo 2021, 20:18
Nuovo capitolo!
Forse oggi ne pubblicherò
un altro più tardi.
Buona lettura...🌓