-Lamìa no.- disse Brandon allontanandosi da me.
-È troppo presto?- domandai confusa.
-Non è quello...- rispose lui distogliendo lo sguardo dai miei occhi.
-Non mi aspetto che anche tu mi dica ti amo.- dissi.
-No Lamìa, tu non capisci.- disse rientrando in macchina.
-Cosa dovrei capire?- chiesi facendo lo stesso.
-Ne parliamo un altro giorno.- rispose mettendo in moto.
-Brandon, che succede?- gli domandai voltandomi verso di lui.
Che cosa gli stava prendendo adesso?
Salì velocemente con le marce ed accelerò il più possibile, in pochissimi secondi mi riaccompagnò davanti al portale e, dopo avermi salutato con un semplice ciao come se fossimo amici, se ne andò.
Non capivo dove fosse il problema, magari era troppo presto per dirgli ti amo ma non c'era motivo di reagire così, non capisco perchè ogni volta che mi trovo in un momento bello succede qualcosa che rovina tutto, è come se il mondo lottasse per non volermi essere felice.Tornai a scuola e mentre salivo le scale ripensavo a quella brevissima conversazione avuta in macchina, andava tutto così bene, non capivo proprio cosa gli avesse potuto causare quella reazione così eccessiva.
Non potevo starmene con le mani in mano.
Entrai nel mio dormitorio e come sempre avevo gli occhi di tutti puntati addosso, ormai era diventata un'abitudine e quindi non ci facevo tanto caso, continuai a camminare fin quando arrivai alla mia porta, entrai e la prima cosa che feci fu spogliarmi. Decisi di farmi un'altra doccia per schiarirmi le idee, per cercare di trovare una motivazione al comportamento di Brandon perchè più ci pensavo e più non trovavo una giustificazione.
Eppure non avevo fatto nulla di male o che potesse avergli dato fastidio, gli avevo semplicemente detto "ti amo", non era una cosa da poco. Ero confusa.
Uscii dalla doccia che non mi aveva portato le risposte che cercavo e avvolsi i miei capelli in un asciugamano per far sì che assorbisse l'eccessiva acqua. Mi asciugai per bene il corpo e mi vestii mettendomi una tuta nera con sopra una maglia bianca a maniche corte ed infine legai i capelli in uno chignon impreciso.
L'unica cosa che mi venne in mente fu quella di andare da Brandon per chiedergli spiegazioni. Uscii dal mio dormitorno ed andai in quello dei Vampiri, non ci misi molto a capire che la sua stanza era quella in cui una volta viveva Will. Arrivai dinanzi all'ingresso, mi ero convinta a bussare ma mi fermai, sentii delle voci provenire da dentro e feci una cosa che non si dovrebbe fare, origliai.
-Non posso farle una cosa del genere!- esclamò Brandon.
-Devi. Erano questi i patti.- disse una voce femminile familiare ma che non riuscivo a riconoscere.
-Non puoi decidere per me.- rispose lui che iniziò a sembrare furioso.
-Se non lo fai tu lo farò io.- disse lei.
-Non ho interazione di ferire Lamìa.- disse Brandon deciso.
-Ora anche tu ti sei innamorato di quella sgualdrina?- domandò la ragazza facendo scattare qualcosa in me.
Come si permetteva?
Non mi importava chi fosse, nessuno poteva parlarmi così, forzai la maniglia e spalancai la porta trovandomi davanti Brandon e Grace che mi fissavano, appena entrai sul volto di lei si formò un sorriso divertito.Cosa ci facevano loro due insieme?
-Lamìa, che ci fai tu qui?- mi chiese Brandon.
-Ero venuta a parlarti, ma evidentemente hai già compagnia.- risposi andandomene.
-Lamìa, aspetta!- esclamò lui.
-Hai ragione.- dissi fiondandomi su di lei.
Afferrai il suo collo conficcando le mie unghie nella sua pelle, sentii il sangue scorrere sotto le mie dita, le stavo facendo male, lo percepivo ma lei non si mosse, anzi sorrise.
-Perché non mi dici in faccia che sono una sgualdrina.- sussurrai a pochi centimetri dal suo volto.
-Non è il momento per questo.- disse Brandon avvicinandosi a noi.
-Perché non glielo dici?- chiese Grace ridendo.
-Dirmi cosa?- domandai voltandomi verso Brandon.
-Grace restane fuori.- disse lui alla ragazza per cui iniziavo a riservare un certo odio.
-E perché dovrei starne fuori? Non è colpa mia se...- disse Grace ma Brandon la fermò.
-Non dire un'altra parola.- la minacciò lui facendola ridere.
-Cosa c'è che non mi vuoi dire Brandon?- domandai furiosa aumentando la presa che avevo sulla ragazza.
-Non devo dirti nulla.- rispose lui serio.
-Perché non le vuoi dire che ti sei messo con lei solo perché mi dovevi un favore?- disse Grace faticando a parlare a causa della pressione che facevo con le mie dita.
A quelle parole sentii una fitta al petto, cosa stava dicendo? Non poteva essere possibile.
________________
3 Aprile 2021, 19:13
Nuovo capitolo!
Buona lettura...❣️
STAI LEGGENDO
The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...