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Mi svegliai cullata dall'inebriante profumo di caffè, aprii gli occhi e voltandomi mi accorsi che il ragazzo dagli occhi color smeraldo non era accanto a me.

Buttai un'occhiata alla sveglia, segnava le 10:45. Scattai giù dal letto ed iniziai a vestirmi in fretta.

-Perché non mi hai svegliata? Le lezioni sono iniziate da quasi tre ore.- dissi cercando le mie scarpe.

Lui mi tirò a sé e mi strinse in un abbraccio, cercai di liberarmi dalla presa ma lui mi bloccò e disse: -Non ricordi che le lezioni sono state sospese?-

Che stupida, me ne ero completamente dimenticata.

Non dissi nulla e mi sedetti sulla sedia nera girevole che era disposta vicino alla penisola della cucina.

I miei primi pensieri andarono a Ruben ed ai miei genitori, non riuscivo a capacitarmi che lui fosse il mio fratellastro. Non avevo ancora affrontato la situazione.
Mia madre era sicuramente felice di aver ritrovato suo figlio, ma mio padre, non potevo neanche immaginare come si sentisse.

Ruben era il frutto del tradimento di mia madre nei suoi confronti, e non sapevo neanche se Ruben avesse accennato loro di noi.

Avevo tante domande che necessitavano di risposte.

Due braccia possenti mi cinsero da dietro.

Le sue labbra stavano lasciando piccoli baci umidi sul mio collo, baci ai quali mi abbandonai completamente.

-Vorrei che stessi qui con me ogni giorno.-

Non mi accorsi di star pensando ad alta voce.

Will sorrise e poi poggiò una mano sulla mia coscia facendomi voltare verso di lui.
Sentii le mie guance prendere fuoco.

-Mi piacerebbe molto trasferirmi da te.- disse con voce sensuale.

Forse era troppo presto, ma non mi importava, gli saltai addosso abbracciandolo.
Ero così felice.

Senza pensarci due volte andai in camera da letto e sostituii il mio armadio con uno più grande che sarebbe bastato per entrambi.
Gli dissi di prendere i suoi vestiti e di portarli qui, gli diedi un bacio sulle labbra ed uscii dalla porta senza dargli alcuna spiegazione.

Bussai alla porta B14.
Era la camera di Ruben, venne ad aprirmi ed era ancora in pigiama.

Aveva i capelli neri scompigliati e delle occhiaie molto pronunciate, probabilmente dovute alla difficoltà nel dormire.

Entrai senza chiedere il permesso.

Alla fine eravamo fratelli no!?

Cacciai dei vestiti dal suo armadio e lo incitai a vestirsi.

-Andiamo a parlare con mia madre...volevo dire nostra madre. Scusa devo farci l'abitudine.- dissi.

Non diedi molto peso a ciò che stessi dicendo ed andai in cucina, cacciai dal frigorifero una bottiglia d'acqua che poi versai in un grazioso bicchiere di cristallo. Avevo sete.

Ruben non rispose ed andò a prepararsi.

Erano venti minuti che aspettavo, riuscivo a sentire ogni rumore che faceva, percepivo ogni suo spostamento, amavo i miei poteri.
Erano incredibili le cose che riuscivo a fare da quando avevo scoperto di essere Lamìa.

Respirai profondamente e mi diressi verso Ruben.

-Sei pronto?- domandai bussando alla porta socchiusa della camera da letto.

Non rispose.
Mi sorpassò uscendo dalla stanza e mi fece cenno di seguirlo. Così feci e mi portò di fronte alla porta della sala da pranzo.

-Prima il dovere, poi il piacere.- disse aprendo la porta e posando una mano sulla mia schiena per farmi entrare.

Io e Ruben ci dirigemmo verso il tavolo degli Eredi. Will si irrigidì appena mi vide in compagnia di Ruben, nonostante sapesse che eravamo fratelli la sua gelosia non svanì.
Gli feci un sorriso rassicurante che però non servì a molto dato che non ci tolse gli occhi di dosso.

Salutai tutti ed andai a sedermi accanto a Will.

Io e Ruben mangiammo velocemente, poi mi alzai ma Will mi afferrò il braccio lanciandomi uno sguardo preoccupato.

Mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai: -Andiamo a casa dei miei genitori non ti preoccupare, per le 22:15 sono a casa.-

Gli diedi un bacio sulle labbra ed uscii dalla sala con Ruben che non smetteva di guardarci.
Appena lo guardai distolse lo sguardo.

-Andiamo.- dissi rivolgendomi a mio fratello ed insieme uscimmo da scuola.

Eravamo appena arrivati al portale e lo varcammo.

Ci stavamo dirigendo verso casa mia ed il profumo invitante del sangue ricopriva l'aria circostante. Accelerai la velocità ed arrivai davanti casa mia.

Ero preoccupata.
Perché pur essendo un odore irresistibile per me, poteva solo significare che qualcosa di terrificante fosse appena successo.

Aprii la porta di casa e la scena che mi ritrovai davanti fu raccapricciante...

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11 Maggio 2019, 20:48
Nei miei capitoli non c'è mai
più di un giorno di tranquillità,
essì, amo i drammi. Questo
è un altro dei tanti capitoli di
passaggio.
Buona serata!!🌼

The Three LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora