Era già una settimana che mi allenavo fino allo sfinimento, non ne potevo più di incantesimi e lotte, ero perennemente stanca, chissà se il giorno della vendetta sarei riuscita a combattere.
Avevo imparato ad attaccare, a difendermi e molto altro, fortunatamente ero avvantaggiata grazie alla vastità del mio potere e abbiamo fatto delle prove di resistenza ed io ero quella più forte, perfino più di Sethìa che era il fratello maggiore.L'unico problema era che Clelia e la sua famiglia erano molto più pratici di me e di chiunque altro nella pratica della magia.
Molti degli incantesimi che ho imparato sono fatali, nulla che mi possa semplificare la vita, l'ultima cosa che mi resta da fare è imparare a saper lanciare gli incantesimi senza pronunciare le parole, cosa che sapevo fare perfettamente per gli incantesimi più semplici. Questa era una cosa fondamentale da imparare, altrimenti avrei potuto rischiare un contro incantesimo da parte di Clelia che, mi pesa ammetterlo, era ovviamente molto più brava di me.
Perché la vita non poteva essere come nei film?
Di solito quando si avevano i poteri poi li si poteva usare per copiare a scuola e cose del genere, invece io dovevo salvare il mondo e vendicarmi di una stronzetta che mi aveva maledetto.A risvegliarmi dai miei pensieri fu Zakarìa che con una mossa mi buttò al tappeto, per qualche secondo mi ero dimenticata che ci stavamo allenando.
-Così Clelia ti farà il culo sorellina.- disse mio fratello per sfottermi.
-Presta attenzione Lamìa oppure mi toccherà dar ragione a Zakarìa.- aggiunse mio padre.
Mi alzai ruotando gli occhi al cielo.
-Ho solo bisogno di una pausa!- dissi esausta uscendo dalla palestra.
Non aspettai la risposta di nessuno e me ne andai in cucina dove incontrai mia madre.
-Ehi piccola, vuoi qualcosa da bere?- mi chiese con tono dolce e pacato.
Mi limitai ad annuire.
Non volevo essere sgarbata ma ero nervosa ed inevitabilmente la trattai male.-Ricordati il motivo per cui lo stai facendo e vedrai che sentirai molto di meno la fatica.- disse Arish provando a spronarmi.
Rimasi stupita, come faceva a sapere a cosa fosse successo.
-Io ho sentito...- disse giustificandosi.
Mi passò un bicchiere con del sangue e senza fare domande mandai tutto giù, di colpo sentii la necessità di volerne ancora. Iniziai a sentirmi più forte, era come se il mio corpo si stesse ricaricando e le energie sembrarono tornare al 100%.
-Sapevo che avrebbe funzionato!- esclamò mia madre fiera di se.
-Di chi è questo sangue? Ha qualcosa di diverso, cos'è, un'animale?- chiesi godendomi quella bevanda che tanto bramavo.
-È di tua madre, che a quanto pare non mi ascolta mai.- intervenne Lucifero arrabbiato.
-È solo un po' di sangue, non avevi visto le sue occhiaie? Sarebbe potuta crollare.- rispose mia madre facendogli gli occhi dolci e mio padre acconsentì.
Quella donna gli faceva proprio girare la testa.
-È sangue angelico, fai attenzione, in questo momento hai il doppio della tua forza naturale.- mi avvertì mio padre.
-E cosa c'è di sbagliato? Se ho così tante energie non perderò.- risposi.
-Devi stare attenta a non fare del male agli altri.- disse serio.
Annuii ed andai di nuovo in palestra dove incontrai Zakarìa.
-Ehi sorellina, sei pronta a finire di nuovo al tappeto?- domandò sarcastico mio fratello.
-Sono pronta, ma non sarò io quella a finire al tappeto.- dissi sicura di me.
Appena Sethìa diede il via mi buttai su mio fratello, lo rialzai dal collo e lo scaraventai contro il muro che, a causa dello scontro, si crepò leggermente. Mi sentii soddisfatta di me stessa.
Andai a velocità sovrumana verso di lui, il suo corpo era steso a terra dolorante, vedevo il suo petto alzarsi ed abbassarsi velocemente.Il mio cuore mi diceva di fermarmi ma ogni particella del mio corpo voleva continuare a provocargli dolore.
Mi abbassai accanto a lui e vidi del sangue uscire dalla sua bocca, diverse ferite contornavano il sua viso.
Sethìa mi allontanò violentemente da lui, il fratello maggiore prese in braccio quello minore e la scena che mi si presentò davanti mi fece tornare in me.
Che Diavolo avevo fatto?-Avevi intenzione di ucciderlo?- mi rimproverò mio Sethìa.
-Io...io non volevo.- dissi cercando di giustificarmi.
Quando le lacrime minacciarono di uscire, scappai, uscì dal castello correndo velocemente fino a ritrovarmi nel bosco, l'aria circostante di colpo sembrò più pensate e i miei piedi sembravano piombo. Mentre correvo tra gli alberi mi soffermai nel guardare un essere accovacciato a terra che stava divorando un animale enorme. A primo impatto mi spaventai e mi tirai indietro, ma così facendo provocai un forte rumore che attirò l'attenzione di quell'essere che, il buio mi impediva di vedere.
Fortunatamente Lucifero mi aveva insegnato un incantesimo per farmi luce, respirai a fondo ed una piccola fiamma si espanse per una gran parte di bosco.
Sbadatamente non pensai di poter attirare l'attenzione di quella creatura, ed infatti così fu, ma quando lo vidi il mio cuore sembrò fermarsi.
Non poteva essere, quegli occhi...
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27 Novembre 2020, 20:07
Ecco un altro capitolo,
grazie per i 7K!!!
Buona lettura amici...❣️
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The Three L
ФэнтезиBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...