94

193 5 1
                                    

Mancava poco più di mezz'ora ed io e la mia migliore amica eravamo quasi pronte, io vestita di rosso, lei di nero ed entrambe poco truccate.
Eravamo l'esatta descrizione della parola sobrietà.

-Allora, che ne dici se prima di andare facciamo uno spuntino?- domandò Alison.

-E rischiare di sporcarmi il vestito!?- dissi ridendo. -Assolutamente si.- continuai togliendomi i tacchi e correndo giù per le scale.

La mia amica rideva e nel frattempo mi seguì, arrivate in cucina ci preparammo un panino e tra un morso e l'altro parlammo del più e del meno.

Le domandai nuovamente chi fosse il ragazzo che mi aveva regalato il vestito ma lei non aprì bocca, di solito non sapeva neanche tenersi un minuscolo segreto mentre ora sembrava non avere altro scopo nella vita. Aveva detto che l'avrei capito subito ma non era stato così.

Mancavano dieci minuti ed io e Alison andammo in bagno al piano di sotto per lavarci i denti, non sia mai a farci trovare impreparate.

-Allora, sei emozionata?- mi chiese la mia migliore amica.

-Più che emozionata direi nervosa, appena oltrepasserò il portale tutti miei problemi verranno a cercarmi.-  risposi.

-Non ti preoccupare, questa è una di quelle feste eleganti e noiose in cui si bevono i vini più pregiati, questa è la cosa peggiore. Le uniche feste divertenti sono quelle organizzate da me.- disse Alison facendomi l'occhiolino.

-Sei sempre la solita.- dissi ridendo.

Ci infilammo di nuovo i tacchi ed uscimmo di casa chiudendoci la porta alle spalle.

Seguimmo il solito tragitto e arrivammo all'entrata sugli scogli e con un passo varcammo il portale, una strana sensazione si impossessò di me, forse si trattava di ansia, chiusi gli occhi e li riaprì solo dopo aver sentito i miei piedi toccare il suolo.
Camminare sulla sabbia non era stato piacevole e dovetti usare la magia per togliere i granelli dalle scarpe.

Il mondo soprannaturale non era cambiato minimamente, c'erano i soliti folletti che correvano ovunque e l'aria di primavera ti si innestava nel naso.

Alison mi strinse la mano e disse: -Ci sono io con te.-

Sorrisi a quel gesto.

La festa si celebrava in una tenuta che normalmente era vietata ad ogni tipo di essere vivente.

Io la mia amica ci dirigemmo verso quell'enorme villa e all'ingresso notammo due guardie che controllavano gli inviti di chiunque entrasse, era una festa esclusiva ed ovviamente chi non aveva quel misero pezzetto di carta non poteva partecipare ai festeggiamenti e ciò non mi sembrava giusto.

Odiavo le distinzioni, perché alcuni dovevano avere opportunità maggiori rispetto ad altri?
Avrei parlato con chi di dovere ed avrei combattuto affinché cose come questa non accadano di nuovo.

Appena le guardie lessero il mio nome mi scortarono in una stanza a parte dove si trovava anche il resto della mia famiglia.

Rimasi paralizzata, la mia amica non era più con me ed i miei problemi erano proprio lì davanti a me.

-Perché sono qui?- domandai senza neanche salutarli.

-Gli esseri soprannaturali di famiglie importanti vengono annunciati durante la festa, è una tradizione.- rispose Lucifero guardandomi con attenzione.

I miei fratelli mi guardarono senza dire una parola ma i loro sguardi parlavano da soli.
Il loro è stato il tradimento peggiore, mi hanno voltato le spalle nonostante io sia dalla parte della ragione. Delusioni dopo delusioni.

-Sei bellissima...- sussurò Arish ma io la ignorai.

Sembravamo davvero in palette, i colori dei vestiti della mia intera famiglia erano tutti rossi ma di diverse tonalità. Sembrava fatto di proposito ma almeno sapevo che da parte mia non lo era.

Era mezz'ora se non di più che aspettavamo, la musica diventava sempre più alta e i mormorii delle persone iniziarono a diventare insopportabili, passai praticamente tutto il tempo chiusa nel bagno che si trovava in quella stanza. Qualsiasi cosa pur di avitare la mia famiglia.

Fortunatamente sentii un signore annunciare l'inizio della festa.

-Benvenuti, finalmente dopo centinaia di anni siamo felici di accogliere nuovamente qui la famiglia più amata da tutti. Lucifero, Arish ed i loro magnifici figli!- disse il signore.

Le porte dietro di noi si aprirono facendoci sbucare su un balcone interno, partendo da mio padre, uno ad uno uscimmo mentre tutti applaudivano. Questa era la prima volta che percepivo davvero la sensazione di far parte di una famiglia di Reali, la mia famiglia salutava gli altri invitati come se fossero al di sopra di tutti, da quel che so era una procedura che negli anni si era sempre fatta così, lo feci anch'io.

Gli esseri presenti erano divisi in fazioni come ogni cerimonia, in segno di ordine e compostezza.

Mi guardai in torno e vidi gli occhi lucenti delle persone che ci osservavano.

Ci amavano davvero.
Sentivo il loro calore arrivarmi dritto al cuore ed era un'emozione fantastica, indescrivibile.

Sorrisi spontaneamente godendomi quel momento di spensieratezza che non avrei pensato di avere.

Man mano che l'applauso diminuì, l'uomo presentò la seconda famiglia che a quanto aveva accennato mio padre era quella di Dracula.

-Le sorprese non sono terminate, dopo tanti anni abbiamo l'onore di avere qui tra noi il Conte Dracula, accompagnato dalla sua bellissima moglie ed il suo primo genito!- il presentatore urlò eccessivamente, gesto poco opportuno per una serata così elegante. Probabilmente aveva delle preferenze.

Dalla stanza affianco alla mostra uscì un uomo dagli occhi talmente neri che sembravano perforarti l'anima, dava un senso di energia oscura mentre la donna che lo accompagnava era una bionda dal fisico mozzafiato che, con il suo sorriso dava la sensazione opposta.

Come ultimo uscì il figlio e quasi non potevo credere ai miei occhi.
primo genito di Dracula era...Brandon.

I nostri sguardi si incrociarono per qualche secondo e riuscii a percepire i battiti di entrambi fermarsi.

________________
25 Marzo 2021, 00:50
Nuovo capitolo!
Non vedevo l'ora di postarlo
da un po', spero vi piaccia.
Presto nuovi aggiornamenti.
Buona lettura...🌷

The Three LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora