Eravamo in ritardo per la lezione che ovviamente si teneva in palestra, non ci ero mai entrata dato che durante la mia breve frequentazione mancava l'insegnante di questa materia.
Ora, per insegnarci le migliori tecniche di combattimento, avevano assunto una delle Valchirie dell'esercito soprannaturale.
Brandon mi raggiunse proprio come aveva detto, indossava dei pantaloncini grigi fin sopra il ginocchio ed una canotta a maniche corte bianca semplice. Andammo in palestra ed il Vampiro mi aprì la porta fecendomi passare per prima.
-Grazie.- dissi sorridendogli.
-Non c'è di che.- rispose facendomi l'occhiolino per poi entrare dopo di me.
-Siete in ritardo.- disse la professoressa.
-Ci scusi.-
Sia io che Brandon avevamo detto quelle parole nello stesso momento e per qualche secondo ci guardammo.
-Per oggi vi grazio ma dalla prossima volta non andrà così. Raggiungete gli altri.- disse l'insegnante.
Durante gli allenamenti ci avevano diviso in sezioni che variavano in base ai poteri, al sesso, all'età e all'esperienza. Mi guardai intorno e vidi che questa palestra era molto piu fornita di quella di mio padre.
-Lamìa, tu andrai con i ragazzi.- disse la professoressa mentre ci divideva in gruppi.
-Perché?- chiesi volendo contestare la sua decisione.
-I tuoi poteri ti rendono decisamente più forte fisicamente, più pericolosa, quindi andrai in gruppo con i più anziani. Vai con i Vampiri, la loro corporatura guarisce più velocemente.- spiegò lei.
Andai nel gruppo selezionato dove tutti mi stavano guardando con un sorriso viscido sulle labbra.
Ora mi toccava davvero fare il culo ad ognuno di loro?
-Prof, non crede che essendo una principiante rischierebbe di farsi del male?- domandò Brandon cercando di farle cambiare idea.
-Sta per caso dubitando delle capacità della sua compagna? Che ne dice di essere il primo a sfidarla?- propose.
-Non credo sia il caso.- obbiettò lui.
-Era una domanda retorica, sul campo. Ora!- disse l'insegnante rivolgendosi sia a me che a Brandon.
Chiaramente non accettava un no come risposta.
Salimmo entrambi sul tappettino e ci avvicinammo l'uno a l'altro.
Brandon mi sorrideva.-Sei ancora in tempo per tirarti indietro piccola.- disse lui.
-Lo stesso vale per te.- risposi sfidandolo.
La professoressa suonò il fischio d'inizio ma ne io ne Brandon avevamo intenzione di fare il primo passo. Ricordai le tecniche che mi aveva insegnato mio padre e tra queste vi era quella più importante, mai attaccare subito, bisogna attendere che sia l'avversario a muoversi per primo in modo da poter individuare quale strategia abbia deciso di utilizzare.
-Fatti sotto.- dissi guardandolo negli occhi.
Ma non lo guardai con le mie solite iridi, gli mostri i miei veri occhi e lui ne sembrò eccitato.
-Ai suoi ordini principessa.- disse sorridendo.
Venne verso di me caricando un pugno ma io lo evitai spostandomi verso sinistra, afferrai il braccio con cui aveva deciso di colpirmi e, tirandolo, lo feci cadere a terra.
Lo guardai soddisfatta convinta di averlo atterrato ma lui usò lo stesso braccio per farmi cadere sopra di lui, stavo per rialzarmi ma Brandon scambiò le nostre posizioni facendo si che ora fosse lui quello che stava sopra. Con entrambe le mani mi teneva entrambe le mie braccia strette.Aveva il respiro pensante e la canotta era leggermente spostata, notai una collanina d'oro uscirgli dall'indumento, inevitabilmente abbassai lo sguardo sul suo corpo e lui, pensando di distrarmi, avvicinò il suo viso al mio, strategia andata in fumo dati che usai questo suo gesto per andare in vantaggio, per spostarsi verso di me aveva piegato le braccia e così ne approfittai per colpirgli il braccio con la gamba facendogli perdere l'equilibrio, grazie alla mia velocità riuscii a spostarmi prima che la sua faccia colpì il suolo, infine presi il suo braccio e glielo girai dietro la schiena schiacciandogli la testa a terra con il mio ginocchio.
L'insegnante fischiò. Avevo vinto. Mi alzai e lo lasciai libero di ricomporsi.
-Ottimo lavoro Lamìa. Brandon, stiamo combattendo, non stiamo facendo i casting per un film romantico.- disse la prof facendoci ridere tutti.
Brandon si incamminò per tornare nel nostro gruppo e quando mi passò accanto sussurrò al mio orecchio: -Ora ridi, però prima ti piaceva.-
Come sempre le sensazioni che mi faceva provare erano molteplici.
-Non posso negare l'evidenza.- risposi guardandolo dritto negli occhi.
-È stato un piacere.- dissi per poi andare nello spogliatoio a bere un po' d'acqua.
Aprii la porta blu, per la prima volta ero riuscita a vedere lo spogliatoio femminile, niente di innovativo, solite panche, docce, era uguale a quello della mia vecchia scuola nel mondo umano.
Mentre andai a prendere una delle bottigliette d'acqua che la scuola lasciava qui per noi iniziai a pensare. Era fantastico non sentire la stanchezza nonostante tutto quel movimento, i miei poteri potevano essere sia una benedizione che una maledizione ed io li stavo equamente subendo entrambi.
La porta si aprì bruscamente, mi girai di scatto a causa dello spavento che mi aveva fatto prende, e vidi Brandon entrare velocemente per poi chiudere la porta dietro di lui.
-Vuoi il secondo round?- gli domandai accennando un sorriso.
-Voglio il primo.- rispose venendo verso di me.
Iniziò a baciarmi con foga sbattendomi verso il primo muro libero che trovò, l'essere una creatura soprannaturale ampliava tutto ciò che provassimo, quindi stare troppo tempo lontani non era mai un'opzione.
Le sue mani percorrevano ogni centimetro del mio corpo come a volerne scoprire la fonta, inarcai la schiena per far sì che lui capisse quanto di più lo desiderassi, insomma, non faci altro che godermi quella sensazione che però venne interrotta da un colpo di tosse.
________________
1 Aprile 2021, 20:05
Nuovo capitolo!
Buona lettura...💭
STAI LEGGENDO
The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...