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...e dicendo qualche parola in latino vidi il corpo di mio nonno diventare verde.

Si stava ricoprendo di muschio ed i suoi arti si stavano ramificando al suolo, mi inginocchiai vicino a lui e gli posai un bacio sulla fonte come lui faceva sempre con me, quello fu il mio saluto d'addio.

Uscii fuori per cinque minuti, avevo lasciato che mia nonna lo salutasse per l'ultima volta come avevo fatto io poco prima.

-Entra pure.- disse quella voce tanto familiare ma che mai avevo sentito.

Entrai nuovamente in quel luogo rigoglioso di vegetazione e vidi il corpo di mio nonno circondato da gelsomini.

-Sai, sono sempre stati i nostri fiori preferiti.- disse mia nonna ed io sorrisi.

Non sapevo cosa dire, mi trovavo di fronte a mia nonna di cui fino a qualche minuto fa non ero neanche certa dell'esistenza, per fortuna fu lei a parlare per prima.

-Mi chiamo Morgana, sono una Driade, cioè una Ninfa. Ma penso che questo tu già lo sappia, sicuramente non ti hanno parlato molto di me, ma avremo tempo per conoscerci. Ho una domanda da farti, come hai fatto a trovarmi?- mi domandò sorridendo.

-In effetti non sapevo quasi nulla di te e sinceramente non ho idea di come io abbia fatto a trovarti. Quando ho preso mio nonno in braccio, i miei piedi iniziarono a camminare da soli ed eccomi qui.- risposi sorridendo gentilmente, poi la salutai promettendogli che sarei tornata presto ed uscii da quell'immensa caverna.

Con tutta la velocità che avevo in corpo tornai subito da Ruben e quella strada che prima sembrava infinita ora l'avevo percorsa in qualche secondo.

Ero davanti alla porta d'ingresso e con ancora un po' di paura la aprii, avevo ancora l'immagine stampata nella mia mente.

Aprii la porta ed arrivai in soggiorno.
Sentii qualcuno arrivare alle mie spalle e non avendo il tempo di girarmi venni avvolta da un paio di braccia muscolose, quelle braccia che non avrei mai confuso con altre.

Mi feci cullare da quella presa e chiudendo gli occhi mi voltai per lasciare un bacio sulle labbra di Will.

Che ci faceva qui?
Come sapeva a sapere cos'era successo?

Le mie domande ottennero una risposta grazie ad un colpo di tosse che mi fece quasi sobbalzare.

Ruben.

Mi staccai da Will e voltandomi vidi mio fratello con un cofanetto in mano, era il famoso scrigno che mio nonno teneva custodito nel suo armadio. Lo presi tra le mani. Ed una lacrima mi rigò il viso.

Will posò una mano sulla mia guancia e con il pollice asciugò quella lacrima che era scesa così amaramente sul mio volto.

-La chiave.- pensai ad alta voce.

-L'ho presa prima che tu prendessi tuo nonno.- rispose Ruben.

-Come sapevi della chiave?- domandai.

-Che?- rispose.

-Cosa sai? Dimmi la verità- dissi furente avvicinandomi di corsa verso di lui.

-Di che parli Blair?- chiese Ruben facendo finta di essere colpito dalla mia domanda.

-Come facevi a sapere che la chiave che indossava mio nonno al collo avrebbe aperto proprio quello scrigno?-

Con una mano gli afferrai il collo e lo feci inginocchiare davanti a me, di nuovo quel bruciore. Ero furente.

Lui sapeva qualcosa di cui io non ero a conoscenza.

-Dovremmo parlarne da soli.- disse.

-Prima mi menti e poi hai anche delle richieste?- dissi.

-Per favore.- insistette.

Chiesi a Will di uscire e così fece.

-Bene ora parla.- dissi impaziente.

-Quando ero piccolo mio padre mi raccontava di quello scrigno ogni giorno. Esiste da secoli sulla terra, fu costruito interamente di quercia bianca. A fabbricarlo fu lo sciamano più potente al mondo, questo scrigno contiene un potere immenso. La leggenda narra che in base all'animo di chi ne fa uso avrà il potere di salvare il mondo oppure di distruggerlo. Si dice che tu sia l'unica in grado di aprirla ed appena vidi la chiave la riconobbi subito. Tuo nonno è morto, ciò vuol dire che tutto sta per avere inizio.-

Non capivo a cosa si riferisse.
Che potere poteva contenere quello scrigno così piccolo.

-Cosa avrà inizio?- domandai spontaneamente.

-Non so più di questo.- ammise.

Non sapevo cosa fare o dire, così decisi di non fare nulla e sbattendo la porta uscii di casa.

Will mi stava aspettando fuori ma io non mi fermai, andai verso il portale e lo oltrepassai.
In quel momento avevo solo bisogno di risposte ed andai dall'ultima persona da cui sarei mai voluta andare.

Csaba.

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14 Maggio 2019, 19:54
Ieri non ho pubblicato nulla
per mancanza di tempo.
Mi dispiace per il nonno, ma
volevo che morisse, altrimenti
non avrei saputo come continuare.
Buona lettura.☀

The Three LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora