Il mio viso stava venendo ricoperto dai baci di Will.
Sono passati due giorni da quando i miei genitori vennero a trovarmi, avevo deciso di andarmene via di casa senza avvisare nessuno e grazie a Will riuscii nel mio intento, aveva detto di avere una casa tutta sua e che potevamo stare lì fin quando volevamo. All'inizio ero titubante a quella proposta dato che conoscevo solo il nome di questo ragazzo eppure dopo quella giornata devastante avevo capito che non poteva essere poi così male vivere per un po' con uno sconosciuto dato che fino a qualche giorno fa anche i membri della mia famiglia lo erano.
Decisi di cogliere l'occasione ed accettai il suo invito.
-Ho preparato qualcosa.- disse Will alzandosi dal letto.
-Che cosa?- chiesi girandomi verso di lui.
Non mi rispose, ciò voleva dire che dovevo alzarmi controvoglia.
Lo seguii fino in cucina, il tavolo era ricoperto di cibo tra cui delle fette biscottate con della cioccolata, ne presi una e diedi un piccolo morso, con questo piccolo gesto mi ritrovai piena di briciole e le labbra sporche di nutella.
Era ridicolo come ogni volta che mangiassi qualcosa finivo per ridurmi in un pasticcio, non ero proprio l'eleganza fatta persona.Will seguiva con gli occhi ogni mio singolo gesto e vedendo ciò che mi ero combinata, rise.
-Ti vedo in difficoltà.- disse sedendosi su una sedia.
-Non è bello prendere in giro sai?- risposi guardandolo con aria di rimprovero.
-In realtà mi stavo chiedendo se ti servisse una mano.-
Il suo sguardo passò dall'essere divertito a seducente, i suoi occhi si socchiusero leggermente e un'aria provocatoria sembrò possederlo.
Con la mano afferrò una delle mie cosce e con facilità mi fece posare sulle sue gambe, ero rimasta sorpresa da quel gesto e nella mia espressione lo si poteva leggere chiaramente.
Posò la sua lingua dove si trovava la cioccolata, chiusi spontaneamente gli occhi, dopo quel tocco ogni bacio era sempre più indirizzato verso l'orecchio. Il mio corpo lo chiamava, talmente tanto che uno dei piatti che avevamo in cucina si ruppe, dopo la mia trasformazione i miei poteri da Strega si erano iniziati a manifestare ed ancora non avevo imparato a controllarli.
Will scoppiò a ridere per poi dire: -Questo è il tuo modo per farmi capire che ti sta piacendo?-, iniziai a sentire le mie guance infuocarsi per l'imbarazzo, odiavo la sua sfacciataggine, riusciva sempre a farmi rimanere senza parole.
In questi pochissimi giorni avevo imparato a conoscere Will per quello che era possibile, sembra un ragazzo davvero particolare, dolce ed elegante, ma la qualità che più apprezzavo di lui era il suo essere una guida per me, mi spiegò come durante la mia prima trasformazione le mie emozioni si fossero amplificate. A quanto pare l'essere come noi ci fa provare tutto in modo più accentuato, l'esempio più pratico che io possa fare è il bacio che gli diedi inaspettatamente, o almeno questa era la sua teoria, crede che io l'abbia baciato solo perché spinta dal momento mentre a parer mio la verità è che lui mi piaceva fin dall'inizio e che la passione mi abbia solo dato la spinta per fare quel passo che tanto negavo a me stessa.
Durante la nostra convivenza aveva provato di tutto per farmi iscrivere alla scuola delle creature soprannaturali ma io risposi sempre di no. Ovviamente la scuola si trovava nel mondo soprannaturale.
Oggi però, qualcosa mi disse che volevo saperne di più su questa scuola. Ma prima avevo una cosa da fare, ormai avevo 18 anni e finalmente potevo farmi un tatuaggio!
Aspettavo questo momento da una vita.
-Ti va di accompagnarmi a fare un tatuaggio?- chiesi a Will senza pensarci.
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The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...