Un rumore fastidioso mi aveva costretta ad aprire gli occhi. Mi voltai verso il mio telefono; segnava le 09:27.
Contro voglia mi alzai dal letto per andare in bagno. Gettai un'occhiata allo specchio per vedere in che condizioni fossi e subito dopo mi pentii di averlo fatto: i miei capelli bianchi erano scompigliati in ogni loro centimetro e delle enormi occhiaie nere contornavano i miei occhi creando contrasto con il loro colore bianco.
So che non è un tratto comune, a causa di questa mia caratteristica ho sempre subito prese in giro, venivo addirittura chiamata alieno, fortunatamente c'è sempre stato mio nonno con me che ogni giorno faceva di tutto per farmi sentire normale.
Per anni il mio riflesso è stato mio nemico ma ad oggi reputo questo mio aspetto un qualcosa che mi rende speciale.
Man mano che mi stavo spogliando sistemavo ciò che mi serviva per lavarmi, aprii il getto d'acqua in attesa che l'acqua diventasse calda. Entrai nella doccia ed i miei nervi iniziarono a rilassarsi, sensazione che durò fin troppo poco dato che sentii bussare ripetutamente alla porta.
-Dammi un secondo.- dissi facendo cessare il flusso d'acqua.
Mi avvolsi un asciugamano attorno al corpo, apri la porta e dietro vi trovai mio nonno che come sempre sfoggiava uno dei suoi migliori sorrisi.
-Blair ti vogliono i tuoi genitori al telefono, scendi giù.-
Sbuffai, non amavo questi momenti genitori-figlia ma cercavo di sopportarli per far contento mio nonno dato che lui ci teneva. Accennò un sorriso per poi tornare al piano di sotto, tamponai i capelli con un altro asciugamano in modo da non far cadere l'acqua dappertutto e poi lo seguii giù per le scale.
Risposi al telefono: -Buongiorno- dissi scocciata.
-Buongiorno tesoro, come stai?- domandò mia madre con il suo solito tono di voce composto.
-Bene.- risposi fredda.
-Come va lì?- chiese poi mio padre.
Perché mi mettevano ogni volta in viva-voce? Non si poteva mai avere una conversazione privata con l'uno e poi con l'altro, che nervoso!
-Tutto ok, ora devo proprio andare, ciao.- dissi chiudendo la chiamata senza attendere una loro risposta.
-Perché sei sempre così dura con loro?- chiese mio nonno facendomi quasi spaventare; sicuramente aveva origliato la conversazione.
-Lo sai.- dissi tornando in bagno, odiavo dovermi subire ogni volta la stessa predica.
Entrai di nuovo nel box doccia, di solito questo era uno dei momenti che mi rilassava di più ma oggi non era andata proprio così. Ora più che mai avevo bisogno di un po' di tranquillità, ho sempre amato farmi scorrere l'acqua calda sul corpo, aveva lo strano potere di calmarmi ed essendo sempre stata una ragazza irascibile sfruttavo questa cosa come calmante.
Rimasi sotto quel getto bollente per un po', l'acqua a volte rischiava di scottarmi ma la sensazione che mi dava era piacevole, a tratti liberatoria.
Appena uscita dalla doccia voltai lo sguardo verso lo specchio senza riuscire a vedere il mio riflesso a causa dell'eccessivo vapore, mio nonno ripeteva spesso di metterci poco tempo a lavarmi, voleva evitare che tutto quel calore rovinasse le pareti. Magari poteva sembrare noioso o pesante ma quel vecchietto sapeva il fatto suo.
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The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...