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05:45
Quella dannata sveglia interruppe il mio sonno, oggi era il primo giorno di addestramento.

Dopo quella "lezione" con Sethìa nelle segrete, mio padre mi spiegò delle tattiche da usare ed in più mi disse che avrei iniziato l'allenamento più intenso che io abbia mai fatto.

Mi alzai contro voglia e decisi di farmi una doccia per far sembrare la mia faccia il meno assonnata possibile. Come sempre, nonostante i miei fantastici poteri, credevo che la cosa più bella dell'essere la figlia di Lucifero era che anche l'acqua più ghiacciata per me era calda, il mio corpo aveva una temperatura così alta da poter sciogliere perfino il metallo.

Mi lavai bene il viso e dopo aver finito misi una tuta grigia e un top nero con le bretelle, mi legai i capelli facendo una cosa di cavallo alta e scesi in cucina per fare colazione.
Oggi non avrei indossato tute in pelle o altre cose del genere, volevo stare comoda e fare il culo a chiunque provasse a sfidarmi.

Si, da come si poteva dedurre, oggi ero felice.

Sethìa e Zakarìa si trovavano già in cucina, mio fratello minore parlava al telefono con un suo amico mentre Sethìa stava preparando i pancake. Salutai mio fratello maggiore con un bacio sulla guancia e lui per contraccambiare sorrise e mi diede il buongiorno.

-Oggi siamo di buon umore.- disse senza togliere lo sguardo da ciò che stava facendo.

-Mmh si, per un giorno vorrei evitare di arrabbiarmi oppure di finire atterrata da un fratello con i poteri soprannaturali.- dissi guardandolo con la coda dell'occhio.

-Peccato, la lezione di oggi preveda proprio questo!- rispose divertito. -Dai su vatti a sedere, la colazione è pronta.- annuii e andai verso la tavola.

-Dov'è Kane?- chiesi non vedendolo il mio cuoco preferito.

-Oggi l'ho lasciato riposare.- rispose Sethìa dandomi la mia porzione di colazione.

-Avevi in programma di avvelenarci e non volevi testimoni?- domandai ridendo.

Mio fratello stava per rispondere ma Zakarìa lo interruppe.

-Non ne posso più, Drake continua a chiamarmi per dirmi che devo tornare a scuola perché ho quasi tutte insufficienze.- disse sedendosi accanto a me.

-Davvero? In tutti questi anni non è cambiato nulla?- chiese Sethìa severo.

-Non ti ci mettere anche tu, se la mamma dovesse venire a saperlo proverei delle torture peggio di quelle dell'Inferno.- rispose Zakarìa sarcastico, o forse no.

-Non ti preoccupare figlio mio, parlerò io con la preside oggi stesso.- disse mio padre facendo il suo ingresso in cucina e prendendo un pancake da quelli che si stava mangiando Sethìa.

Gli occhi di Zakaria si illuminarono e continuammo a fare colazione.

-Non dovresti fargliela passare liscia.- disse il fratello maggiore non essendo d'accordo con Lucifero.

-È stato bocciato per più di un secolo, credi davvero che se dovessero promuoverlo sarebbe per merito suo?- disse mio padre ridendo.

-Perchè non lasci la scuola?- chiesi intromettendomi nel discorso.

-Ci ho già provato ma mi annoio a non fare nulla tutto il giorno.- rispose lui.

Tra una chiacchiera e l'altra, scoprii che il mio allenamento prevedeva sia dei combattimenti fisici che degli esercizi per aumentare le mie abilità da Angelo della Morte.

A quanto pare il piano era quello di combattere Clelia e chiunque avesse intralciato i nostri piani, una volta sconfitta avrei assorbito tutti i suoi poteri. Il piano sembrava perfetto ma ovviamente c'era sempre un intoppo, per assorbire i poteri di Clelia dovevo metterci tutta me stessa e se non fossi stata abbastanza allenata questo avrebbe potuto provocare qualche conseguenza.

Ma questa non doveva essere un'opzione, mi sarei impegnata il più possibile. Ci sarei riuscita.

Eccoci di nuovo qui, la palestra era diversa, la disposizione era stata cambiata e sono stati aggiunti anche degli specchi e molti altri attrezzi, era come se fosse stato aumentato di livello.
Al centro della stanza c'era un tappetino per i combattimenti e Lucifero mi fece cenno con la mano di salirci sopra.

Non avevo avuto neanche il tempo di scaldarmi.

Mi trasformai e la voce di mio padre era l'unica che riuscivo ad udire.

-Chiudi gli occhi e concentrati sulla mia voce.-

Eseguii gli ordini e continuai ad ascoltare.

-Rilassa il tuo corpo, di fronte a te c'è Zakarìa, ora immagina di attaccarlo con i tuoi poteri e poi, una volta immaginato lo scenario, apri gli occhi.-

Non so per quale motivo ma il primo incantesimo che mi venne in mente era quello delle cento lame, pensai ad ognuna di quelle lame affilate che volavano dritte sul petto di mio fratello, per quanto fu veloce l'attacco non ebbe il tempo di spostarsi e così centrai l'obbiettivo.

Aprii gli occhi e dinanzi a me c'era un fantoccio con migliaia di frammenti di vetro nel torace, tutti gli specchi intorno a noi si erano rotti e la faccia di mio padre non era molto soddisfatta.

-Come prima cosa avresti dovuto capire che davanti a te non c'era tuo fratello, in più abbiamo appena scoperto che non hai i tuoi poteri sotto controllo, dovremmo lavorarci su.-

-Ma che dici? Non ho controllato che ci fosse Zakarìa perché mi sono fidata di te, non ho pensato mi stessi mentendo. E poi hai visto cos'ho fatto? Cazzo tutti quei vetri, se fosse stata Clelia sarebbe morta.-

-Era quello l'incantesimo che avresti voluto fare?- chiese mio padre con il volto serio.

-Non proprio, ma lo scopo era lo stesso.- risposi.

-Non devi scherzare su queste cose, non stiamo giocando, torna ad allenarti.- disse per poi uscire dalla palestra.

Bene, ora mi toccava allenarmi fino allo sfinimento.

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25 Novembre 2020, 19:44
Ecco un nuovo capitolo, presto
ne pubblicherò un altro.
Piano piano la storia andrà avanti.
Buona lettura...🦋

The Three LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora