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I miei occhi si aprivano con fatica, li aprivo e chiudevo ripetutamente per cercare di mettere a fuoco. Fu un'impresa ardua ma, una volta che ci fui riuscita notai che mi trovavo in un posto piuttosto familiare.

Una caverna, l'odore di quel dannato fiore, tutti indizi che mi fecero ricordare di trovarmi nella casa di mia nonna Morgana.

Cercai di alzarmi ma un capo giro mi costrinse a rimanere distesa.

Che Diavolo ci facevo qui?

Nonostante i miei vari tentativi nel cercare di alzarmi non ci riuscii, ero priva di forse ma questo non mi avrebbe buttata giù.
Iniziai a strisciare spingendomi con i gomiti, sentivo il suolo che mi graffiava la pelle, il sangue usciva a piccole gocce ed il mio respiro non riusciva a sostenere quello sforzo ma io continuai.

-Dove vai?- chiese mia nonna guardandomi dall'alto.

-Che ci faccio qui?- le domandai cercando di alzarmi da terra.

-È stato il bosco a portarmi da te ed io ti ho portata qui- disse.

-Spiegati.- dissi volendo più risposte.

-Stavo eseguendo uno dei miei rituali fin quando una foglia si posò accanto a me, nella mia intera vita ho imparato a non sottovalutare la natura, quindi la raccolsi ma appena la toccai migliaia di rampicanti si fecero strada nella mia caverna e ad ogni passo verso di loro si ritiravano fino a portarmi da te. Ti ho trovata distesa a terra in una pozza di sangue.- disse lei.

-Chi mi ha fatto questo?- chiesi.

-Lamìa...sei stata tu. Il sangue non era tuo.- rispose mia nonna con le lacrime agli occhi.

-Cosa?- domandai non credendo alle sue parole.

I due ragazzi.
Quelle risate che poco prima avevo udito.

Mia nonna abbassò lo sguardo ed io scappai avendo di colpo ritrovato tutte le mie forze.
Non era possibile che avessi fatto una cosa del genere, non ne ero capace, avrei dovuto uccidere solo esseri pericolosi che se lo meritassero.

Perché stavo avendo questa reazione?
Sentivo che qualcosa in me cercava di emergere ma non gli diedi spazio.

Corsi.
Andai fino al luogo in cui avevo commesso quel crimine.

Correvo così velocemente che ogni pianta che incontravo l'abbattevo, il mio corpo si riempiva di graffi e sangue ma non me ne importai.
Non sentivo dolore, non sentivo nulla.

Ero quasi arrivata ma mi fermai.
Sentii rumori diversi dal solito.

Mi avvicinai di soppiatto e con gli occhi riuscii a scorgere i corpi dei due ragazzi coperti da un telo. Una scena raccapricciante ricopriva il suolo circostante, sngue ovunque, alberi graffiati, quasi sradicati e segni di lotta.

Intorno ai corpi dei due giovani vi erano decine di persone, chi faceva foto, chi teneva le telecamere e chi piangeva. Telegiornali, parenti, sconosciuti.

Quella scena mi avrebbe dovuta straziare o far provare qualcosa eppure non riuscivo a sentire qualcosa.

Tutto d'un tratto un signore con il microfono iniziò a parlare.

-Siamo qui a Sheffield dove, a malincuore, dobbiamo darvi la notizia di un tragico incidente. Due ragazzi di 20 e 21 anni, i cui loro nomi erano rispettivamente Meredith e Jacob, hanno subito una triste morte. Dalle dichiarazioni che ha deciso di lasciar trapelare la polizia, sembra essere un attacco animale, un animale grande e affamato, la quale origine è ancora ignota. Lasciamo la parola al testimone che ha trovato i due corpi.-

A quell'ultima frase il mio cuore sembrò fermarsi.

C'era un testimone?

Il giornalista continuò -Lascerà la sua deposizione la settimana prossima. Da TobiasNews è tutto.- disse per poi fare cenno alla troupe di smontare tutto.

Non avevo sentimenti, ma non avevo intenzione di iniziare ad essere perseguitata da persone noiose per la mia cattura.

Dovevo trovare quel testimone ed ucciderlo.

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27 Aprile 2021, 11:00
Nuovo capitolo!
Presto nuovi aggiornamenti.
Buona lettura...❤️

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