Era il cinquattasettesimo giorno che passavo chiusa in questo castello a subire la tortura di dover vedere mio nonno morto davanti a me ogni giorno e puntualmente, quando credevo di essere riuscita a seminarlo lui mi uccideva.
Ed iniziai a rendermi conto del fatto che il non riuscire a togliergli la vita era ciò che permetteva a lui di privarmi della mia.24 Dicembre
Ecco che giorno segnava il calendario, oggi era la vigilia di Natale e la mia solita nuova routine stava per iniziare.Dopo aver aperto gli occhi mi alzai di scatto dal letto, sospirai stufa di questo loop che si ripeteva in continuazione, ho provato a cercare ogni rimedio ma non c'era nulla che io potessi fare.
Scesi con calma in cucina, presi la prima cosa che trovai e feci colazione.
Il mio orologio segnava le 05:00.
Avevo iniziato a capire che questa tortura avesse degli orari, alle sette e mezza del mattino mio nonno, se pur non andassi da lui, si svegliava e veniva a cercarmi per poi uccidermi. Dopo ieri ero alquanto sicura che si trovasse nelle segrete quindi in ogni caso avrei avuto più tempo per mangiare prima di morire di nuovo.Avevo due ore e mezza per cercare un modo di uscire da questo incubo, avevo letto tutti i libri di tutte le biblioteche del castello, ma nessuno parlava di questa specie di loop temporale.
Andando avanti con i giorni riuscii a capire di trovarmi qui a causa della maledizione di Clelia, l'avevo letto da qualche parte in un libro.Studia a fondo ogni singola pagina per potermi liberare ed alla fine arrivai alla conclusione che questa era una di quelle maledizioni che non potevano essere semplicemente sciolte, andavano spezzate dall'interno.
Cosa voleva dire? Dovevo essere io a riuscire ad andarmene da questo posto, perchè nessuno là fuori avrebbe potuto fare nulla, gli incantesimi esterni non funzionavano.Ogni libro che avevo consultato oltre quello era stato inutile, parlavano tutti della storia della magia, del vecchio mondo, incantesimi d'amore, riti spirituali, ma della parola "maledizione" sembrava non esserci nessuna traccia.
Di colpo mi venne un'idea.
Perchè non ci avevo pensato prima?Qualche mese fa quando venni ad abitare qui mi portai con me il grimorio di Morgana, lo nascosi con un incantesimo di occultamento sulla mia scrivania, nessuno avrebbe cercato lì in bella vista, forse era quello il libro in cui avrei trovato qualcosa per spezzare la maledizione.
Salii le scale il più in fretta possibile.
Erano le 05:24.
Tenevo d'occhio l'orario grazie ad un'orologio da polso che trovai in giro per casa.
Il tempo passava velocemente e l'ansia iniziava a farsi strada dentro di me.
Non avevo intenzione di morire un'altra volta.Aprii la porta di camera mia ed iniziai a cercare su tutta la scrivania, non riuscivo a vederlo a causa del mio incantesimo e non ricordavo neanche il punto preciso in cui lo misi.
L'essere diventata l'Angelo della Morte aveva influenzato i miei poteri, non ero più una Strega, come facevo a spezzare quello incantesimo?Dovevo pensare a qualcosa, avevo comunque dei poteri no? Avevo un'ora e mezza di tempo, potevo farcela.
Presi delle candele dall'armadio che usavo quando ero ancora una strega, le accesi tutte con i pochi poteri che sapevo di avere, ero la figlia di Lucifero, il fuoco era uno dei miei punti di forza.
Sorrisi pensando a quanto mi mancasse la mia famiglia, un po' di malinconia so fece strada nel mio cuore, dovevo uscire da qui il prima possibile.Inspirai ed espirai lentamente, per un buon incantesimo serviva essere concentrati, rivolsi i miei pensieri al grimorio.
Cercai di liberare la mente, il mio udito riusciva a sentire i miei battiti cardiaci, percepivo l'aria entrarmi ed uscirmi dai polmoni ed ogni più piccolo rumore era udibile alle mie orecchie.In poco tempo le candele si spensero ed un soffio d'aria mi scompigliò i capelli, il grimorio si trovava di fronte a me e realizzai che a quanto pare i miei poteri erano più efficaci di quanto pensassi. Sorrisi.
Presi il libro tra le mie mani ed iniziai a sfogliarlo frettolosamente, i miei occhi studiavano ogni incantesimo mi comparisse davanti ed in pochi minuti migliaia di formule magiche si erano insediate nella mia mente. Dopo vari secondi a cercare finalmente riuscii a trovarla "la maledizione infernale", iniziai a leggere il più attentamente possibile.
Questo incantesimo faceva si che io vivessi il mio inferno giorno dopo giorno, l'unico modo per spezzarla era affrontare la difficoltà che mi era stata posta.Quale poteva essere la mia difficoltà?
Io venivo solo uccisa giorno dopo giorno.Continuai a leggere per una decina di minuti ma ancora non riuscii a capire cosa dovevo fare.
L'unica cosa che sapevo è che oggi sarei dovuta tornare a casa.________________
29 Febbraio 2020, 15:04
I capitoli si stanno facendo
attendere, ma in questi giorni
ho preferito farmi prima
un'idea del finale per poi
scrivervelo nei migliori dei modi.
Buona lettura...🧡
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The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...