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Stavo varcando l'entrata per dirigermi in sala per cenare quando una mano mi tirò verso di se.

Sferrai un destro allo sconosciuto che, si spostò di qualche centimetro.
Accesi velocemente la luce.
Andrew mi guardava stupito con una mano sulla guancia e Lucifero mi fissava con un ghigno sul volto, non ci misi molto a capire che l'uomo che avevo colpito fosse in realtà Andrew.

-Oh scusami non pensavo fossi tu, mi dispiace tanto...- cercai di scusarmi in tutti i modi ma il ragazzo mi zittì.

-Stai tranquilla non è niente, però complimenti per il gancio, hai una forza incredibile.- disse togliendo la mano dalla guancia.

Sorrisi e controllai nuovamente l'ora: 20:04

-Siamo in ritardo, dobbiamo andare!- dissi gesticolando in modo eccessivo.

-Calmati Lamìa, i reali fanno sempre ritardo, soprattutto se sono a casa loro.-  disse il Diavolo tranquillizzandomi.

Quando sentii quella frase mi voltai verso Andrew con viso interrogativo.
Era uno dei nobili?

Non era solo un guerriero molto forte?
Questo era ciò che Lucifero mi aveva detto ieri.

-Io sono un Etsai, sono un muta forma, posso essere sia un toro che padroneggia l'elemento del fuoco che un essere umano. Aiuto Lucifero a punire le persone ed i mostri presenti nell'Inferno. Io sono colui che punisce ladri, bugiardi e blasfemi.- disse spiegandomi velocemente la sua mansione.

Rimasi a bocca aperta dalla rivelazione di Andrew, chi si aspettava che esistessero esseri soprannaturali del genere. Non sapevo cosa rispondere e fortunatamente intervenne Lucifero.

-È ora di andare, l'esercito ci sta aspettando.-

Feci cenno con il capo di aver capito e camminai dietro il Re verso il luogo dell'invito.
In breve tempo io, il Diavolo, l'Etsai ed altri uomini ci trovammo di fronte ad un tavolo lungo qualche metro. Lucifero si posizionò a capotavola e mi fece cenno di sedermi di fianco a lui e così feci, gli altri si accomodarono subito dopo di me.

C'erano un centinaio di persone sedute a tavola e mi fu spiegato che ognuno di loro era il capo di un esercito, quindi facendo i calcoli avevamo più di cento eserciti a nostra disposizione.

Se aveva riunito tutte queste persone Lucifero doveva tenerci tanto all'apertura del vecchio mondo.

Il piano era semplice: io avrei aperto il vecchio mondo, anche se non sapevo ancora come, ed in seguito l'esercito si sarebbe fiondato all'esplorazione di esso. Chiarito ciò iniziammo a cenare e tra schiamazzi ed urla io andai fuori a prendere una boccata d'aria.

Il giardino nel retro del castello era fantastico, un gazebo nel fondo era stato costruito completamente in legno, le piante sembravano ben curate e l'erba era stata tagliata con una precisione al millimetro. I fiori avevano delle gocce d'acqua poggiate sui petali colorati e il tutto era coronato dal cielo perennemente rosso.

Un rumore attirò la mia attenzione, erano dei passi. Mi voltai e vidi Andrew di fronte a me.

-Dovresti smetterla di farmi allarmare.- dissi sbuffando.

-Scusami, volevo solo farti un po' di compagnia.- disse con una nota di imbarazzo nella voce.

Acconsentii alla sua proposta e ci sedemmo su una delle panchine.

21:17
Era ormai da circa mezz'ora che ci raccontavamo di noi.

Andrew mi aveva raccontato che aveva trecento quarantatré anni e sono trecento venti anni che vive all'Inferno. Conosce Lucifero da molto tempo ormai e mi ha spiegato un po' di sua moglie Arish, di com'era prima che il vecchio mondo venisse chiuso.

Gira voce sul fatto che Lucifero abbia un altro genito, ma dato che nessuno ha le prove rimangono voci.

Ora toccava a me finire di raccontare. Gli dissi di come i miei mi avevano nascosto tutto, di come mio nonno morì, di come il mio fratellastro perse la vita e di come io lo salvai. Gli dissi tutto nei minimi dettagli, fino ad arrivare a Will.

-Lui è stato l'unico ragazzo che io abbia mai amato ed è stato anche colui che mi ha ferita più di tutti, mi ha usata per arrivare a Lucifero. Mi ha fatta innamorare di lui per poi lasciarmi andare come se nulla fosse per una stupida vendetta, insomma...mi ha abbindolata per bene.-

Le lacrime mi riempirono gli occhi ed Andrew se ne accorse, fece un gesto inaspettato, mi strinse forte contro il suo petto. Un calore mi iniziò a cullare dolcemente ed il corpo del ragazzo prese fuoco senza però procurare a nessuno dei due alcun danno. Si staccò leggermente da me e fissò i suoi occhi nei miei, lentamente le fiamme che ricorprivano il suo possente corpo si spensero e, avvicinandosi al mio viso, tentò di baciarmi.

Mi voltai in tempo per evitarlo, non ero pronta ad avere un'altra relazione, o per lo meno non ora.


-Scusa...- scussurrai tornando all'interno del castello lasciando Andrew lì, fermo a fissarmi.


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15 Gennaio 2020, 15:35
Ecco un altro capitolo,
penso che ne uscirà un altro
ancora perché sto avendo
un sacco di ispirazione.
Buona lettura...🔮

The Three LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora