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Sentii ogni parte del mio corpo tremare, in un millesimo di secondo i miei occhi si riempirono di lacrime lasciando fuoriuscire tutte le emozioni che avevo represso fino a quel momento.

-Mamma...- dissi sussurrando tra un singhiozzo e l'altro.

La donna, udendo il suo nome, alzò lo sguardo verso di me e, quando mi vide, i suoi occhi si illuminarono facendomi sorridere. Non ci pensai due volte, mi fiondai da lei correndo, quasi non sentivo il contatto dei miei piedi con il suolo ma poco importava, volevo stringerla a me e nulla me lo avrebbe impedito.

L'abbracciai così forte che quasi sentii le sue costole toccarmi il busto.
Il suo profumo fu la prima stimolazione sensoriale che percepii, il suo amato profumo che sin da piccola volevo avere solo per somigliarle in qualcosa, i miei occhi, i miei capelli, tutto mi distingueva dalla mia famiglia, quella fragranza aveva sempre rappresentato una sorta di strano legame tra madre e figlia.

-Blair...- disse lei stingendomi forte a sé.

-Oh mamma.- dissi continuando a piangere.

-Sei bellissima.- disse appena ebbe la possibilità di guardarmi.

-Stai bene?- le chiesi non rispondendo al suo complimento che avevo tanto apprezzato.

-Sono morta tesoro, come vuoi che stia? La cosa positiva è che non ho sofferto, quindi tutto sommato sto bene.- rispose accarezzandomi il volto nell'intento di asciugare tutte le lacrime che bagnavano il mio volto.

-Sai che dovrò scegliere se finirai in Paradiso o all'Inferno?- le chiesi sapendo già la risposta.

-Diciamo che ne sono consapevole.- disse accennando un sorriso.

-Se vuoi aspettare e passare un po' di tempo qui con me io posso farti rimanere, lo sai.- le proposi prendendo le sue mani nella mie.

-Oh tesoro, non puoi neanche immaginare quanto mi piacerebbe, ma credo che io non debba avere favoritismi, qui c'è molta gente che vorrebbe avere del tempo con i propri figli ed io non posso approfittarmene.- disse lei cercando di spiegare la sua opinione.

-È proprio per questo che dovresti sfruttare quest'opportunità.- risposi io più convinta di prima.

-Ti voglio così tanto bene piccola mia ma devi lasciarmi andare.- disse accarezzando nuovamente il mio volto.

Come potevo lasciarla andare?
Come potevo accettare la sua morte?
Come potevo affrontare una vita senza di lei?

Troppe domande senza risposte, troppe perdite in una sola vita, ma alla fine a chi non capita?

Mai sarei riuscita ad andare avanti.

Mi scese una lacrima, l'ennesima e a malincuore acconsentii, la stavo mandando via come se fosse una persona come le altre, ma entrambe sapevamo che così non era.

Le feci saltare la fila, la portai con me sul mio trono.

-Dovresti vedere la vista da quassù, non è poi così male.- dissi mostrandole il panorama demoniaco che non a tutti poteva piacere ma che per me era "casa".

-È tutto così perfetto.- disse mia madre lasciandosi trasportare dalle emozioni che le fecero versare una lacrima.

Si voltò verso di me e, sorridendo, chinò il capo verso di me ed iniziai a percorrere tutta la sua vita come se fosse la mia. Vidi molti ricordi di me a pochi anni di vita, erano momenti che non sapevo di avere, non ne ricordavo un singolo, forse per la giovane età, così decisi di godermeli, assaporai tutti quegli attimi di gioie e tristezze come se li stessi rivivendo per una seconda volta ma con le sensazione di una prima.

The Three LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora